Non faceva che parlarne, mostro qui, mostro là, non si dava pace, da quando ha iniziato a sostenere di essere riuscito a vederlo. Tutti pensavano che fosse addirittura pazzo, oltre che vecchio, io, però, in un certo senso gli credevo perché me lo diceva con un tale sentimento.
Ci credeva veramente.
E la gente credeva fossi pazzo pure io: "Sì, l'ho visto dopo che mi ha svegliato la scorsa notte" mi aveva detto quella sera. "Non faccio che trovarlo dappertutto, con quella sua faccia dagli occhi tondi e bianchi, sta sempre seduto in un angolo della mia stanza e gratta per terra con le sue unghie lunghe... E mi fissa".
Così diceva.
Forse colpa dei medicinali, pensavo, ma non era così. Diamine, ero il suo infermiere nella casa di riposo, l'avrei saputo se prendesse troppi farmaci, certo l'avrei anche saputo se di notte, nella sua stanza c'era davvero qualcuno. Giorno dopo giorno, si svegliava con dei tagli poco profondi, quasi in superficie, sulla schiena: il fatto ancora più strano è che dormiva sempre a pancia in su.
Finché una mattina lo trovai nel suo letto. Solo un mostro poteva avergli fatto una roba del genere. Metà del corpo era sciolta e la pelle insieme al sangue sgocciolava sul pavimento.
Non era pazzo, tutti se ne resero conto dopo l'accaduto.
Nonostante la sua morte, però, molta gente affermava di aver visto il suo fantasma girare per i corridoi.
Con il bastone a tastare il pavimento e il cane guida davanti a sé.