La lingua dei serpenti

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Gavin's pov

Mi portai le mani nei capelli e fissai il pavimento. Quello che mi stavano dicendo...no, in realtà non era così tanto assurdo.

In questo modo si spiegava perché mia madre, ogni volta che era andata in Inghilterra, non mi aveva mai portato con sé.

Mi nascondeva.

Potevano dire tutte le scuse del mondo ma sospettavano che potevo essere il possibile erede altrimenti perché tutta quell'accortezza?

Non ero stupido. Avevo visto la faccia di mio zio quando mamma aveva parlato della Lingua dei serpenti.

Il sogno.

Nel sogno Noah aveva capito qualcosa e niente di quella strana lingua. Ma per me...era come se parlassero tranquillamente l'inglese.
E quel serpente enorme?
Avevo sentito una strana familiarità con quel mostro, così come la persona incappucciata che parlava con lui.

- Gavin? - mi chiamò mio padre.

Alzai lo sguardo. Era davanti a me, piegato su un ginocchio per essere alla mia altezza visto che ero seduto.

- Andrà bene - mi disse - Non permetteremo mai che qualcuno possa farvi del male d'accordo? -

- Non parlare al plurale - dissi per poi guardare Noah che aveva la faccia scura - Lo so, come lo sapete voi, che sono io, giusto? -

Lui mi fissò e deglutì per poi evitare il mio sguardo.

- Da quando lo sapevi? - gli chiesi.

- Era una possibilità essendo mio figlio, così come lo era Noah ma...ne ho avuto la certezza quando Percy mi ha raccontato del sogno che avete fatto -

- E hai preferito girarci attorno?! -

- E avrei continuato fino a che non fosse stato strettamente necessario! - sbottò alzandosi - Sei mio figlio, Gavin! Pensi che mi vada bene sapere che potresti diventare... -

- Cosa? Un mostro? Essere come...come loro! - sbottai a mia volta, alzandomi.

- No! Carne da macello! - urlò - Quando sospettavano di me mi hanno fatto passare le pene dell'inferno! Mi hanno cercato, rapito, torturato, reso schiavo! Pensi davvero che io voglia che ti accada la stessa cosa? Pensi che lo permetterei?! -

Mi afferrò il viso e cercò i miei occhi.

- Ho avuto un padre di merda e sono stato un figlio altrettanto di merda ma quando sei venuto al mondo ho giurato che avrei dato la mia vita per la tua. Sempre! Dovessi morire, Gavin, ma non permetterò a nessuno di farti del male o di coinvolgerti in questa guerra insensata che va avanti da troppi anni -

Gli affarrai le mani ed evitai il suo sguardo.

- Non potrai proteggermi per sempre papà - gli dissi.

- Finché potrò lo farò -

- E non è il solo che lo farà - intervenne mio zio.

- E non abbiamo nessuna certezza ancora - intervenne Noah - Anche io ho capito qualcosa...comunque, abbiamo sempre combattuto insieme e insieme continueremo, qualunque cosa accada -

Abbassai lo sguardo, di nuovo. Beati loro che avevano tutte quelle certezze perché io non ero più sicuro di niente a quel punto.

Piper tornò su con Nico proprio in quel momento e zio Percy la fissò.

- Allora? Che cosa ti ha detto? - gli chiese.

- Credo che sia meglio per tutti che ci mettiamo seduti comodi -

                                ***

Ci eravamo spostati nell'appartamento mio e di Noah e mamma aveva ritenuto necessario chiamare anche Harry Potter.

Dopo un bel pò Piper si decise ad aggiornarci.

- Voglio essere sincera. Non ho capito molto ma immagino che la cosa riguardi il vostro mondo e non il nostro, più che altro. Sapete di una guerra civile? -

Annuirono tutti.

- La ragazza mi ha raccontato che chi muove la ribellione sono un gruppo di maghi chiamati Mangiamorte...ma dalle vostre facce deduco che sapete perfettamente chi sono, quindi arrivo alla parte che immagino vi interessi. I Mangiamorte o il loro "capo temporaneo" stanno cercando il nuovo Signore Oscuro, colui che siederà sul trono e riporterà la stabilità nel mondo magico. Ora non so perché questi pensano che Gavin o Noah possano essere questo "Re" ma hanno fatto un patto, con l'aiuto della figlia di Thanatos, con alcuni tra i mostri più forti della nostra mitologia per cercarli e catturarli. Per poi portarli in Inghilterra e, suppongo, scoprire chi dei due sarà il prossimo Signore Oscuro. E prima che me lo chiedete, no, la ragazza non sa come scoprirlo -

- Lo sappiamo noi - disse Harry.

- Era un sospetto il nostro ma adesso abbiamo avuto conferma che è esattamente quello che cercano - sospirò mio padre.

Piper spostò lo sguardo tra i due per poi guardare Percy e Annabeth. 

- Gavin e Noah appartengono alla linea di sangue di Serpeverde. Forse il fondatore dell'idea folle dei Mangiamorte - disse Percy.

- Quindi? Pensate davvero che uno dei due lo sia? E in questo caso che si fa? - chiese Piper.

Papà sbuffò e mamma imprecò. Annabeth guardò Percy che si strinse nelle spalle.

- Niente - rispose.

- Come niente? - chiese Noah.

- Se non ci danno più fastidio niente. Se insistono farò quello che non ho fatto 23 anni fa e che avrei dovuto fare eccome - rispose dopo il semidio.

- Percy... - lo chiamò la moglie.

- Cosa? - fece lui - Di certo non me ne starò con le mani in mano -

- Gavin che cosa ne pensi? - mi chiese...mi guardai intorno e solo dopo mi accorsi che era stato zio Harry a parlare.

La sua voce era...strana.

- Harry...che stai facendo? - chiese mia madre.

Lui si limitò a lanciargli un'occhiata.

- Che cosa ne pensi? - mi chiese ancora con quella voce...vibrante...sibillante.

- Non lo so...non so che cosa pensare, sinceramente, ne che cosa dovrei fare - risposi e mi resi conto di aver parlato in modo strano, di avergli risposto allo stesso modo.

Mi portai le mani alla bocca, scioccato.

- Potevi evitare, Potter - disse mio padre.

- Almeno abbiamo una certezza - rispose lui - Noah, hai capito cosa ho detto? -

Mio cugino scosse il capo, facendosi scrocchiare la mandibola.

Mi lasciai cadere sul divano, buttando la testa all'indietro.
Ora era inutile girarci attorno.
Ero. Fottuto.

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