Figlia di Thanatos

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Gavin's pov

- Dannate...- borbottai.

Ero stato per dieci minuti in stallo contro Medusa, lei non riusciva a trasformarmi in pietra e io non riuscivo a colpirla in nessun modo; poi, ad un tratto erano arrivate le sue due sorelle, Euriale e Steno, che anche se non erano in grado di trasformare la gente in pietra erano più forti, più robuste, avevano artigli più lunghi e, se possibile, erano anche più difficili da uccidere.
In tre mi avevano tartassato e disarmato per poi bloccarmi a terra con il loro peso addosso e le mani bloccate dietro la schiena.
Avevo quasi finito la riserva di magia e le mie armi non erano nemmeno lontanamente a portata di mano.

- Che cosa ne facciamo di lui, sorella? - chiese una delle due.

Medusa mi si avvicinò e si inginocchiò alla mia altezza, mi prese per i capelli facendomi sollevare la testa.
Aveva messo gli occhiali da sole, forse per non rischiare di trasformare in pietra le sue sorelle.

- Mi sarebbe davvero tanto piaciuto farti diventare una statua per la fontana del mio giardino, ma il mio benefattore, disgraziatamente, ti vuole vivo - mi disse.

- Il tuo...cosa? - chiesi.

Lei rise compiaciuta.

- Sono rimasta morta per molti anni e probabilmente ne sarebbero voluti molti altri dopo che quel dannato di un Perseus Jackson mi ha tagliato la testa, ma il mio benefattore è riuscito a riportarmi in vita e in cambio mi ha chiesto di catturare te e l'altro ragazzo che ti porti sempre dietro. Un buon compromesso non trovi? - mi spiegò - Ora, per favore, fa il bravo e collabora, d'accordo? -

- Mai! - sbottai agitandomi e cercando di togliermi di dosso le sue due sorelle.

Era una trappola. L'apparizione di Medusa, era solo un'esca per arrivare a me. Ma perché? E chi cavolo era il benefattore di quel mostro?
E poi, Noah? Non potevo permettere che mettessero i loro artigli anche su mio cugino.

- Ah...l'avevo detto che avremmo dovuto portare qualcosa per legarlo! - si lamentò una - Che facciamo sor...ah! -

Non finì la frase perché esplose in mille pezzi e riuscii a liberarmi. Scattai in ginocchio e afferrai l'altra per il collo.

- Bombarda! - esclamai e anche quella saltò in aria.

Era rimasta solo Medusa che si era girata ad affrontare chi aveva attaccato la sua sorellina; si era tolta gli occhiali ma aveva trovato una brutta sorpresa: il suo avversario era Noah e purtroppo per lei era bendato.

- Tu...il tuo odore...TU! - sbottò il mostro.

- Si, mi hanno detto che puzzo come mio padre e come lui, ti rispedirò direttamente al Tartaro - rispose lui tirando fuori la spada - Sei pronta maledetta vipera? -

Non gli diede il tempo di rispondere che si lanciò alla carica.
Mi tolsi dalla traiettoria perché non mi fidavo della mira di Noah quando non vedeva. Il mostro fece per corrergli incontro per attaccarlo ma mi resi utile, bloccandole i piedi al terreno. Quella si girò a maledirmi ma non fece in tempo che mio cugino la raggiunse e gli tagliò la testa.

Sospirai lasciando andare l'incantesimo mentre il corpo di Medusa si riduceva in cenere.
Noah si tolse la benda e mi cercò con lo sguardo.

- Tu sei pazzo - gli dissi - Attaccare un mostro da bendato? -

- Vedevi altre soluzioni per affrontare un mostro che ti pietrifica con lo sguardo? -

- Mh... -

- Comunque, è morta - rispose.

Annuii e mi rialzai per recuperare le armi sparse per il prato.

- Ha detto una cosa...Noah questa storia... -

- Ti puzza - mi fermò - Già. Dobbiamo andare, non hai ancora visto il peggio -

Le sue parole mi diedero praticamente la proverbiale mazzata finale.

                              ***

Tornammo alla base e trovammo Nico Di Angelo con una ragazzina dai capelli rosa: lei era seduta e legata ad una sedia e guardava malissimo lo zio di Noah.

- Perché? - chiesi.

Lei ci guardò e imprecò qualcosa sul fatto che i mostri erano stupidi e ritardati.

- Questa ragazzina era in combutta con le tre gorgoni a quanto pare. Lei aveva il compito di fermare il nostro caro Noah mentre le teste di serpente si occupavano di te - mi spiegò Nico mettendo una mano sulla testa della ragazzina - Ho sbagliato qualcosa? -

Lei scosse il capo per liberarsi dalla presa del figlio di Ade.

- Se solo non ti fossi messo in mezzo - lo apostrofò - Come hai fatto a trovarmi? -

- Ti cercavo da un pò...più o meno da quando hai messo piede sul mio territorio - rispose Nico - Non dirmi che pensavi davvero che una rarità come te passasse inosservata, vero? -

Io e Noah ci guardammo non riuscendo a seguire la conversazione.

- Zio...di cosa stai parlando? - chiese lui.

Lui ridacchiò.

- Questa mocciosetta qui è l'unica figlia di Thanatos mai esistita nel nostro mondo. Se c'è un dio che non va a fare figli a destra e manca quello è il dio della Morte. È normale che l'ho percepita - disse lasciandoci a bocca aperta - Ora.. ci spieghi con le buone per chi lavori e perché stai dando fastidio a questi ragazzi o devo scoprirlo a modo mio? -

Lei strinse le labbra in un chiaro segno di rifiuto. Non avrebbe parlato.

- Ma bene...avete delle celle d'isolamento qui o sbaglio? - ci chiese.

- Mh...qualcuna - risposi.

- Una basta e avanza -

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