Bernd Leno.

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"Uffa." Pensasti anche quella volta,mentre il burbero dirigente di quel nightclub ti ordinava di togliere i vestiti che coprivano troppo il tuo magro ma formoso corpo,per mettere poi il solito completo che lasciava molto all'immaginazione.
Lo indossasti controvoglia,faticando un po a infilare gli stivali di pelle legati sino a sotto al ginocchio. Quei tacchi così vertiginosi mettevano in risalto la tua bellezza,e in fondo ti piaceva l'altezza che ti regalavano. Ti rendesti ancora più bella ravvivando le tue labbra chiare con un provocante rossetto color rosso fuoco, e intrecciasti velocemente i tuoi morbidi capelli color oro in una lunga treccia. Poi ti avviasti per il corridoio che portava dritto al punto dove ti saresti dovuta esibire.
Non appena poggiasti i tacchi su quel linoleum, tutto il locale si voltò a guardarti,smettendo di fare ciò che stavano facendo. Ma,in un tavolo isolato in lontananza,i tuoi occhi verdi vennero rapiti da un gruppo di ragazzi. Li avevi già visti,si,ma alla combriccola si era aggiunto un giovane niente male. Ti colpì subito l'indifferenza che mostrava verso di te,tenendo gli occhi incollati allo schermo del cellulare,e questo ti diede anche un po fastidio.Amavi essere la regina di quel posto,e che quel ragazzino non fosse attratto da te non ti andava proprio giù.
Incominciasti la tua esibizione tra gli applausi e gli occhi sognanti degli uomini che ti bramavano.
Ti attorcigliasti con abilità al palo come solo tu sapevi fare,sulle note di una canzone che parlava di giochi perversi e stanze buie. Molto appropriata alla tua esibizione accompagnata da varie provocazioni.
Decidesti di cambiare i programmi,dando una svolta molto più interessante a quella noiosa e classica serata. Scivolasti un ultima volta per tutta la lunghezza del palo,poi ancheggiando ti recasti tra i tavolini,facendoti strada in mezzo alla folla. Battevi i tacchi prepotentemente sul pavimento,con un aria gloriosa,facendo capire a tutti che lì eri tu che dominavi. Non mancò di certo qualcuno che allungasse un po troppo la mano,sfiorando accidentalmente le tue natiche sode che mettevi volentieri in mostra. Ma poi giungesti li, e per la prima volta gli occhi timidi del ragazzo si posarono sulle tue curve accentuate dal bustino abbastanza attillato. Le note della musica finirono e tu ti trovasti senza parole dinanzi a lui. Lui. Una bellezza troppo casta e pura,eppure così..magnifica.
Non eri mai stata attratta dai ragazzini.
Ma lui era diverso.
Tentennasti un po,indecisa sul da farsi,ma poi balbettasti qualcosa.
"Hey.Non sei troppo piccolo per stare qui?" Domandasti con un accento malizioso.
I suoi occhi di ghiaccio incontrarono i tuoi smeraldi.
"No." Sussurrò deciso. La voce potente,uscita da un corpo che sembrava tanto mingherlino, ti provocò un leggero fastidio al ventre. Aspettasti che fosse lui a dire altro. "Ci conosciamo?" Disse infatti poco dopo. Tu piegasti il capo. "No..comunque, mi chiamo Alicia.E tu,piccolino?" Rispondesti ammiccando. "Bernd." Ti regalò per la prima volta un sorriso,ma non sembrava molto interessato a te.
Volevi assolutamente fargli cambiare idea;ti avvicinasti pericolosamente a lui,sotto gli occhi increduli dei suoi amici che siedevano accanto.
"Bernd." Ripetesti accarezzando dolcemente il suo nome.
Conservò finalmente il cellulare e spostò lo sguardo in direzione della tua scollatura. Sapevi bene che stava per succedere qualcosa,ma non volevi succedesse lì. Sfiorasti le sue dita pallide provocandogli un sussulto,e feci cenno di seguirti.
"Alicia." Ti bloccò mentre stavi per entrare nel privè. Tenendo il labbro stretto tra i denti,ti voltasti a guardarlo con aria interrogativa.
"Non posso." Esclamò tristemente,mostrandoti l'anello di fidanzamento al dito. Quel piccoletto era già fidanzato?! Meglio così, gli uomini (in questo caso i ragazzi) impegnati ti attiravano molto di più dei single. Lo tirasti per la manica della t-shirt e ti ritrovasti con la fronte poggiata alla sua.
"Voglio che tu mi faccia tua,piccolo Bernd." Sorridesti leccandoti il labbro che prima avevi tra i denti. Finalmente si lasciò andare.Ti spinse dentro il privè e ti bloccò al muro:le sue labbra si adagiarono sulle tue mentre la sua lingua,svelta,solleticava il tuo palato.
E le sue mani,inevitabilmente, incominciarono a slacciare il tuo bustino di pelle.

Spazio autrice.
Per la gioia di @Alice_Bonacina ho iniziato da Leno. ❤
Domani pomeriggio inizio a scrivere l'altro capitolo dell'altra mia storia,stay tuned.
Non c'entra un cazzo,ma sono felice perchè domani ci sono gli scritti di italiano e potrò scrivere di tutto. ✌

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