Capitolo 10

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‼️Attenzione! All'interno, ci sono scene di violenza‼️ se siete minorenni o troppo sensibili, non leggete la parte contrassegnata


Roberta

È domenica ma le ragazze hanno deciso comunque di venire da me

Suonano al campanello e mi affretto ad aprire

"ciao ragazze. Accomodatevi" dico nervosa

Ho deciso che voglio dire la verità a loro per capire come comportarmi con Silvia

"innanzitutto, scusate se vi ho fatte venire qui di domenica, ma ho bisogno di dirvi delle cose" dico mentre si siedono sul divano

"nessun problema. Dicci pure" dicono un po' arrabbiate

"siete arrabbiate?" chiedo

"e ce lo chiedi? Abbiamo saputo cos'hai fatto a Silvia e di come l'hai trattata e speriamo tu abbia una scusa convincente. Non sono affari nostri, è vero, ma teniamo a lei come teniamo a te e non capiamo il perché di questo tuo comportamento" dice Arianna

"ed è proprio per questo che vi ho chiamate. Ho bisogno di parlare di quello che vi sto per raccontare con qualcuno, e chi meglio di voi che siete mie amiche e soprattutto ho bisogno anche dei vostri consigli"

"ci stai facendo preoccupare" dicono entrambe

"ormai avrete capito che Silvia mi piace, troppo, ma ho paura di tutto ciò e la tengo alla larga" inizio a parlare

"cosa ti spinge così tanto nel tenerla lontana?" dice Maddalena

"la paura" dico e mi guardano strano così inizio

🚫🚫

"tre anni fa, conobbi una ragazza, Cristina, aveva tre anni in più di me. All'inizio era gentile, simpatica, premurosa e uscivamo spesso insieme. Così è durata un anno intero, finché qualcosa in lei cambiò, sopratutto il suo comportamento.

Nel quartiere in cui lei viveva, iniziò a girare droga, più di prima, e scoprì che uno dei suoi amici la vendeva e ne faceva uso. Li per li ero convinta che lei non ne faceva uso, in quanto me lo diceva spesso per rassicurarmi e diceva che se era stressata era dovuto alla scuola e al rapporto che aveva con sua madre" inizio a mandare giù il groppo amaro che avevo in bocca. Ricordare lo odio

"tre mesi dopo, cercando una penna nel suo zaino, trovai diverse bustine di droga e così collegati il suo cambio di umore. Io ovviamente non ne feci mai uso e quando mi scopri con in mano una di quelle, si arrabbió in quanto avevo frugato nella sua roba ma mi disse che la prendeva non facendone uso quotidiano.
Ed è lì che iniziai ad avere paura della sua compagnia ma non ebbi la forza di fare nulla" prendo un respiro profondo

"per farla in breve, perché questa è proprio la parte che odio e i ricordi fanno male, tanto.
Negli ultimi sei mesi della nostra relazione, quei sei mesi che dividevano dal diventare due anni di relazione, iniziava ad essere ogni giorno sempre più nervosa, fin quando iniziò con la violenza.

Prima verbale. Incolpa a me del suo cambio di comportamento è della sua rabbia,diceva che era colpa mia se era nervosa perché le ragazze mi guardavano..
Poi,quando capì che quello non le bastava più, iniziò a picchiarmi, mi tirava pugni e il sesso era diventato violento tant'è che ogni volta cercavo scuse diverse per non avere rapporti con lei, ma non serví a nulla in quanto lei mi prendeva sempre con rabbia.
Il giorno che cambio tutto fu quello in cui scoprí di essere stata drogata e violentata" dissi

"COSA?" urlarono le ragazze. Annuí

"un giorno mi svegliai e guardando la stanza mi accorsi che non era la mia e soprattutto che nel letto con me c'erano due ragazzi di almeno 30 anni, nudi, e quando mi accorsi che lo ero anch'io, trasalí.
In quel momento ho capito che era successo qualcosa, non sarei mai andata a letto con dei ragazzi, neanche da ubriaca

Nel scendere dal letto ho sentito una fitta al basso ventre, sono andata in panico e sono scappata da quel posto.
Poche ore dopo, dagli esami che feci dopo la denuncia, confermarono la mia ipotesi. Ero stata drogata e poi stuprata da due ragazzi che nemmeno conoscevo. La stanza in cui mi avevano portata era di un hotel in cui le telecamere funzionavano e grazie a questo si è risalito ai nomi dei due ragazzi e la cosa scioccante è che erano amici di Cristina." non mi accorsi di essere in un mare di lacrime che le ragazze si fiondano su di me in un abbraccio
🚫🚫

"perdonaci. Non avevamo idea che avessi dovuto passare una situazione così" disse Maddalena

"tranquille" sorrido loro

"poi cosa successe? " chiede Arianna

"successe che mi hanno dato la possibilità di denunciare loro tre e non ho dovuto pensarci due volte e l'ho fatto. In più lei ha un ordine restrittivo. Non può avvicinarsi a me per almeno 3 anni. Manca un anno e poi lo potrà fare.
Quando ho capito che stavo male e che non sarei riuscita a superare tutto quello senza l'aiuto di qualcuno, andai in terapia.
La mia terapeuta ormai mi conosce da due anni e quando le ho detto di Venezia, mi ha detto di fare le valigie e andarmene da lì. Pultroppo con la lontananza sono tre mesi che non faccio più terapia, ma caso vuole che lei si sia trasferita qua e da domani ricomincio ad andare da lei." dico finendo il monologo

"bhe, il fatto che tu abbia riconosciuto che avevi bisogno di aiuto, ti rende onore, davvero.
Hai fatto bene a denunciarli e a prenderti cura di te. Sei stata davvero coraggiosa e siamo orgogliose di ciò! Non possiamo minimamente immaginare ciò che hai provato passando tutto ciò, ma noi ora siamo con te in tutto, quindi ti supporteremo sempre!
Hai paura dell'amore e di soffrire, ed è normale, cosa che noi due fidati sappiamo. Non è stato per niente facile iniziare una relazione dato che molti pensano che essere lesbica significa essere malate e sappiamo che non è così, viviamo il nostro amore come meglio possiamo" si guardano entrambe stampandosi un bacio a stampo carico d'amore.

"e comunque per quanto conosciamo Silvia, lei non ti farebbe mai una cosa così, non ti farebbe del male. Quando lei ama, ama." dice Maddi

"so che lei è diversa, ma la mia paura rimane comunque. Ecco perché ritorno in terapia. Voglio tornare ad essere felice e lo voglio essere con lei, ma mi serve un po' di tempo per sistemare un po' le cose nella mia testa" dico sapendo che ci vorrà davvero del lungo lavoro

"bhe. È quello che speriamo. Noi vogliamo veramente vederti felice e con lei lo sarai di sicuro, basta guardarti quando c'è la sua presenza. Anche se non lo dai a vedere, il tuo corpo parla tesoro" mi prende in giro

"però attenta. Perché c'è qualcuno che le ronza intorno...." dice sogghignando Ari

"lo so. Ho visto" chiudo le mani in due pugni e la mandibola diventa dura. Sono gelosa

Le ragazze vanno via nel tardo pomeriggio e io cerco di rilassarmi

Ricevo un messaggio
"pronta per domani?"

"SI" rispondo senza paura

Giornate che profumano di teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora