Capitolo 36

30 1 0
                                    

Silvia

"ti devo parlare di una cosa" mi guarda ed annuisce

"non lo sai, ma ho ricominciato le sedute con la dottoressa Sullivan. Mi ha fatto parlare e sfogare e si è resa conto che ho un conto in sospeso con la mamma, in quanto ho ancora paura di lei" non fa nulla così vado avanti "pensiamo che per scacciare i miei demoni debba affrontarla ma so perfettamente che non lo farei mai senza la presenza di qualcuno"

"ok, sai già cosa devi fare. L'unica cosa che ti chiedo è non scoraggiarti se ti dice delle cattiverie, non farti abbattere da ciò che dice. Ricordati che io ci sono e ci sarò sempre e non lascerò che ti faccia del male ancora" mi alzo e lo abbraccio

"grazie papà, mi serve tanto il tuo supporto"

Poco dopo vado in camera e noto delle chiamate paese da Roberta, così la chiamo

"ciao piccola" risponde tranquilla e felice di sentirmi anche se oggi ci siamo viste ed è questo che amo di noi

"ciao amore. Ti disturbo?"  non vorrei stesse facendo qualcosa di importante

"no piccola, stavo solo guardando un film e stavo combattendo con me stessa se chiamarti o no" mi scappa una risata

"bhe, ti ho anticipata allora"

"raccontami, sono tutta orecchie" e così le racconto tutto ciò che ci siamo dette con la Sullivan

"sai perfettamente ciò che penso, ma vorrei sapere cosa ne pensi tu" effettivamente non ho ancora capito come mi sento

"che ha ragione. È tutto il pomeriggio che ci penso ed è una cosa che ormai penso da anni. Ho tutto il diritto di sapere perché ha fatto ciò che ha fatto, poi capirò se ne vale la pena perdonarla oppure no"  e su questo sono sicura

"sai amore, io poi penso che la presenza della Sullivan ti possa aiutare ad affrontarla nel miglior modo possibile"  ed ha ragione, sono sicura che senza di lei non riuscirei ad affrontarla

Rimaniamo a parlare ancora per un po', dopodiché ci diamo la buonanotte

Apro la chat con le ragazze e scrivo solamente

"AFFRONTERÒ MIA MADRE" e spengo il telefono

Arrivo a scuola e come pensavo le ragazze mi assillano subito

"scusa non è che per caso saresti così gentile da spiegarci il messaggio che ci hai mandato ieri sera?" chiede Franci iniziando con tono leggero e gentile per poi sfociare in uno alto e arrabbiato

"ma soprattutto perché così all'improvviso" ora è Isa l'incredula

"non è all'improvviso, cioè più o meno. Voglio dire, sono anni che ho paura di lei e che cerco di darmi delle risponde alle domande che mi pongo ed ora ho la possibilità di affrontarla.
Questo non significa che prenderò un caffè con lei come se nulla fosse e parliamo come madre e figlia ma significa che la incontrerò in territorio neutro, quindi parliamo dello studio della dottoressa e scoprire il perché di tutto ciò che ha fatto" dico difendendo i miei pensieri e ciò che sento

"no, aspetta un attimo...hai detto Sullivan?" chiede Isa dopo avermi fatto finire il discorso, annuisco

"e da quando hai ricominciato?" si siede sul muretto

"il giorno stesso del mio crollo, l'ho chiamata e ieri sono andata da lei dopo anni"

"wow...non ce lo aspettavamo...cioè il fatto che ti sei resa conto subito di aver bisogno di aiuto è ammirevole" dicono incredule

"allora dopo più di dieci anni che ci conosciamo riesco ancora a stupirvi" dico ridendo per smorzare la tensione dell'argomento

Nel frattempo arriva Roberta che mi cinge da dietro

Giornate che profumano di teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora