Capitolo 24

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Roberta

Si rifugia in camera e si addormenta, così decido di parlare con le ragazze

"sta volta col cazzo che ci tiene all'oscuro di tutto e fa di testa sua" dice Isabella arrabbiata

"che facciamo?" chiede Francesca

"dobbiamo parlarne con lei. Ho promesso che l'avrei protetta e così farò" dico sicura di ciò che penso

"sono d'accordo con te. Se quel giorno non ci avesse chiamato dubito e non ci avrebbe raccontato qualcosa, si sarebbe lasciata fare del male" dice Isa con occhi lucidi al ricordo di quel giorno

Mi rendo conto solo ora di quanto Silvia sia fortunata ad avere nelle sua vita due amiche come Isabella e Francesca, sono come sorelle e si proteggono a vicenda e vederle stare male per colpa di una cogliona mi fa ribollire ancora di più il sangue

Prepariamo il pranzo e noto essere passate due ore da quando Silvia è andata a riposare

"vado a controllare che sia tutto ok" dico riferendomi a Silvia

Apro leggermente la porta e la vedo dormire ancora, mi avvicino piano e la copro col lenzuolo lasciandole un bacio in fronte e ritorno in cucina

"dorme ancora" le avviso

"ragazze" dico ad un certo punto "Silvia mi ha raccontato di quel giorno, ma vorrei saperne di più da voi"

"vuoi sapere come l'abbiamo trovata"? Chiede Isabella ed annuisco

"ci ha chiamato che era in lacrime dicendo che stava male, quando siamo arrivate a casa sua, l'abbiamo trovata in camera sul pavimento in preda al dolore" inizia Isabella

"il suo viso era rosso, dovuto algli schiaffi ricevuti ed era rigato dalle lacrime, le usciva un po' di sangue dal naso per non parlare di..." e si ferma ma io capisco e continuo "tra le cosce" abbassa il capo come per confermare

"il sangue non era normale, avevamo capito che le aveva fatto davvero del male, così abbiamo chiamato le nostre mamme e l'abbiamo portata in ospedale dove ci hanno confermato, tramite esami, che aveva subito una violenza e le aveva lacerato le pareti interne. Le nostre mamme non l'hanno mai lasciata sola, ci sono sempre state per lei come noi due del resto" dice Francesca guardando Isabella

"dopo quattro giorni di cure le è stato detto che per qualche mese avrebbe dovuto evitare il sesso così da sistemare un po' la situazione, ma soprattutto avrebbe dovuto denunciare il fatto, cosa che fortunatamente ha fatto"

Quando finisce di raccontare non ci accorgiamo che siamo tutte e tre in lacrime ma io sono anche arrabbiata

Arriva suo padre e noi siamo in cucina per preparare il tavolo, quando lui, sentendo del rumore ci raggiunge

"che spavento! Pensavo ci fossero i ladri!" dice ridendo dallo spavento

"comunque cosa ci fate a casa? Non dovreste essere a scuola? E dov'è Silvia?" chiede tutto d'un fiato

"calma, respira" dico ridendo

"siamo qui perché a scuola Silvia non è stata bene e l'abbiamo portata a casa" dico cercando di non dare di matto

"cosa? Che è successo?" chiede e così sia io che le ragazze raccontiamo l'accaduto

"cosa? E sta bene?" fa per andare in camera di sua figlia ma lo fermiamo

"tranquillo, ora sta dormendo anche se tra poco dovrebbe svegliarsi" dico guardando l'orologio che segno l'una del pomeriggio

"non è possibile! Avete scoperto qualcosa? Dei messaggi e del biglietto?" è furioso

Giornate che profumano di teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora