Un luce calda e vagamente familiare mi sveglia.
Apro un occhio, poi l'altro.
Appena la vedo, spalanco entrambi gli occhi e mi alzo di scatto dal letto su cui dormivo. Non mi guardo neanche intorno.Cammino lentamente e con cautela verso la grande finestra di fronte a me, temendo che possa scomparire da un momento all'altro.
Guardo fuori: dietro il vetro si estende un enorme e meraviglioso giardino, illuminato completamente dal sole mattutino.Schiudo le labbra per lo stupore e appoggio una mano sul vetro, poi chiudo gli occhi. I raggi del sole mi illuminano dopo tanto tempo il viso, riscaldandomi. È una sensazione meravigliosa.
Respiro a fondo, immaginando l'aria fresca e profumata d'erba penetrarmi nelle narici. Quanto vorrei uscire di qui.
Riapro gli occhi e mi giro, guardandomi intorno.
Non sono in quella casa. Sono in un'ampia camera da letto che non avevo mai visto prima d'ora. Deve essere.....la sua stanza.Le pareti e la moquette sono entrambi di un rosso scuro, molto elegante e raffinato. I mobili in legno sembrano antichi, ma sono stupendi.
C'è solo una cosa che salta subito all'occhio: non ci sono effetti personali. Nessuna foto. Nessun quadro. Niente di niente che possa far capire chi è colui che dorme in questa camera.Abbastanza ovvio, dato che il proprietario è uno psicopatico, manipolatore e...
La porta che si apre mi fa sobbalzare, strappandomi dai miei pensieri.Alzo lo sguardo e incontro due grandi occhi azzurri che mi fissano. L'uomo dai capelli grigi entra e richiude la porta dietro di sè, poi mi sorride. "Ah, bene. Sei già sveglia." Si avvicina di qualche passo e mi tende la mano. "Io sono il tuo dottore. Chiamami pure Dottor Morgan."
Il mio dottore. Un dottore privato.
Ovvio, altrimenti in ospedale sarebbe stato tutto più rischioso per Damon.Fisso la mano tesa davanti a me e dopo qualche istante decido di stringerla. Annuisco. "Io sono Eveline." Mi presento, con un filo di voce.
Il Dottor Morgan stende un braccio, indicando di sedermi sul letto. Mi avvicino e mi siedo."Allora Eveline, come ti senti oggi?" Chiede in tono professionale. Si mette un paio di occhiali e tira fuori dal camice bianco una cartelletta, iniziando ad annotarci sopra qualcosa.
"Direi abbastanza bene." Rispondo. Lui alza lo sguardo, inclinando il capo e scrutandomi. "Qualche dolore?"
"Emh, no.....forse un leggero stordimento, quello sì." Lui mi sorride gentilmente e scrive sulla sua cartelletta. "Questo perchè non hai ancora mangiato qualcosa di solido e nutriente. Tra un po' il Signor Blair dovrebbe arrivare con il cibo."Aggrotto la fronte. "Il Signor Blair? Intende....lui? Intende....Damon?" Blair è il suo cognome?
Il dottore annuisce. "Sì, lui."
Sospiro rumorosamente, esitando nel porgere quella domanda. "Lui.....che...che cosa mi ha fatto?"Distoglie subito lo sguardo, guardando a terra. "Non so di cosa stai parlando. Io faccio solo il mio lavoro." Risponde, come se fosse un robot.
Ma certo. Lui è un complice. Altrimenti a quest'ora avrebbe giá chiamato aiuto.
" Allora....cosa mi è successo?"
Lui si schiarisce la voce, tuttavia continua a non guardarmi negli occhi. "Sei rimasta in coma per cinque giorni, riportando un grave trauma cranico. Essendo passata una settimana ti ho tolto la fascia alla testa, ma deve fare comunque molta attenzione. E ho anche dovuto metterle dei punti in fronte, per via del taglio."Inspiro, tremante. Dio, un trauma cranico.
Mi porto una mano alla bocca, respirando a fondo e cercando di non scoppiare in lacrime davanti al dottore. Serro gli occhi e li riapro, guardandolo.
Lui si avvicina, prendendo qualcosa sul comodino accanto a me, e mi sussurra a testa bassa: "Mi dispiace."
Anche qui, come in quella casa, devono esserci delle telecamere.Annuisco quasi impercettibilmente, mentre una lacrima mi corre lungo la guancia. Lui sà tutto.
"S-se....se non le dispiace vorrei riposare un po'.Grazie, comunque." Mormoro.Lui sospira e annuisce, poi se ne va.
Mi alzo e mi rannicchio sul pavimento, di fronte alla vetrata illuminata, mentre chiudo gli occhi e piango, lasciando uscire ancora una volta tutto il dolore che ho dentro.
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Senza Cuore - L'inganno -
ChickLitIl secondo capitolo della saga Dark Romance Senza Cuore... Nonostante Eveline abbia provato in tutti i modi a fuggire, Damon è sempre riuscito a riprenderla, punendola. Ma proprio quando è sicura che per il suo crudele aguzzino non ci siano più sper...