Capitolo 7

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Sono alla festa di fine anno della terza media, organizzata da alcuni compagni della nostra classe.

Mi trovo vicino al lago, appoggiata al tronco di un albero.

Sarah, la mia migliore amica, mi viene in contro tutta sorridente, con due bicchieroni rossi tra le mani. Mi raddrizzo e vado verso di lei.
"Ecco a te!" Esclama, porgendomene uno. Lo prendo e ne bevo un sorso, gustandomi il sapore amaro della birra.
"Allora, sei pronta per dire addio a questi anni di merda e andare a studiare nella scuola di recitazione più famosa del Regno Unito, Eve?" Mi chiede, euforica.

Annuisco e le sorrido. "Assolutamente sì, cazzo!" Strillo, facendo cin cin con Sarah. Ridiamo e lei mi afferra sotto braccio, portandomi verso l'entrata dell'enorme villa dove si sta svolgendo la festa.
Entriamo e subito ci buttiamo nell'orda movimentata di studenti che ballano e si strusciano l'uno contro l'altro, a ritmo di un brano martellante che non conosco.

Iniziamo a muovere i fianchi e a dimenarci insieme come assatanate, ridendo e urlando.

È un bel momento.
Finalmente sono pronta per poter studiare ciò che ho sempre voluto imparare: la recitazione. E in una scuola davvero prestigiosa, oltretutto. La mia vita sta prendendo una piega più interessante.

Io, Sarah e altre amiche che da poco ci hanno raggiunto continuiamo a ballare e chiacchierare, divertendoci e bevendo birra.
"Ehm ehm.....questa sera c'è una dedica speciale." La voce di un ragazzo al microfono rimbomba per tutta la stanza, e tutti si fermano, girandosi verso il Dj in cima alle scale. La musica si spegne.

"È per Eveline Ashton .....da parte di Damon."
Mi giro di scatto, insieme a Sarah. Damon chi?
Non conosco nessun Damon, io.
"Damon? Lo conosci?" Mi chiede la mia migliore amica, accanto a me.
La guardo con aria confusa, scuotendo il capo. "No, non lo conosco..." Mormoro, accigliata.

Le casse iniziano a diffondere la canzone dedica, e tutti tornano a ballare, bere e chiacchierare.
Tutti tranne me e Sarah. Ascolto bene la canzone....è una delle mie preferite. "The Devil Within", dei Digital Daggers. Mi blocco, riascoltando le parole.

"Sarò silenzioso, non saprai nemmeno che sono qui, non sospetterai niente, non mi vedrai attraverso lo specchio....
Sto imparando tutti i tuoi trucchi, so come ferirti da dentro....

Non saprai mai cosa ti colpirà, non vedrai che mi avvicino. Ti farò soffrire.
Quest'inferno in cui mi hai messo, io sono sotto la tua pelle. Il diavolo dentro....

Io sarò qui quando penserai di essere tutta sola, infiltrandomi nelle crepe, sono il veleno nelle tue ossa.
Il mio amore è la tua malattia, non ti lascerò mai libera, finchè non ti spezzerò...

Ho provato ad essere il tuo amante nei tuoi incubi...
Guarda cosa hai fatto di me, guarda cosa hai fatto di me. Ti farò vedere....

Non saprai mai cosa ti colpirà...."

Il bicchiere di birra mi cade di mano, rovesciandosi a terra. Resto pietrificata, lo sguardo perso, mentre brividi di terrore mi attraversano.
Perchè mai qualcuno mi dovrebbe dedicare una canzone del genere? Mi gira la testa.

Sarah mi tiene per le braccia, scuotendomi leggermente. Ha un'aria preoccupata. "Ehi, ehi. Tutto a posto, Eve?" Chiede.
Fisso gli occhi nei suoi. "Sarah, questa canzone...il suo significato..." Sussurro, la mente annebbiata.
Lei mi guarda, accigliata. "È la tua canzone preferita, questo lo so. Ma chi diamine è questo Damon?"

Scuoto la testa. Non voglio farla preoccupare.
"È tutto okay, non preoccuparti. Sarà solo qualcuno che ha voluto fare uno stupido scherzo." Cerco di ridacchiare, anche se esce una specie di suono freddo e senza emozione. E Sarah se ne accorge. Mi schiarisco la voce.
"Vado a prendere altra birra." Dico con finta disinvoltura. Decido di prendermi prima una boccata d'aria, così mi dirigo verso l'uscita della villa.

In giardino non c'è praticamente nessuno, e io mi stringo nel mio coprispalle di cotone, rabbrividendo di freddo per via del vestitino corto.
Prendo un respiro profondo, cercando di calmarmi.

Sarà solo uno scherzo. Per forza. Io non conosco nessun Damon.
Ma mentre ascoltavo quella canzone, è come se... Lui mi parlasse. Come se lui mi trasmettesse tutto tramite quella melodia piena d'odio e rabbia.

Scuoto la testa, cercando di dimenticare l'accaduto. Mi giro con l'intenzione di tornare dentro, quando uno scricchiolio di rami e foglie secche proveniente da molto vicino mi fa voltare di scatto.
Ho il respiro accelerato.

"Chi c'è?" Grido, la voce tremante.
Sento una risata maschile roca e bassa proveniente da alcuni cespugli, e spalanco gli occhi, indietreggiando. Le parole della mia canzone mi tornano improvvisamente in mente.

"Sarò silenzioso, non saprai nemmeno che sono qui, non sospetterai niente..."

"Chiunque tu sia, non è divertente!" Continuo.
Poi sento dei fruscii e dei passi avvicinarsi. Indietreggio, impaurita.

"Non saprai mai cosa ti colpirà, non vedrai che mi avvicino..."

Una mano sulla spalla mi fa strillare per lo spavento.  Mi giro di scatto e mi ritrovo davanti Sarah, che mi guarda confusa.
Riprendo a respirare e mi poso una mano all'altezza del cuore. "Dio, mi hai fatto prendere un colpo!" Esclamo, sgranando gli occhi.
"Scusa, Eve, non volevo, davvero. Ti ho vista uscire e dopo un po' mi sono preoccupata, quindi ti ho seguita. Non dovevi andare a prendere la birra?" Mi chiede.

"Emh, si...ma volevo prendere un po' d'aria, prima." Le dico, con un sorriso forzato.
Lei mi sorride a sua volta, poi mi circonda le spalle con un braccio e mi porta verso l'entrata. "Forza, rientriamo, che qui fa un freddo cane."

Volto la testa per vedere se c'è qualcuno dietro di noi, ma mi sbaglio.
Sospiro tremante, mentre salgo i gradini della villa.

Magari ero solo un po' sbigottita ma.... Io sono sicura di aver sentito quella risata.


-----------------SPAZIO A ME--------------------

Ciao a tutti!

Un ricordo della nostra Eveline...che ve ne pare? Spero come sempre che vi sia piaciuto...commentate e ditemi cosa ne pensate! :D

Al prossimo capitolo.

Baci, Giorgia <3



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