Capitolo 14

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Mi sveglio di soprassalto quando sento l'urlo disperato di Damon. È ancora addormentato, accanto a me, ma evidentemente in preda ad un brutto incubo.

Si dimena, come se volesse liberarsi da qualcosa che lo tiene in trappola, la fronte imperlata di sudore e l'espressione contratta. È strano vederlo così. Vederlo...debole, per una volta. Solo che mi fa stare male, questo. Gli accarezzo le braccia e lo scuoto un po', cercando di svegliarlo. "Ehi, Damon...Damon!" Esclamo.

Lui si alza di scatto, facendomi sussultare. Gli poggio una mano sulla fronte sudata, accarezzandogli poi i capelli. Ha ancora il respiro affannoso, lo sguardo perso e spaventato.... Non avrei mai pensato di poter vedere questo lato di lui.

"Stai bene?" Gli chiedo, sussurrando.
"Sì, sì. Adesso sto bene." Annuisce, portando i suoi occhi scuri su di me. Si avvicina e mi attira a sè, facendomi sdraiare di schiena, sotto di lui. Solo adesso mi ricordo che non indossiamo i vestiti, e niente ci separa. Si avvicina e mi bacia, con passione, con foga, come piace a me, come lo voglio io. So cosa vuole in questo momento, ma dopo ciò che è successo non credo di essere ancora pronta.

I ricordi di ciò che mi ha fatto, mentre era sotto l'effetto della droga, mi invadono la mente, annebbiandomi la vista e mandandomi per un attimo nel panico.

"Damon...Damon, fermati." Lui alza la testa, tenendomi tra le braccia. Il suoi occhi brillano di eccitazione. "Non ti voglio fare del male, Eveline. Non te ne voglio fare più." Mormora. Sono poche parole, che a chiunque altro possono sembrare insignificanti, ma valgono più di qualsiasi cosa, per me.

Forse lo sto cambiando veramente. Forse non vuole più farmi del male, per davvero.

Annuisco, mentre Damon si sdraia accanto a me e mi circonda la vita con un braccio.
Mi appoggio al materasso con un gomito, una mano a sostenere la testa. Lui sospira e chiude gli occhi, deglutendo. "Hai sonno?" Chiedo.
"No, è che sto cercando di non pensare al fatto che sei nuda, nel mio letto, a tre centimetri da me. Scusa se non riesco a smettere di pensare al tuo corpo." Mormora, la voce bassa e profonda.

Un brivido di eccitazione mi percorre, e inspiro rumorosamente. Quest'uomo è così lunatico, come se ci fossero più versioni di lui. Come se in momenti diversi, avesse caratteri e comportamenti diversi. In questo istante, ad esempio, è tornato il Damon possessivo e passionale che ho conosciuto la sera in cui abbiamo fatto sesso. Non che mi lamenti di questo suo lato eccitante...assolutamente no.

Non resisto e con la punta delle dita gli sfioro l'ampio petto liscio, e poi scendo verso gli addominali solidi e perfetti, tastandoli lentamente con il palmo della mano. Ha un corpo praticamente perfetto, e sono così fortunata a poterlo toccare. Ma all'improvviso le sue dita scattano ad afferrarmi il polso, ed io sobbalzo per lo spavento. "Non mi faciliti le cose, Eveline. Dovresti stare ferma. Cosa stavi facendo?"

"Ah, io.... Ti stavo solo toccando. Scusa."
I suoi occhi scuri mi trafiggono, accedendomi come un fuoco. "E anch'io posso farlo, quindi?" Mormora, la voce roca, mentre allunga l'altra mano e mi sfiora un seno. Mi lascio sfuggire un gemito, mentre Damon mi guarda come se volesse mangiarmi. "Che cosa?" Mormoro debolmente, mentre si avvicina e mi massaggia un capezzolo.

Apro la bocca e respiro affannosamente, ora. Mi spinge all'indietro e io mi sdraio, mentre lui torna sopra di me. "Anch'io posso toccarti? Solo toccarti...Posso? Posso farlo, Eveline?" La sua voce è carica d'eccitazione. Annuisco, mentre Damon continua a palparmi i seni con foga.

L'altra sua mano poi scende tra i nostri corpi, sfiorandomi il pube, ma fermandosi lì. "Vuoi che ti tocchi? Qui?" Preme con tutta la mano, facendomi spalancare ancora la bocca. "Sì." Mormoro, eccitata. "Prima devi dirmi se ti sei innamorata di quel coglione." La sua voce ora è un ringhio rabbioso, mentre avvicina il viso al mio, la sua bocca che sfiora le mie labbra. Mi blocco, guardandolo negli occhi. "Che cosa? Di chi stai parlando?"

"Del tuo dottore del cazzo. Moorge..."
"George. E no, non sono innamorata di lui, Damon."
Lui inspira di colpo e serra la mascella. "I vostri sguardi comunicavano tutt'altro, mentre vi parlavate. Ti guardava come se fossi sua. Lo stavo per uccidere." Ringhia.

Ridacchio. "Sei...geloso? Sul serio?" Domando, sorpresa. Non mi aspettavo che notasse queste cose, nè che diventasse così possessivo.
Lui mi afferra per i fianchi e mi avvicina ancora di più a sè, facendomi sentire la sua erezione contro la mia entrata già umida. Smetto subito di ridere e inizio a boccheggiare. Poi Damon mi annusa il collo e mi morde la mascella, mentre io gemo. "Sì, Eveline, sul serio. Sono geloso di ciò che è mio, di ciò che mi appartiene. Così geloso da poter uccidere." Conferma, la voce spaventosamente fredda.

Poi mi bacia con violenza, affondando la lingua nella mia bocca ed esplorandomi, e facendomi rabbrividire per l'eccitazione. Si stacca e mi guarda, lo sguardo scuro e rovente che mi trafigge, mentre trascina una mano giù, verso il mio centro del piacere. Infila un dito dentro, ruotandolo e facendomi rilasciare un urlo strozzato per la sensazione incredibile che mi procurano le sue dita esperte.

"Nessuno ti può guardare in quel modo. Nessuno, solo io, capisci? Se quel cazzone ci riproverà, lo lincenzierò, e poi gli staccherò la testa." Mormora, mentre io sto per raggiungere il mio orgasmo. E proprio quando ha finito di pronunciare l"ultima parola, io esplodo in un grido acuto, rilasciando la tensione, le gambe tremanti. Il mio corpo si rilassa, ma Damon continua insistentemente ad infilare e contrarre le dita nella mia vagina, facendomi sospirare, e poi genere di nuovo.

"Un'altra volta, Eveline. Per me." Esclama, quasi ringhiando. Lui si afferra il pene e inizia a masturbarsi, guardando il punto in cui le sue dita entrano dentro di me. E qualche istante dopo vengo ancora, travolta dal mio orgasmo multiplo. Mi dimeno mentre grido il suo nome, e mentre lui assiste alla mia reazione mangiandomi con gli occhi e gemendo. Poco dopo schizza il suo seme sul mio stomaco e crolla su di me. Quando ci siamo calmati, qualche minuto dopo, Damon mi bacia velocemente sulle labbra e poi mi copre con le lenzuola, portandomi contro il suo petto.

"Alla fine non mi hai detto cosa è successo ieri, Damon..." Mormoro, la voce impastata dal sonno. Lui sospira, stringendomi di più a sè, come se non volesse farmi scappare. "Domani mattina, Eveline. Domani mattina ti racconterò tutto."

E per qualche ragione, quell'ultima frase mi fa credere che mi dirà proprio tutto. Anche il motivo per cui mi ha rapita.

Spazio a me!!!!!

Eccomi qui, sono tornata con un capitolo un pochettino più corto, ma necessario, perchè tra poco il secondo libro sarà terminato! Non preoccupatevi, ce ne sarà un terzo, ovviamente! Cosa ne pensate? Ditemelo commentando e votando.

Se vi va passate a leggere la mia nuova storia, Harley Quinn, che trovate tra le mie Storie. Sarà aggiornata con il nuovo e terzo capitolo a breve!

Ah e...nel giro di un mesetto, aspettatevi un'altra sorpresa dalla vostra JiiorgisStories... :D

Bacioni, Giorgia ♥

Senza Cuore - L'inganno -Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora