capitolo 5

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kook: ti piace?
Y/n: si, è stupendo
kook: ci vengo spesso quando sono triste. Mi piace ascoltare i rumori della natura.
Y/n: si, hai ragione. È davvero rilassante
Dopo poco più di un'ora passata li a parlare tornammo ognuno a casa propria.

Y/n: sono a casa
Tae: ei...
disse leggermente triste, sembrava a pezzi
Y/n: ei taetae, che succede? stai bene?
Tae: la mamma non c'è più, l'areo aveva un guasto ed è precipitato
disse scoppiando a piangere.

Y/n: no no no, non è possibile...
dissi con le lacrime agli occhi
Tae: mi dispiace, è colpa mia
Y/n: ei non dire niente, non è colpa di nessuno
Tae: perdonami, ti prego. prometto di restare al tuo fianco per sempre
disse abbracciandomi e stringendomi forte a se

tirai su con il naso e mi asciugai le lacrime. Gli presi il viso tra le mani e lo accarezzai.
Y/n: non piangere, va tutto bene. Non è colpa tua.
la situazione si è ribaltata, di solito era lui a confortarmi e incoraggiarmi ad andare avanti.

Tae: ora andiamo a dormire. Ho chiesto alcuni giorni di permesso da scuola per te. Tornerai la settimana prossima e domani si terrà la cerimonia.
Y/n: mh, v-va bene
Tae: buonanotte piccolina mia
disse dandomi un bacio sulla fronte e abbracciandomi
Y/n: buonanotte fratellone mio
dissi restituendogli il bacio

La cerimonia? orribile. Ci hanno dato un vasetto con le ceneri della mamma. Lo avevamo posato in salotto su una mensola. Mi mancava tanto.

Tae: Y/n, domani inizio a lavorare
disse accennando un sorriso
Y/n: davvero?
Tae: si, però lavorerò tutti i giorni fino a sera
Y/n: prenditi la domenica o il sabato liberi, cercherò anche io un lavoro part time
Tae: ma sei ancora piccol-
Y/n: non accetto un no come risposta
Tae: va bene allora chiedo la domenica libera. Ora vado a fare la prova. Grazie davvero, ciao piccolina
Y/n: ciao taetae

Era il mio compleanno, nom feci nulla di speciale. mentre ero sul divano iniziai a piangere, mi mancava la mamma ed erano passati solo due giorni.
Mentre stavo per accendere la tv il campanello suonò
Y/n: chi è?!
gridai asciugandomi le lacrime
kook: sono jungkook
Y/n: entra
dissi aprendogli la porta

non appena entrò mi si fiondò addosso e mi abbracciò
kook: buon compleanno! come stai? tutto bene?
Y/n: diciamo, mi manca tanto
kook: ti capisco, so che è difficile, ma tu sei forte ne hai passate tante
Y/n: già...

flashback
avevo sette anni. Mio fratello era venuto a prendermi a scuola e mentre stavamo per entrare in casa sentimmo un rumore di vetri rotti. Taehyung sfondò la porta con un calcio e trovò la mamma a terra e il papà con un martello in mano.
Tae: papà fermo!
disse sfilandogli velocemente l'attrezzo dalla mano. Per questo si prese uno schiaffo e fu allora che mi misi in mezzo.
Y/n: non hai il permesso di toccare il mio fratellone, qualcuno ha det-
beh si arrivò anche a me
Y/n: pensi di ferirmi con uno schiaffo? Torni tutte le sere ubriaco e picchi sia me che la mamma e spesso anche taehyung. Pensi di poterti definire un padre? Un padre non si comporta cosi né con i figli né tanto meno la propria moglie
Papà: con chi ti credi di parlare?
mi diede un altro schiaffo
papà: brutta mocciosa del cazzo, adesso ti faccio vedere io
non appena mi prese per il collo entrò la polizia in casa che lo portò via proprio davanti i miei occhi.
"ve la farò pagare bastardi" urlò uscendo per l'ultima volta da questa casa.

all'età di undici anni mio padre morì ed io iniziai le medie. Spesso mi prendevano in giro. Mi buttavano l'acqua addosso, mi tiravano i capelli, mi tiravano le cartacce e mi deridevano. inoltre scrivevano sul mio banco, il mio armadietto e la mia roba "drogata" "vai a farti fottere" "perchè non sei morta come tuo padre" ci stavo male. Tanto male. Da allora iniziai ad essere un pò più stronza.
fine flshback

solo a pensarci mi vennero le lacrime agli occhi.
kook: ehi tranquilla... ci sono io con te
mi prese il viso tra le mani e mi asciugò le lacrime.
kook: vuoi venire a casa di hobi? Giusto per distrarti un pò.
Y/n: chiedo a taetae
kook: oh a proposito dov'è taehyung?
Y/n: è andato a fare una prova di lavoro
kook: oh vero, immagino in che situazione. Se hai bisogno di qualcosa non esitare a chiedere. Sai che ti darei qualunque cosa
Y/n: grazie
dissi abbracciandolo. Appena mi staccai squillò il mio cellulare
tae: Y/n perchè non esci un po' e ti distrai. Sono giorni che sei chiusa in casa. So che è difficile, ma sei forte.
Y/n: leggi
dissi mostrando il cellulare a jungkook
kook: perfetto
gli dissi che sarei andata a casa di hoseok e lui approvò

kook: ti faccio un regalino, se cosi si può chiamare... andiamo in moto
sorrisi e salimmo. Appena arrivammo a casa di hoseok tutti vennero ad abbracciarmi, farmi gli auguri e confortarmi.
hobi: stai meglio adesso?
Y/n: diciamo
hobi: ce la farai, ce la puoi fare. Poi ci sono io con te
Y/n: grazie hobi
dissi abbracciandolo
kook: devo ricordarvi che è la MIA migliore amica?
hobi: eh quindi solo perchè è tua amica non posso abbracciarla? ma che storia è mai questa? nemmeno fossi un maniaco
scoppiammo a ridere ed io accennai un sorriso

i giorni seguenti cercai qualche lavoro online e l'unico che aveva posti liberi qui vicino, dato che non volevo sottrarre molto tempo allo studio, non era dei migliori. Ma volevo aiutare a tutti i costi taehyung. Era un locale e i turni erano serali, diciamo che è uno di quei posti dove ci si va soltanto per bere e spendere soldi in giochi d'azzardo. Nulla di eccezionale. Lunedì avrei avuto la prova.

SKIP TIME ENORME

Oggi sarei tornata a scuola. Lunedì, che brutto giorno per iniziare. Misi la divisa e uscii fuori per aspettare jungkook e hoseok. Oggi sarebbero venuti entrambi.
Y/n: ciao ragazzi!
hobi: principessa
kook: bimba
ci avviammo verso scuola
hobi: in che sezione sei?
kook: è nella E, insieme a jimin
hobi: ah, capisco. a proposito, come si comporta?
kook: il solito stronzo. Ah e Y/n stagli lontana
Y/n: perchè?
kook: beh usa le ragazze per sc-
hobi: JUNGKOOK...
disse dandogli una piccola gomitata
hobi: usa le ragazze per vincere delle scommesse con i suoi amichetti. Almeno tu potresti stargli lontana, potresti affezionarti a lui e rimanerci molto male

durante l'intervallo uscii in cortile. Presi il mio quaderno per gli scarabocchi e iniziai a disegnare quello che mi passava per la testa. Era una farfalla, al suo interno, grazie alle varie sfumature, si poteva intravedere un volto a me familiare. Forse jimin... Asih perchè è sempre nella mia testa quello stronzo
jm: che fai sfigata?
Y/n: potresti smetterla di chiamarmi cosi? comunque sto disegnando se non si vede
jm: ou è di cattivo umore la bimba
kook: qualche problema?
Y/n: no
jm: ci vediamo dopo piccolina
disse facendomi l'occhiolino e guardando subito dopo jungkook con aria di sfida mentre si allontanava.
kook: ci vediamo dopo piccolina? mi avevi detto che non c'era niente tra voi due e ora ti chiama piccolina? Hai sentito quello che ti ha detto stamattina hoseok?
Jungkook mi si avvicinò e mi trascinò per il polso in classe. Fino alla fine delle lezioni io e jungkook non spicciammo parola. Perchè fa sempre cosi?

dopo le lezioni i ragazzi avevano deciso di riaccompagnarmi
kook: hobi stasera vogliamo uscire?
hobi: bell'idea, Y/n tu ci sei?
Y/n: mi dispiace, ma non posso. Ho già un impegno
dissi grattandomi il collo
hobi: che impegno? qualche ragazzo?
kook: oh si, dopo deve vedersi con il suo piccolino
hobi: che carina, chi è il suo picc-
kook: jimin hoseok, jimin è il suo piccolino, non è così Y/n
afferrò hobi per il braccio e se ne andò infuriato mentre hoseok mi guardava per capire cosa fosse successo

Feci una doccia e preparai alcuni documenti per avere l'accesso al locale come personale. Cavolo che ansia, più tempo passava più aumentava. In tutto ciò dovevo trovare una soluzione per fare pace con jungkook, non voglio perderlo così facilmente.

Crazy Love || Park Jimin ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora