capitolo. 6

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Cavolo che ansia, più tempo passava più aumentava. In tutto ciò dovevo trovare una soluzione per fare pace con jungkook, non voglio perderlo così facilmente. Uscii di casa, chiusi la porta e mi avviai verso questo locale. Prima di entrare mi chiesero i documenti, gli diedero uno sguardo veloce e mi fecero passare senza alcun problema.

capo: buonasera, lei è la signorina Kim Y/n, giusto?
Y/n: si
capo: deve indossare questa uniforme e legare i capelli per igiene. Ha firmato questo contratto per il mese intero, quindi fino al mese prossimo non potrà lasciare il posto di lavoro. A meno che non la licenzi io stesso
Mi spiegò altre regole che già conoscevo dato che avevo letto il regolamento
capo: bene, può andare
mi inchinai e uscii andando ad indossare la divisa.

Era un pò bruttina, cioè era un pò troppo corta e leggermente scollata, ma volevo aiutare taetae a tutti i costi.

Iniziai a girare fra i tavoli e a prendere ordinazioni. Quando sentii suonare il campanello della porta mi voltai e vidi jimin. Non può essere davvero lui, cosa dovrebbe mai farci in un locale del genere. Mentre tornavo in cucina una mia collega iniziò il discorso
Collega: devi essere più veloce, ho servito il doppio dei tuoi tavoli
Y/n: è il primo giorno che sono qui
Collega: si si le solite scuse, non importa. Vai al tavolo... 113
Y/n: vado

il tavolo 113 era accanto a quello di jimin. Fortunatamente lui era seduto di spalle, potevo scamparmela a meno che i suoi amici non mi avessero riconosciuta.
Y/n: cosa ordinate?
Signore: ei tu, sei nuova? non ti ho mai vista qui
Y/n: si, cosa vol-
Signore: ho molti soldi, potrei dartene alcuni se dopo, magari, io e te andassimo in una stanzetta, da soli, sai.
Y/n: non sono interessata
Signore: una bella ragazza come te potrebbe guadagnarci molto

jimin pov

mentre parlavo con i miei amici, leeknow e jeongin, mi era sembrato di vedere Y/n. è nella mia testa dal primo giorno di scuola, quella sfigata del cazzo. Poi pensai di sbagliarmi finchè non sentii la sua voce. Jimin smettila di pensare a lei.
leeknow: pss jimin, c'è la tua amichetta
disse ridendo
mi voltai e la vidi con quella uniforme. Cazzo se gliela vorrei strappare da dosso.
jimin contieniti
oh si scusami coscienza

Y/n: cosa ordinate?
Signore: ei tu, sei nuova? non ti ho mai vista qui
Y/n: si, cosa vol-
Signore: ho molti soldi, potrei dartene alcuni se dopo, magari, io e te andassimo in una stanzetta, da soli, sai.
Y/n: non sono interessata
Signore: una bella ragazza come te potrebbe guadagnarci molto
Ma come si permette a chiederle una cosa del genere, lei è solo mia.
Jm: non so se ha capito, non le interessa, è già occupata
dissi alzandomi e mettendole un braccio attorno al collo

Y/n POV

mentre il signore parlava sentii la voce di jimin e il suo braccio attorno al mio collo. Park fottuto stronzo jimin che mi stava difendendo. Stavo sognando.
Jm: non so se ha capito, non le interessa, è già occupata
Signore: Lui è il tuo ragazzo?
disse rivolgendosi a me. Guardai jimin che stava fissando il signore
Y/n: s-si
Signore: oh che peccato, mi sarebbe piaciuto assaggiarti almeno per una volta. Peccato, quando si libera può pure chiamarmi. Le lascio il mio numero...
disse prendendo una penna
Jm: lo sa che è minorenne?
Signore: sembrava un pò più grande, ma cosa c'entra?
Jm: come cosa c'entra, è illegale
Signore: oh si, giusto, ha ragione. Comunque questo è il mio numero se cambia idea mi contatti
Ma questo si è fumato qualcosa
Dopo aver preso l'ordine servii il suo tavolo. Quando tornai jimin non c'era più. Volevo solo ringraziarlo.

verso mezzanotte andai a cambiarmi.
capo: allora, come le è sembrato?
Y/n: beh
capo: si so già cosa sta per dirmi. Che un signore anziano ci ha provato con te, me lo dicono tutte le nuove arrivate. Lascialo stare è stupido ed è un malato mentale.
Y/n: d'accordo
capo: del resto mi è sembrata abbastanza abile... va bene, adesso può andare, domani ha scuola
Y/n: arrivederci
uscii di corsa dal locale e accesi il cellulare per vedere se taehyung mi avesse chiamata

Jm: EI
mi bloccai e mi girai nella sua direzione
Y/n: ei j-jimin
Jm: cosa ci facevi in quel locale? da sola tra l'altro, è pericoloso.
Y/n: stavo lavorando
Jm: hai sedici anni, pensa a studiare
Y/n: se solo potessi, sai non tutti hanno la tua stessa vita
Jm: che intendi
Y/n: niente, lascia stare. Grazie per prima, ci vediamo domani
Jm: a domani

Adesso mi aveva vista con la divisa, sapeva dove lavoravo e ho raccontato il suo segreto a jungkook. Se viene a sapere anche questo davvero mi fa fuori.

jimin pov

Y/n era strana. "non tutti hanno la tua stessa vita" cosa intendeva? perchè se l'è presa cosi tanto. L'ho anche difesa da quel vecchio.

Mentre camminavo pensavo a come mi sia venuto naturale alzarmi per andare ad aiutarla. Quando gli ha detto quelle cose il sangue ribolliva nelle mie vene. Avevo una sensazione mai provata prima
si chiama gelosia per tua informazione
ma cosa dici coscienza vai a letto che è tardi

Y/n POV

Appena arrivata a casa sciolsi i capelli, feci una piccola skincare e andai a dormire. Jimin era strano. A volte fa il geloso, a volte mi chiama con dei dolci nomignoli davvero carini, a volte mi ignora o mi tratta male. Non lo capisco.

ammettilo che ti piace

a me? piacere lui? NON LO SO. è questo il punto. Lo odio con tutta me stessa, ma abbiamo uno strano rapporto. Ci conosciamo da poco più di una settimana eppure sento qualcosa, ma non so cosa... Questo lo scoprirò soltanto vivendo

Crazy Love || Park Jimin ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora