capitolo 20

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Y/n pov

Aprii lentamente gli occhi, sentivo un peso in vita, era il braccio di jimin. Mi girai verso di lui e iniziai a guardarlo. Era così dannatamente bello. Istintivamente gli accarezzai il viso.

Jm: so di essere bello, ma così mi consumi
disse ghignando
che carino
che figuraccia
ma chi se ne frega era troppo bello
arrossii
Jm: è ora di pranzo, cosa vuoi mangiare?
Y/n: non saprei, scegli tu, sono l'ospite
Jm: kimchi?
Y/n: andata, va benissimo

Mi alzai faticando leggermente a causa del dolore e lo seguii fino ad arrivare in cucina.
Jm: siediti pure, porto io la roba
Iniziammo a mangiare e mi sentivo costantemente osservata
Y/n: potresti, beh ecco non guardarmi
dissi non togliendo gli occhi dal mio piatto
Jm: no
sbuffai rumorosamente, è sempre così fastidioso

Alla fine non era male la sua compagnia e adesso posso ammettere con certezza che mi piace al 100%. si, sono stupida e non ne ero ancora sicura. Insultatemi pure, lo merito.

Jm: cosa vuoi fare adesso? Y/n?
Troppo tardi, stavo già dormendo. Si, dormo sempre. Dicono che il cibo dia energie, ma io dopo aver mangiato ho più sonno di prima.
Jm: come non detto

Dopo un pò mi svegliai e avevo una coperta addosso. Era così calda e morbida. Mi alzai e richiamai jimin con la voce impastata con il sonno
Jm: sono qui, arrivo... che c'è?
Y/n: nulla, pensavo te ne fossi andato
Jm: non lascerei nessuno da solo, ci tengo alle persone, mi affeziono troppo facilmente
Y/n: buono a sapersi, che ore sono?
Jm: le... cinque e mezza
disse guardando l'orologio che aveva al polso
Jm: cosa vuoi fare
Y/n: voglio dormire
Jm: uffa, dormi sempre... che ne dici di andare al cinema? Scegli tu il film, ma ti prego, facciamo qualcosa che non sia dormire
Y/n: va bene, andiamo.
Jm: aspetta, vado a vestirmi e a prenderti una mia felpa e un jeans, spero ti vadano
annuii

Una sua felpa?

LA SUA FELPA
UN JEANS DI PARK JIMIN
I VESTITI DI MIO MARITO CHE NON SA ANCORA DI ESSERE MIO MARITO

Iniziai a fissare un punto indefinito sorridendo quando mi arrivò una felpa in faccia
Y/n: ei!
Jm: scusa... perchè sorridevi?
Y/n: uh, no, niente- così, stavo pensando
Jm: a cosa pensavi?
disse con un ghigno in faccia come se già sapesse la risposta
eeeee a te bellissimo coglione
Y/n: non importa, vado a vestirmi
dissi alzandomi e andando nel bagno
Jm: non metterci due ore
Y/n: noo
chiusi la porta e in dieci minuti ero già pronta.

Y/n: eccomi
Jm: ce l'hai fatta finalmente
Y/n: ho fatto più velocemente possibile
Jm: va bene va bene, andiamo

——skip time——

indovinate? FILM HORROR di nuovo. che palle. Io odio i film dell'orrore. Non perchè abbia paura dei mostri, per carità. Ho diciassette anni e non credo in queste cose. Ma i film sono fatti talmente tanto bene che mi mettono inquietudine.

Jimin era tutto sicuro di sé e guardava il film interessato.

Sembrava andare tutto bene, ma poi calò il silenzio e lo schermo nero. Pensavo fosse finito e invece no. Uscì la faccia del mostro in primo piano e un forte rumore in sottofondo che mi fece saltare in aria. Non mi ero accorta di star abbracciando il braccio di jimin
Jm: che c'è hai paura?
disse ridendo e prendendomi in giro
Y/n: no, cosa te lo fa pensare
Jm: che sei saltata in aria e che mi stai staccando un braccio
mi staccai immediatamente
Y/n: okay, forse un pochino di paura ce l'ho

—— skip time——

FINALMENTE ERA FINITO
una tortura. Il film era durato un'eternità e ha fatto davvero paura. Stanotte credo che non dormirò.

Jimin mi stava a accompagnando a casa
Y/n: grazie per la serata e per essere arrivato stamattina
Jm: di nulla... bene, siamo arrivati
Y/n: mh ci vediamo domani a scuola
Jm: che bello domani è sabato
Y/n: già
dissi guardandolo negli occhi per poi passare alle sue labbra. Erano così perfette
Jm: va bene, allora, buonanotte
disse stringendomi a sé e dandomi un bacio a stampo
mi aveva appena baciata
io posso morire in pace
anche se non è il primo bacio che mi ha dato
Y/n: ei
Jm: shh
sussurrò sulle mie labbra
Jm: lo volevi anche tu, ti ho solo accontentata
Y/n: non è ver-
Jm: non mentire a te stessa
mi scompigliò i capelli e se ne andò

Y/n: taetae, sono a casa!
gridai leggermente entrando e chiudendo la porta
Tae: Y/n, vieni è pronta la cena
andai in cucina e mi sedetti a tavola con lui

Tae: com'è andata?
Y/n: tutto bene
Tae: da chi sei stata a pranzo?
ecco, ci risiamo, uno dei suoi interrogatori
Y/n: da un mio compagno di classe
Tae: che avete fatto tutto il pomeriggio fino a quest'ora?
Y/n: dopo pranzo ci siamo addormentati e poi siamo andati al cinema
Tae: bene
Y/n: tu invece, che hai fatto oggi?
Tae: oh niente di che, ho pulito un pò casa, sono andato a lezione di canto e ho preparato la cena
Y/n: interessante
scoppiammo a ridere e poi ci recammo ognuno nella propria stanza

Andai in bagno e mi tolsi i vestiti per fare una doccia. Cavolo se faceva male sia la ferita che vedersi allo specchio. Entrai in doccia e aprii l'acqua calda. Poggiai la schiena alle mattonelle fredde che erano in contrasto con la temperatura dell'acqua. Ogni volta che mi lavavo mettevo in pausa la mia vita e mi rilassavo, mi prendevo un momento per pensare

a jimin

coscienza zitta, non rovinare sempre tutto

si, ma ho ragione

si, hai di nuovo ragione

bingo

sei un caso perso

ha parlato

si, ho parlato, ora sparisci

uscii dalla doccia e mi avvolsi nell'accappatoio. Misi l'intimo, il pigiama e asciugai i capelli.
Mi misi nel letto e iniziai a leggere un libro.
kafka sulla spiaggia
boh l'ho posato dopo due minuti dato che avevo sonno e non mi interessava affatto.

Tae: SVEGLIAAA
disse buttandomi un bicchiere di acqua gelida addosso e facendomi alzare di scatto. Facendo ciò sentii dolore all'addome e tirai un urletto.
Tae: tutto bene?
Y/n: s-si
dissi massaggiandomi la pancia
Tae: a me non sembra, fa vedere
Y/n: NO! cioè- aish mi sono fatta male ieri, ma nulla di grave
Tae: fammi vedere daii

che palle perchè tutte a me? alzai la maglia e gli mostrai velocemente la ferita
Tae: sembra una ferita da taglio, cosa è successo? chi è stato?
Y/n: ma che ferita da taglio, sono- beh ecco sono, sono... okay si è una ferita da taglio
SONO STUPIDA NON SO INVENTATE SCUSE
Tae: Y/n. Chi è stato?
Y/n: non lo so, era un ragazzo penso della mia età più o meno
Tae: e perchè lo ha fatto?
Y/n: perchè il padre del mio amico gli doveva dei soldi, solo che è morto e il debito finiva a lui che si è rifiutato di pagarli. Quindi mi hanno presa tipo da cavia per farsi dare i soldi però il mio amico è arrivato in tempo e mi ha salvata.
Tae: bene, anche se ti ha salvata, cerca di stara alla larga da questo tuo amico.
annuii non capendo quello che stava dicendo dato che avevo la testa tra le nuvole
o su jimin
più probabile la seconda opzione.
Tae: va bene, ora preparati per andare a scuola

Finalmente ero a scuola. Ma che finalmente, non vedevo l'ora di uscire ed ero appena entrata. Vi giuro non ce la faccio più eppure siamo solo al secondo mese. Datemi una pistola che pongo fine alla mia vita da sola senza l'aiuto di nessuno.

Kook: ei Y/n
disse abbracciandomi forte a sé
Y/n: ciao coniglietto, come stai?
kook: tutto bene, tu?
Y/n: insomma, bene
Kook: perchè?
Y/n: beh diciamo che sono un pò scombussolata, distratta e ho la testa costantemente su un unico pensiero
dissi con occhi sognanti che forse hanno parlato al mio posto
Kook: jimin ti sta facendo perdere la testa
disse con una nota di malinconia
Y/n: si però tu resti comunque il mio migliore amico
dissi stringendolo io a me stavolta. Sorrise e ricambiò l'abbraccio stampandomi poi un bacio sui capelli.

spazio autrice
sisisisi lo so lo so, ci ho messo un'eternità per scrivere questo capitolo. Scusate per l'attesa, ma sono stata impegnata tra interrogazioni, compiti in classe e con altre discipline al di fuori della scuola. Inoltre ogni volta che tornavo a scrivere non avevo inspirazione quindi spero vi piaccia. Non dimenticate di lasciare una stellina se vi è piaciuto il capitolo. Spero di riuscire a pubblicare il prossimo capitolo domani, altrimenti sclero.
Mi sono resa conto di aver messo un piccolo spoiler in un capitolo precedente, quello con hyunjin. Non mi metto a ripeterlo perchè alcuni potrebbero averlo letto di sfuggita e non voglio rovinarvi le ""sorprese"" se così si posso chiamare dato che è abbastanza scontato. Bene, ora, dato l'orario e visto che domani devo andare a scuola, vi saluto. Baciones

Crazy Love || Park Jimin ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora