Capitolo 1

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Ace guardò in alto
Lo sguardo rivolto verso il cielo , mentre venne portato sul patibolo.
Lo fecero sederò in cima
Il suo sguardo era vuoto , senza emozioni, senza nulla
"Sapevi che questo giorno sarebbe arrivato prima o poi" gli disse Sengoku , il grande ammiraglio , al sua fianco.
Ace non disse nulla , avrebbe accettato la sua fine se la sua famiglia fosse state al sicuro
Ma barbabianca stava arrivando
Suo "padre" stava arrivando, con i suoi amici
Non sarebbero mai stati al sicuro
E tutto per colpa sua
Non si sentì in colpa per aver affrontato Barbanera e per non essere scappato....lui avrebbe...
Finì i suoi pensieri quando Garp gli si sedette al fianco, con gambe incrociate.
"Perché non mi hai ascoltato?" Disse
E finalmente Ace alzò lo sguardo
"Perché non hai scelto la vita che stavo progettando per te ?" Chiese ormai con le lacrime agli occhi. "Per voi...ma tu e luffy siete talmente testardi che...."
"Vecchio...."
"Ace , fai parte della famiglia" disse piano , sperando che nessuno oltre ace ,potesse sentirlo "spero che potrai perdonarmi , mi dispiace"
"Non potrei mai odiarti, sarebbe successo prima o poi" gli rispose Ace con volto chino
"Tu no , ma luffy si" a quel nome Ace si voltò istintivamente e Garp si alzò, pronto per andare al suo posto.
La marina iniziò a mettersi in posizione, con gli ammiragli appena sotto il patibolo.
Un po' più avanti erano presenti i membri della flotta dei sette ,pirati temutissimi alleati con la marina.
Quando la marea , proprio di fronte a marineford iniziò ad alzarsi , lui non osó alzare lo sguardo, sapendo cosa stesse per succedere.
Prima una nave
Poi due
Tre
Quattro navi iniziarono a sbucare dall'acqua
Tutti avevano un unico simbolo
Simbolo che indicava un capitano
Arrivato per salvare un suo membro molto importante.
Sengoku si posizionò affianco ad Ace , sul patibolo per osservare la scena.
Una risata rieccheggió nell'aria.
"GUARARARARA , SPERO TI ABBIANO TRATTATO BENE , FIGLIO MIO !!!" urlò Barbabianca , uno dei quattro imperatori , che uscì dalla sua nave , con la sua lancia.
La marina gli sparò, ma delle fiamme azzurre circondarono l'uomo proteggendolo
"Non mi sembra di aver sentito *via*" disse con una risata uno dei comandanti di barbabianca, che formò con il fuoco azzurro delle ali fiammeggianti , simile ad una fenice che attaccò di conseguenza la marina .
"Marco , non mi sembra di averti detto di contrattaccare"
"Si chiama autodifesa"

"Ragazzi..." Ace li chiamò mentalmente, volendo che se ne andassero tutti , non potevano rischiare così per....
Fermò i suoi pensieri quando Sengoku iniziò a parlare "non pensavo che ti piaceva prenderti cura dei figli dei tuoi nemici barbabianca!!!" Gli urlò contro Sengoku , Ace sussultò a quelle parole.
I marinai erano curiosi di quella dichiarazione e tutti si voltarono verso il Grand ammiraglio.
"Ace pugno di fuoco" continuò

Smettila
Non farlo
Stai zitto
Urlò mentalmente ace

"NON È ALTRO CHE IL FIGLIO DI GOLD ROGER" urlò

Ed ace voleva sprofondare , morire lì, proprio in quel momento

"Figlio di Gold roger?"
"Non è possibile..."
"Di quel mostro ?"
"Deve fare la stessa fine di suo padre"
Si sentì dai Marinai

Barbabianca sorrise "e quindi , pensi che noi non avevamo idea delle origini di Ace ? Io e Roger abbiamo lottato tanto , ma abbiamo anche bevuto , festeggiato...., tra noi c'era e ci sarà sempre rispetto" disse e colpì il suolo con la sua lancia , creando un forte terremoto.

"Papà...." disse Ace, verso barbabianca, colui che aveva sempre considerato come un padre , ed era lì, per lui.

Barbabianca fissò Ace, con uno sguardo amorevole "non preoccuparti , ti stiamo venendo a prendere" e puntó il suo sguardo verso Marco ed annuì.

Si trasformò in una fenice fiammeggiante, e volò verso Ace.
Quasi arrivato vicino al patibolo , un pugno lo colpì, scaraventandolo al suolo.

Era Garp che fermò Marco e che aveva intenzione di contribuire alla battaglia.

"Accidenti a quel vecchio" disse Marco che si alzò con uno slancio.

Barbabianca tirò un pugno , creando uno spacco nell'aria, e la marea del mare si alzò, quasi a colpire tutti i marinai li presenti.

Aokiji , l'ammiraglio , decise di intervenire e si alzò da dove era seduto e con i poteri , datagli da un frutto del mare , trasformò il mare in ghiaccio, come la gigantesca onda che si era formata, pronta a colpire.

Aokiji si girò, e sentì uno pezzo di ghiaccio rompersi , molto in alto da dove erano posti loro.

Poi un urlo

Ace alzò lo sguardo

Non poteva essere

"ACEEEEEEEEE!"

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