Di nuovo insieme

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POV'S TSURUGI
Shindou mi abbraccia appena mi vede, sta piangendo. Non ho intenzione di piangere anche io, ma non riesco a trattenere un sorriso. Mi fa entrare in casa e mi da qualcosa da bere.
-Quando sei tornato?-, mi chiede.
-Un po' di tempo fa. Come vanno le cose?-.
Lui mi guarda negli occhi. I suoi capelli sono diventati più lunghi in questi mesi e lo sguardo è diventato più maturo.
-E me lo chiedi? Io e Kirino siamo a pezzi da quando te ne sei andato. La squadra è calata di prestazioni, Tenma si è dovuto allenare come attaccante. Nonostante questo, però, sono arrivate due ragazze nuove: Shigure e Yuudachi. La prima è una manager, la seconda è un'attaccante formidabile. Grazie a lei Tenma è potuto tornare al suo ruolo di centrocampista. Ed è proprio Tenma che sta peggio di tutti. Certo, sembra sereno, ma basta andare a trovarlo al pomeriggio: due volte su tre lo trovi con gli occhi gonfi e rossi-, mi dice tutto d'un fiato.
Abbasso lo sguardo all'istante: immaginavo di aver creato dei problemi, ma non pensavo così tanti.
Passo il resto del pomeriggio a casa di Shindou, ma i miei pensieri sono altrove. Lo interrompo a metà di una frase per porgli la domanda che ho in testa da tutto il pomeriggio.
-Qual'è il modo migliore per incontrare Tenma?-, chiedo.
Lui ci pensa un po' su, poi risponde.
-Non puoi di certo andare a casa sua e dire "Hey, sono tornato". Quindi gli faremo una sorpresa, ci stai?-, domanda.
Annuisco, anche se non so bene cosa abbia in mente il mio amico. Se devo vedere Tenma facendogli una sorpresa, voglio che sia qualcosa di meraviglioso. Dopotutto sono stato in Italia per mesi e non mi sono fatto vivo una volta, inoltre mi aspetto qualsiasi tipo di reazione, dalla migliore alla peggiore.
-Cosa hai in mente?-.
-Per ora niente. So che, anche se non lo dici, vuoi qualcosa di fantastico. Quindi ci vedremo qui domani e chiariremo tutto, d'accordo?-, dice.
Annuisco, mi alzo e dopo i soliti saluti esco di casa. Mentre cammino tra le strade buie della città penso ad un modo per incontrare Tenma. E più ci penso, più non vedo l'ora di vederlo. I miei sentimenti verso di lui non sono minimamente cambiati e, se è possibile, si sono rafforzati. Senza rendermene conto sono arrivato davanti casa sua. La tentazione di bussare e abbracciarlo ora è forte, ma devo resistere. Mi allontano di malavoglia e comincio a correre verso casa mia. Una volta arrivato entro immediatamente e chiamo mio fratello.
-Come è andata da Shindou?-, mi chiede.
-Lati positivi e negativi. Soprattutto negativi-, ammetto.
Mentre gli faccio un resoconto di quello che mi ha raccontato Shindou ci sediamo e iniziamo a mangiare.
-Quindi state pensando ad un modo a sorpresa per far incontrare te e Tenma, giusto?-, mi chiede. -Scusa, ma tra poco non è il compleanno di Tenma?-.
Già, il suo compleanno. Non me ne sono dimenticato, ovviamente. Solo... come faccio ad andare a casa sua e dire "Sono tornato, ecco il tuo regalo. Ora giochiamo a calcio!"? Non posso.
-Sì-, rispondo.
-Potresti fargli una sorpresa quel giorno, no? Tanto è tra meno di una settimana. Ora che ci penso è tra due giorni-, dice.
Già, due giorni, e io non ho ancora preso il regalo e sinceramente non ho la più pallida idea di cosa prendere.
-Non sai cosa prendergli vero? Ti si legge in faccia-, mi fa notare leggermente divertito.
Sbuffo, mi giro e vado in camera mia. Sento le leggere risate di mio fratello provenire dalla stanza accanto. Mi butto di peso sul letto e mi metto seriamente a pensare al regalo di Tenma. Non posso regalargli una cosa scontata, voglio qualcosa di unico, solo che non so cosa. Forse il regalo migliore potrei essere io, ma non voglio comunque presentarmi a mani vuote, sarebbe una pazzia, e di pazzie ne ho già fatte troppe.
-Tenma è qui davanti, spegni la luce, subito!-, mi dice mio fratello.
Mi alzo dal letto e spengo la luce in meno di due secondi. Appena sento mio fratello dire che "il pericolo" è passato, ricomincio a respirare. Non mi ero neanche accorto di aver trattenuto il fiato. Non sono stanco, ma non voglio fare altro che stendermi sul letto e pensare. Voglio pensare alla squadra, ai miei amici, a Tenma. Ed è proprio quando i miei pensieri passano al Capitano che inizio a sorridere.
Ed è con il sorriso sulle labbra che inizio a dormire.

POV'S TENMA
Grandioso. L'altro ieri ho corso per tutta la città alla ricerca di un ragazzo che neanche esiste, ieri Shindou era stranissimo e alla fine degli allenamenti sono tutti andati con lui a casa sua. Oggi è il mio compleanno, nessuno mi ha fatto gli auguri e hanno tutti un sorriso felice stampato sulla faccia. Io sono l'unico a essere come sempre, se non peggio. I miei tiri sono scadenti, non hanno forza e sono terribilmente stanco a causa della notte insonne.
-Insomma... Sentite io me ne vado, oggi proprio non ce la faccio. Ciao ragazzi-, dico dopo un'ora di allenamento.
Nessuno mi saluta, non è possibile. Dopo essermi cambiato inizio a camminare per la città. Inevitabilmente arrivo al campo al fiume. A volte io stesso mi stupisco di quante volte vado al campo senza accorgermene. Mi siedo su una della panchine e inizio a fissare il vuoto. Ormai è pomeriggio inoltrato e nessuno si è ricordato del mio compleanno. Sospiro, mentre mi alzo e decido di dirigermi verso casa. Ma vengo bloccato. Mi giro irritato e vedo Shindou.
-Che c'è?-, dico irritato.
-Vieni con me-, ribatte.
Sto per protestare, ma mi prende per un braccio e mi trascina letteralmente verso casa sua ignorando le mie proteste. Ed è quando arrivo davanti casa sua che un sorriso enorme compare sul mio viso: tutti i miei amici sono lì, con un enorme cartellone con scritto "Buon compleanno, Tenma".
-Io... non so che dire... ragazzi... grazie, grazie!-, esclamo mentre abbraccio Shindou e poi correndo verso di loro.
Li abbraccio ad uno ad uno, nessuno escluso e dopo tanto tempo, finalmente la tristezza mi abbandona. Il resto del pomeriggio passa tra risate, scherzi e chiacchiere tra tutti noi e, verso sera, arriva la torta. È una torta gelato, visto che è praticamente estate. Dopo i soliti auguri e i soliti regali, ritorniamo a ridere e chiacchierare.
-Quanto dura la festa?-, chiedo a Shindou.
-Quanto vuoi-, dice.
Fantastico.
-Ragazzi! Giochiamo?-, chiedo con un sorriso stampato sul volto.
Tutti annuiscono e insieme andiamo al campo al fiume. Ormai questo campo è diventato importante per me e per tutta la Raimon. Dopo aver messo il pallone, che avevo preso da casa, al centro del campo, iniziamo a giocare. Scatto immediatamente in avanti con l'intento di segnare. Arrivo davanti alla porta, sto per tirare.
All'improvviso tutti ammutoliscono. Non ci faccio caso, probabilmente è perché sto per tirare. Ma mi rendo conto che non possono ammutolire così solo per un mio tiro. Il tempo sembra essersi fermato, l'aria è pesante e persino il vento ha smesso di soffiare. Sto per concludere il tiro, ma mi fermo.
Vv-Che succede? Che vi prende?-, dico. -Rispondete!-.
Nessuno parla, tutti sono immobili. Solo Shindou sembra non essersi pietrificato. Tutti guardano in alto, verso le scale che portano alla strada. All'improvviso scattano verso il punto che stavano guardando e dicono troppe cose insieme per capire qualcosa. Finalmente decido di guardare anche io verso quel punto. Non si riesce a vedere niente a causa dei miei compagni che coprono la visuale.
Si allontanano dopo mezzo minuto, l'unico che rimane è Kirino. È abbracciato a qualcuno. È abbracciato ad un ragazzo con i capelli blu. Il mio corpo elabora la notizia prima della mia mente: le gambe cedono e le lacrime rigano immediatamente il mio viso, mentre pronuncio il nome del ragazzo: Tsurugi. Mi alzo in piedi con una fatica enorme e vedo Kirino venire verso di me, al suo fianco c'è lui. È sempre lo stesso: capelli blu, occhi ambra, forse un po' più alto, ma è lui.
-Tsurugi...-, sussurro.
Scatto immediatamente verso di lui, non ho mai corso così veloce. Senza neanche rifletterci lo abbraccio e questa volta non mi interessa se gli bagno la maglia con le lacrime, voglio solo un suo abbraccio. E in effetti non tardo ad essere accontentato: le sue braccia mi stringono e io finalmente mi sento a casa, mi sento felice.
-Sei qui, non ci posso credere, sei qui-, dico con la voce rotta dal pianto.
-Sono qui-, risponde e mi sembra di cogliere una vibrazione nella sua voce.
Alzo lo sguardo e vedo le sue lacrime. Immediatamente gliele asciugo con i pollici e lo guardo negli occhi, è in questo momento che ci diciamo tutto quello che non siamo riusciti a dirci in questi mesi. In realtà sono solo due parole.
-Ti amo-, diciamo insieme.
Sorrido inevitabilmente, poi lui mi bacia. Non mi importa se gli altri vedono, per me in questo momento esiste solo Tsurugi. Non mi tiro indietro e lo bacio a mio volta, staccandomi alcuni secondi dopo per guardare gli altri. Shidnou e Kirino hanno le lacrime agli occhi, gli altri sorridono felici. Shigure si avvicina a Shindou per abbracciarlo, mentre Yuudachi si avvicina a noi.
-Giochiamo? Solo io e te, poi puoi tornare dal Capitano. È per fare un confronto-, propone.
Kyousuke annuisce e va al centro del campo seguito dalla ragazza. Appena inizia la partita Tsurugi scatta in avanti, Yuudachi non riesce nemmeno a vederlo. Tutto succede in un attimo: lo scatto di Tsurugi, il dribling, il tiro e il goal. Dopo neanche un minuto dall'inizio della sfida, il blu è già di fianco a me.
-La maglia numero dieci è mia-, conclude.
Ridiamo tutti, poi ci stendiamo sull'erba del campo. Tutto è perfetto: Tsurugi è tornato e io sono felice, Shindou è felice, Kirino è felice, la squadra è in ottima forma. Ma Yuudachi non è con noi. È isolata un punto. Mi alzo e vado verso di lei.
-Non te la prendere così tanto, Tsurugi è sempre stato il migliore, ma questo non significa che..-.
-Cosa vuoi?-, mi chiede brusca.
-Ti ho vista da sola e pensavo te lo fossi presa per la sfida di prima-, dico a testa bassa.
-Beh hai frainteso, vattene-, dice prima di girarsi ed incamminarsi verso la strada.
Qualcosa non quadra, cosa nasconde davvero quella ragazza? Perchè si comporta così?
-Vieni Tenma!-.
La voce di Tsurugi mi sveglia dai miei pensieri. Decido di non pensare ai problemi ora. Voglio solo godermi il mio piccolo mondo di felicità insieme al ragazzo che amo e a tutti i miei amici.

**spazio mio**
Ultimo capitolo! Questa volta niente audio, piango già così, con la musica non resisterei a lungo...
Dopo pubblico l'ultimo avviso ;)
Spero che vi piaccia e scusate gli eventuali errori grammaticali!
A presto

Non può essere vero// Inazuma Eleven Go [In revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora