Le nuove arrivate

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tre settimane dopo

POV'S TENMA
Okey, sono passate tre settimane da quando Tsurugi è andato in Italia. Nessuno di noi ragazzi gli ha chiesto il nuovo numero di cellulare quindi non ci siamo neanche sentiti. Avrebbe potuto chiamarci lui, ma ha dimenticato il vecchio cellulare a casa mia quando è passato l'ultima volta. Non scorderò mai quel pomeriggio. Tsurugi ha detto "Anch'io ti amo", ma non era rimasto. Evidentemente doveva proprio andarsene.
In queste tre settimane ho pensato a lui il meno possibile, non posso permettermi di sentire la sua mancanza, la squadra deve ricevere degli ordini giusti e precisi. In queste tre settimane non siamo peggiorati, ma non siamo nemmeno migliorati e non so se questo sia un brutto o un bel segno. Comunque ho sentito dire che oggi arriveranno due nuovi studenti, spero vorranno iscriversi al nostro club.
Sto andando verso la scuola, quando per strada incontro Shindou e Kirino.
  -Hey ragazzi!-, dico sbracciandomi come un pazzo.
Loro si girano e si scambiano una sguardo perplesso, poi mi salutano di ricambio.
  -Sapete qualcosa dei nuovi studenti?-, chiedo.
  -Io so che sono due ragazze-, dice Kirino.
  -Io invece so che sono di seconda-, aggiunge Shindou.
  -Che bello! Forse avrò due nuove compagne di classe!-, dico entusiasta.
Prendo con una mano il polso di Kirino e con l'altra faccio lo stesso con Shindou, poi comincio a correre verso la scuola: sono impaziente di incontrare queste nuove arrivate.
  -Piano Tenma!-, dicono insieme i miei due amici, ma ormai siamo davanti alla scuola.
  -Vado ragazzi, ci si vede al club-, dico mentre mi avvio velocemente in classe.
Faccio una corsa assurda anche se non so perché di preciso: forse, dopo la partenza di Tsurugi, ho bisogno di novità. Quando arrivo in classe loro sono già lì: una ragazza ha i capelli biondi lunghi fino alla vita che le ricadono un po' sulla fronte, gli occhi rossicci e lo sguardo fiero. L'altra ragazza ha uno sguardo più dolce, gli occhi azzurri cristallini e i capelli castani raccolti in una treccia che porta davanti, sulla spalla; anche a lei i capelli gli ricadono dolcemente sulla fronte.
Sto per fare delle domande, ma suona la campanella e ci mettiamo a sedere. Arrivano tutti i miei compagni di classe e io saluto Shinsuke con la mano. Quando entra il professore le due ragazze nuove vanno alla lavagna per presentarsi. La ragazza bionda parla per prima.
  -Io sono Yuudachi-, dice con un tono fermo e sicuro.
Sembra quasi che prima di venire alla Raimon abbia fatto una scuola militare.
  -Io invece mi chiamo Shigure-, dice l'altra ragazza con voce più dolce. Probabilmente vengono dalla stessa scuola anche se a me non sembra. Il professore le fa sedere in due banchi abbastanza vicini. Iniziano così le sei ore di lezione durante le quali non ascolto niente di niente. Penso a tutt'altro: alla squadra, a quello che farò al club, a Tsurugi e anche alle due ragazze nuove. Spero proprio che almeno una di loro vorrà iscriversi al club. È per questo che dopo le lezioni mi presento subito.
  -Ciao, sono Matsukaze Tenma. Voi siete Yuudachi e Shigure, giusto?-
  -Siamo noi-, risponde la bionda per entrambe.
  -Volete iscrivervi a qualche club?-, dico speranzoso.
Questa volta è Shigure a parlare.
  -Io vorrei iscrivermi al club di calcio come manager, e tu Yuudachi vuoi iscriverti come attaccante giusto?-
  -Giusto-, afferma lei. Un'attaccante, questa è una manna dal cielo.
  -Allora mi presento meglio: sono Matsukaze Tenma, capitano della squadra di calcio della Raimon. Venite, vi mostro la sede del club-, dico mentre mi avvio verso l'uscita della classe.
Le due ragazze mi seguono e arriviamo alla sala di ritrovo del club. Fanno brevemente i test: Shigure viene accettata al primo sguardo, Yuudachi dopo la solita domanda dell'allenatore.
  -Dimmi, ti piace il calcio?-
  -Sì, Mister-, risponde lei convinta.
  -Bene, sei dei nostri-.
Tutti andiamo fuori al campo per fare l'allenamento pomeridiano e anche per vedere le capacità di Yuudachi. Anche se è nella squadra dobbiamo vedere a che livello è. Iniziamo con dei giri del campo. La nuova arrivata tiene benissimo il nostro passo e sembra perfino stancarsi meno di noi. Sul campo è uguale: sta perfettamente al nostro passo. Quando tira è un'altra storia.
È davanti alla porta per la seconda volta, si prepara a tirare. Prende la palla tra la caviglia e il piede e la lancia in aria: con un balzo la raggiunge e con il tallone la colpisce mandandola verso la porta ad una velocità impressionante. La palla però tocca terra e in quell'istante dei rovi spuntano dal terreno e circondano la palla. Quest'ultima riprende il suo corso alla stessa identica velocità con cui è partita, andando in rete nonostante la hissatsu di Shinsuke. Tutti ci avviciniamo a lei.
  -Come si chiama?-, chiedo per primo.
  -Cursed Bramble (rovo maledetto in inglese, o almeno credo)-, risponde lei. L'allenatore le dà la maglia con il numero dieci, si vede chiaramente che in attacco è una forza della natura. Ma fa l'errore di darle la stessa maglia che indossava Tsurugi fino a tre settimane fa. Nessuno deve toccare quella maglia, ma non posso mettermi a litigare con l'allenatore. Quindi dico velocemente ai miei compagni che ho delle cose da fare e me ne vado dal campo.
Arrivo a casa, mi cambio e mi stendo sul divano. Anche quando Tsurugi è venuto da me l'ultima volta ero steso su questo divano. Mi manca: mi manca il suo modo di giocare, mi manca il suo modo di essere freddo ma anche gentile, mi mancano i suoi occhi ambra, mi manca tutto di lui. Mi addormento immaginando a cosa farò quando tornerà.

Non può essere vero// Inazuma Eleven Go [In revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora