POV'SYUUDACHI
Una settimana fa il Capitano ha fatto un'altra scenata e come al solito Shindou e Kirino sono andati a calmarlo. Mi sembra inutile continuare a rimpiangere un ragazzo che è dell'altra parte del mondo: Certo, èil ragazzo che ama, ma ora esagera. Io e Shigure stiamo andando a scuola insieme, come sempre. Ho voglia di allenarmi, proprio non riesco a stare ferma. Probabilmente è perché al Capitano è successa una cosa strana: i suoi tiri sono aumentati di potenza. Tutti dicono che è per via degli allenamenti, ma io non ci credo. Voglio provare ad ottenere anche io la stessa cosa, è per questo cheora non riesco a stare ferma.
-Calmati Yuudachi, tra poco siamo arrivate-, mi dice Shigure divertita.
Io sbuffo come una bambina di cinque anni e cerco di camminare normalmente, senza saltellare. All'improvviso vedo Shindou e Kirino.
-Heyragazzi!-, li saluto. Ma Shigure mi precede.
Corre verso di loro e li abbraccia felice, e subito inizia a parlare e a spiegare alcune novità che ha scoperto insieme alle altre manager del club.
-Perchè non vieni?-, mi chiede.
-Arrivo, arrivo-, dico a bassa voce
-Lo sai che...-.
La interrompo dicendo che non importa, poi incito tutti ad avviarci nuovamente verso la scuola perché voglio giocare a calcio. Io cammino davanti a tutti mentre gli altri sono dietro di me. Mi sento strana. Non ci faccio tanto caso e continuo a camminare verso la Raimon. Sento Shigure parlare con Shindou e sono sempre più nervosa, ho bisogno di allontanarmi. Per questo appena vedo il campo comincio a correre. Prendo un pallone all'istante e comincio a giocare. Presto arrivano anche tutti gli altri e insieme giochiamo a calcio. Mi sento bene quando faccio questo sport. Quando arriva il momento di andare in classe non ne ho la minima voglia, quindi decido di fare una cosa. Inoltre non so perché, ma oggi quando guardo Shigure sto male. Prendo Kirino da parte.
-Se ti chiedono qualcosa mi sento male e tu devi portarmi i compitid'accordo?-, gli dico in fretta.
-D'accordo ma..-
-Grazie!-, gli dico abbracciandolo, poi corro via.
Non mi volto a guardare la sua espressione, voglio solo andare al campo sul fiume e giocare. Appena arrivo faccio un tiro in porta e subito sento che è diverso dagli altri. Non è più forte, è unico. Una nuova hissatsu, devo migliorarla. Mi metto subito al lavoro, ma non ottengo miglioramenti. Ogni volta che tiro, la palla viene avvolta dall'acqua, che poi scompare subito. Sono stanca e le gambe mi fanno male per lo sforzo, saranno ore che mi alleno. Mi siedo su una panchina e penso ad un modo per completare l'hissatsu.
-Devi tirare da più lontano e con più forza, in questo modo il tiro avrà più potenza-, mi dice una voce, un ragazzo.
Sto per voltarmi per guardare chi ha parlato, ma delle mani mi bloccano.
-Non voltarti-, mi ordina. -Segui il mio consiglio e vedrai che riuscirai a completare l'hisstatsu-.
Dopo queste parole sento dei passi sull'erba e poi sul cemento e, quando non sento più niente, mi volto. Sono sicura di aver sentito quelle parole, non me le sono immaginata. Decido di seguire il consiglio del ragazzo. Prendo la palla e mi avvio al centro del campo. Calcio la palla davanti a me e, alcuni metri prima dell'area di rigore, eseguo gli stessi movimenti di prima. Intorno al pallone si crea un turbine d'acqua che fa aumentare la velocità e la potenza del tiro, inoltre il vento mi impedisce di bloccarla. Ovviamente non voglio, ma è un'ottima notizia contro gli avversari. Il tiro entra nella rete al primo tentativo.
-Grazie-, mormoro.
Vorrei sapere chi era quel ragazzo. Forse in giro per la città lo troverò, magari sentirò la sua voce. Decido di andare in città a cercarlo,ma poi mi accorgo che devo andare a casa, è ora di pranzo. A malincuore, mi avvio verso casa ma non ho intenzione di dimenticare quella voce.
"Non voltarti", ha detto.POV'SSHINDOU
Shigure mi ha chiesto di andare da lei oggi, forse vuole mostrarmi qualcosa di importante, o vuole parlarmi dello strano comportamento di Yuudachi. Oggi non era neanche a scuola, l'ho vista andare via dopo aver parlato con Kirino.
Sto già andando a casa sua, sono in anticipo. Appena svolto nella sua via, però, vedo che parla con un ragazzo incappucciato. Non riesco a sentire bene quello che dice, ma mi sembra di cogliere la frase "Non sono proprio al massimo della forma". Sono praticamente certo che si riferisca alla Raimon. Sto per andarmene, ma tornando indietro pesto qualcosa. Shigure si gira, l'incappucciato rimane immobile. Inizio a scappare velocemente verso casa, ma qualcuno mi segue. Il ragazzo non fa nessun rumore mentre corre, non parla, si limita a seguirmi. Ho l'impressione di dovermi voltare, ma mi obbligo ad andare avanti finchè non vedo la casa di Tenma. Corro più velocemente, ma non sento più i passi dietro di me. Mi fermo anche io. Prendo un grande respiro e mi volto, ma vengo bloccato da un paio di braccia. Il ragazzo mi spinge fino davanti casa di Tenma, poi corre via. Mi volto, non c'è nessuno. Sono confuso, mi volto nuovamente e busso. Tenma apre dopo pochi secondi e mi accoglie incasa. In questa settimana è più felice e i suoi tiri migliorano a vista d'occhio. Gli racconto quello che mi è successo e lui sembra pensarci su.
-Dobbiamo indagare. Tu sei molto amico di Shigure, immagini che potrai avere molte più informazioni di me-.
-Ti ricordo che mi ha visto, non penso che potrò prendere tutte le informazioni che ci servono. Non si lascerà scappare niente-.
Tenma sembra riflettere ancora, poi si illumina.
-Chiama Tsurugi-, propone.
Potrebbe essere una buona idea.
-D'accordo. Parli anche tu?-, chiedo.
Immediatamenteil suo sguardo ritorna vuoto.
-Sì,direi che è arrivato il momento-, dice.
-Prima parlo io e gli spiego tutto, poi te lo passo d'accordo?-.
Lui annuisce e io chiamo Tsurugi. Risponde dopo tre squilli.
-Shindou!È bello sentirti!-, dice appena risponde.
-Anche io sono felice di sentirti. Ho delle cose da chiederti-, dico subito.
Mi sembra di cogliere un po' esitazione nella sua voce.
-Dimmi tutto-.
Gli spiego tutto quello che mi è successo con il ragazzo incappucciato e lui ci mette alcuni secondi a rispondere.
-Indagate e informatemi. Purtroppo non so niente che potrebbe aiutarvi, ma ricordate che sono con voi ragazzi, più di quanto possiate immaginare-, mi dice.
-Lo sappiamo, Tsurugi-, rispondo. -Vuoi parlare con Tenma?-
Si sente qualcosa cadere, probabilmente un bicchiere. Dei passi veloci e Yuuichi arrivare.
-E me lo chiedi?! Passamelo subito!-, dice Tsurugi.
Guardo Tenma e vedo che è già sul punto di piangere, non ce la può fare. Gli passo comunque il telefono e il Capitano lo avvicina lentamente all'orecchio. Esco dalla stanza, voglio lasciarlo parlare da solo conlui, resto comunque nella stanza di fianco in caso gli servisse una mano. L'ultima cosa che sento prima di uscire dalla stanza sono i saluti di Tenma.
-Ciao, Tsurugi-, dice.
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Non può essere vero// Inazuma Eleven Go [In revisione]
De TodoTenma e Tsurugi sono le colonne portanti della Raimon. Sono ottimi amici e compagni di squadra. Ma, se invece dell'affetto, provassero qualcosa di diverso l'uno per l'altro?