Marta;
«Vuoi il secondo?» mi domanda Marco continuando a mangiare il suo primo piatto di spaghetti al sugo.
«Nono sto bene così, grazie»
Erano passati più di 6 mesi da quel giorno in casa mia.
Valentino non mi veniva a trovare più e lo vedevo solo quando assistevo a qualche GP di Marco.
Aveva rispettato la mia decisione.Io e Marco invece avevamo ripreso ciò che era stato interrotto, lui mi aveva capita e accolta nella sua vita nuovamente, ed io pure avevo fatto questo passo avanti.
Fabio, era scomparso dalla circolazione di nuovo, anche lui lo vedevo solo durante le gare e non ci salutavamo nemmeno.
Forse quasi sicuramente aveva fatto tutti quei gesti nei miei confronti per pura pena.«A che pensi?» Marco mi aveva beccata nel bel mezzo dei miei pensieri.
«Oh, nulla di particolare» lo rassicuro e continuo a mangiare in silenzio.
«Stasera c'è una festa in centro, ci stanno Pecco, Jorge, Luca. Insomma quasi tutti quelli che c'entrano con il Team Ducati.» ridacchia e sistema la sua fascia che tiene sempre tra la sua chioma riccia.
«Io non me la sento ma ti ringrazio ugualmente Marco» abbozzo un sorriso alzandomi poi dal mio posto.
«No Marta dai, vieni, ti assicuro che non ci sarà Valentino.» fosse Valentino il mio unico problema..
«No Marco è solo che non mi va di vedere nessuno» poggio una mano sulla sua tremendamente gelida.
«Ti assicuro che ti divertirai, almeno stacchi un pò. Ultimamente sei troppo immersa nello studio»
Forse aveva ragione, ma la mia pigrizia vinceva su tutto.
«Vediamo, casomai passo ok?» lo avevo convinto così e sapevo che se non riuscivo a mantenere la promessa veniva a prendermi lui.
Così, dopo un pomeriggio passato a studiare decido di sistemarmi, indosso un vestito nero abbastanza comodo che accompagno con dei sandali dello stesso colore.
«Guarda chi si rivede!!» aveva esclamato Pecco entustiasto venendo verso di me con le braccia pronte ad accogliere un forte abbraccio che accetto volentieri.
«Ehi, come stai?» domando sedendomi al suo fianco.
«Molto bene grazie, tu?»
«Anch'io, Domizia?» chiedo della sua ragazza che subito dopo compare dietro le sue spalle.
«Ehii bellissima» mi stampa un bacio sulla guancia e si unisce alla nostra conversazione, Marco ancora non era arrivato.
Il mio sguardo vaga per tutto il pub quasi pieno zeppo di gente.
«Eccomi» quella voce non la sentivo da tantissimo tempo.
Cosa ci fa Fabio qui?
«Ehilà Diablo, bentrovato» Marco poggia le sue mani sulle spalle del francese che sorride.
I suoi occhi si posano sui miei per un istante.
«Ciao Marta» mi saluta con la mano.
«Ciao Fabio» rispondo fredda.
«Che ne dite di ordinare da mangiare? Io sto morendo!» accettiamo tutti la proposta di Luca che era arrivato con sua moglie.
Chiacchiero un pò con le ragazze e ogni tanto con i ragazzi, ma non con lui.
Dannato da morire, come gli infiniti tatuaggi sul suo braccio scoperto dalla camicia.
«Vado un attimo al bagno» comunico per poi rifugiarmi dentro quelle quattro mura.
Che ci faceva Fabio lì, chi lo aveva invitato.
Non lo vedevo da ormai mesi e mesi ed era sempre più bello e come sempre attento a ogni dettaglio.Preparo la mia iqos e tiro un pò di fumo sbuffandolo verso l'alto.
«Ehi Marta posso?» mi calmo sentendo la voce placata di Domizia che entra dentro il bagno non appena acconsento.
«Che ti prende? Marco mi ha chiesto di raggiungerti» poggia una mano sulle mie gambe ed io sospiro.
Non volevo dire a nessuno il motivo per il quale stavo così..ma con Domizia sentivo di essere al sicuro.
«Fabio» sbuffo e lei sorride, aveva capito tutto.
«Hai perso la testa davvero per lui?» annuisco velocemente e poggio la mia schiena al muro.
«Già» non sapevo cos'altro dire se non confermare le parole di Domizia.
«E quindi? Non vuoi vederlo perché?» chiede confusa.
«Perchè avrà una ragazza, una relazione e poi..guardami, non sono mica all'altezza di un pilota del genere» rido isterica.
«Ma che dici Marta, tu sei una ragazza splendida, se non ti butta gli occhi addosso lui chi altro dovrebbe farlo?»
«Adesso non fare la fifona e scendi con me di sotto, dai che tra poco si balla!» esclama felice prendendomi dal braccio e trascinandomi dagli altri.
«Eccomi» sussurro riprendendo il mio posto accanto a Marco.
«C'hai perso la testa sorellì»
L'aveva capito anche lui.

STAI LEGGENDO
𝐒𝐜𝐨𝐧𝐨𝐬𝐜𝐢𝐮𝐭𝐢 𝐝𝐚 𝐮𝐧𝐚 𝐯𝐢𝐭𝐚; 𝐅𝐐
FanfictionRicordo le canzoni, mai gli anniversari Ho un lavoro straordinario ma che impone straordinari È meglio così, sconosciuti da una vita