VII - Non sono una leggenda

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Ci accomodiamo nei tavoli situati all'esterno dopo esser entrati ed aver preso ciò che volevamo.

-"Allora Theo, mi parli un po' di Hogwarts?"
-"Ma Kris" accenna una risata "è da sette anni che mi fai la stessa identica domanda" il sorriso gli resta, è cosi bello quando ride, non capisco perché si debba sembra arrabbiare.

-"Si ma ometti sempre qualcosa, ad esempio non mi hai mai parlato delle persone che ci sono li, dei tuoi amici"
-"Oh e va bene" si rassegna, ormai sa che anche se non me ne avesse voluto parlare lo avrei martellato talmente tano che alla fine comunque l'avrebbe fatto.

"Ci sono Tiger e Goyle, due ragazzi che inghiottono tanta stupidità quanto cibo, poi il golden trio penso che tu lo conosca.." continua a parlare
-"Grazie Theo, ma questi li conosco già tutti, ti ricordo che i mei migliori amici stanno anche loro ad Hogwarts, io voglio sapere di più sui tuoi amici, dato che nessuno me ne parla mai"

-"Beh mostriciattolo, se nessuno te ne ha parlato ci sarà un motivo no?" Afferma, toccandomi la punta del naso.
-"Dai Theoo, e secondo te perché te l'ho chiesto? Per sapere il motivo non ti pare?" sono determinata la massimo e non me ne andrò da qui finche non avrò una risposta.

-"Vedi Kristal, c'è un motivo se nessuno te ne parla e se non sai niente di loro. Non è gente raccomandabile, e quando verrai ad Hogwarts non voglio che ci scambi neanche mezza parola, intesi?" È serio, molto serio. Così non insisto più di tanto, sarà Pansy a parlarmene.

-"Beh almeno dimmi come si chiamano no? Come faccio a stargli lontano se non so neanche i loro nomi?" Chiedo, cercando almeno di avere un punto di partenza quando inizieranno le mie ricerche.

-"Meno sai e meglio è, ma comunque, dato che so che non ti arrenderai tanto facilmente, sono James, Lucas ed Elijah." Sono riuscita ad ottenere meno di quanto mi aspettavo, ma è comunque qualcosa.

-" Posso capire una cosa?"
-"Ecco qua, mi sembrava strano che ti fossi arresa così facilmente"

-"In realtà voglio solo capire. Se questa gente è così poco raccomandabile, perché stai con loro?"
-"È più complicato di quello che pensi" non mi basta come risposta.

Cerco di capirne di più, ma veniamo interrotti dalla voce di Pansy:
-" E così mentre voi siete qui a mangiare gelati, abbiamo dovuto fare noi il lavoro scocciante?"
-"Esattamente Parkinson" risponde Mattheo.
-"Ho ritirato anche la tua divisa da MadamaMcClan, scansafatiche" si aggiunge Tom
-"Kristal, ho qui anche la tua, ma dovrà essere modificata una volta che ti sarà assegnata la casata"
-"Va bene, grazie" almeno mi sono risparmiata la faccia da pesce di Madama McClan

-"Abbiamo comprato tutto quello che dovevamo comprare, possiamo tornare" è ora di attivare il mio piano, spero solo che Pansy lo capisca.
-"In realtà Tom, io e Pansy avevamo pensato di rimanere un altro po', sai un pomeriggio tra ragazze in tranquillità, magari andando anche a fare un po' di shopping" pansy mi guarda stranita, ma capisce subito ciò che intendo non appena le lancio un'occhiata complice.

-"Assolutamente no. Non puoi andare in giro vestita così da sola" ed ecco che Mattheo rovina sempre tutto.
-"E se ora andassi da Madama McClan a comprare un cappotto? Ti prometto che lo terrò tutto il tempo addosso." Ti prego dì di si, ti prego dì di si.
-"Va bene, ma alle 20:00 in punto e non oltre, devi stare a casa." Risponde Mattheo sbuffando. Piano riuscito alla perfezione.

Abbraccio entrambi contemporaneamente ringraziandoli, e mentre Tom mi lascia qualche Galeone Mattheo ovviamente dice la sua:
-"Kristal però sul serio, se abbiamo detto alle otto tu alle otto spaccate devi stare in casa. Non voglio che vaghi in queste strade, per la prima volta da sola, col buio. Intesi?" E nel frattempo, Tom prende dei Galeoni dalla tasca e me li da.

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