Capitolo 28.
Se mi avessero raccontato anticipatamente quello che mi stava accendendo da quando tornai in Italia, probabilmente non c'avrei creduto.
La mia vita era... perfetta?
Sicuramente no, ma in quell'istante si ci avvicinava molto alla perfezione.
Avevo la mia famiglia accanto, al completo.
Due genitori che finalmente non si sbattevano più tra Torino e Los Angeles e un fratello che avevo ritrovato nella quotidianità senza più considerare il fuso orario.
E in più avevo Dusan, il fidanzato perfetto.Davvero, avrei potuto trovargli mille difetti caratteriali, ma per quanto riguardava il ruolo da fidanzato beh... lo avrei augurato a chiunque.
Era presente, amorevole.
Non mi faceva mancare mai nulla, né a livello materiale ne sentimentale.Mi sentivo completa accanto a lui.
A nostro favore probabilmente giocava anche il periodo perfetto di Dusan in campo.
Da quando si era sbloccato, nessuno era più riuscito a fermarlo.
Era un punto di riferimento per squadra e tifosi.
Era amato e lui stesso sapeva di esserlo.
Il suo umore, come sempre, ripercuoteva nel mio dando vita a quel noi che avevo sempre desiderato.Nel frattempo io, mi stavo iniziando ad abituare alla "notorietà".
Mi riconoscevano per strada, mi salutavano allo stadio e le pagine fan del serbo spesso prendevano le foto col mio fidanzato e le repostavano.
Inizialmente avevo deciso di lasciare tutto privato per godermi la mia intimità poi, sotto consiglio di Dusan e dopo migliaia di richieste arrivate, aprii il mio profilo Instagram.Nicolò amava prendermi in giro da questo punto di vista e sapeva quanto imbarazzo mi provocava.
Perché si, mi ero abituata ma infondo essere al centro dei riflettori continuava ad imbarazzarmi come mai.-Mi manchi tanto Du. Non vedo l'ora che torni 🥺
Scrissi a Dusan, che si trovava in Serbia con la nazionale.
-Anche io. Vedi però se ti è arrivata qualche email.
Andai a controllare curiosa, ma niente.
-Nulla!
Gli scrissi, mentre in contemporanea mi arrivavano foto della Torre Eiffel da parte sua. Ebbi un colpo al cuore.
-Ti sei impazzito?
E poi, continuando a non rispondermi, due biglietti, per tre giorni. Quelli che aveva liberi dopo la pausa nazionale.
Parigi.
-Dusan ma... scherzi?
-No amore! Prepara anche la mia valigia che appena torno abbiamo i minuti contati.
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Luce.~ Dušan Vlahović
FanfictionFF su Dusan Vlahovic. > lo disse quasi con un filo di voce. Il mio corpo stava andando a fuoco nonostante i brividi. E i miei neuroni sembravano quasi impazziti. Non si avvicinò più di quanto già non lo fosse, ma quella maledetta mano non stava f...