Roma, 11 luglio 2021
Circa tre settimane erano trascorse da quando, nell'atrio del Da Vinci, Manuel aveva vomitato addosso a Simone parole al veleno.
Tre settimane nelle quali nessuno dei due aveva provato a fare un passo verso l'altro.
A nulla erano valsi i tentativi degli altri membri del gruppo di intavolare discorsi e conversazioni all'interno della chat che condividevano su Whatsapp.
Simone e Manuel si erano chiusi nel loro silenzio e a nessuno dei due, almeno dall'esterno, sembrava importare.
In realtà, Manuel aveva trascorso quel lasso di tempo a tormentarsi.
A riflettere sulle parole di Jacopo.
A riflettere sulle parole che aveva riservato a Simone.
A riflettere sul suo futuro insieme a Simone.Se ce starà mai, 'n futuro.
Nonostante il modo in cui si era sentito e il modo in cui si erano congedati, Manuel non aveva nessuna intenzione di rinunciare a Simone.
Era anche andato a sentire il suo orale senza che Simone se ne accorgesse.
Era entrato qualche minuto dopo di lui ed era uscito poco prima che finisse.
Aveva risentito la sua voce che, a causa della pausa estiva della trasmissione, non sentiva da tempo e gli mancava da morire.
E quella mattina, in cui il buco al centro del petto sembrava allargarsi a dismisura, prese totalmente coscienza dello sbaglio che aveva commesso.
Si era comportato nello stesso modo in cui Simone aveva fatto con lui.
Aveva attaccato per non essere attaccato.
Aveva abbandonato per non essere abbandonato.Non di nuovo, almeno.
Eppure, il suo desiderio era solo e soltanto uno: porre fine a quella guerra senza vincitori ma solo con vinti.
Gli avrebbe chiesto scusa.
Gli avrebbe chiesto scusa anche se lui quella parola non l'aveva mai sentita uscire dalla bocca di Simone in tutti quei giorni che avevano vissuto insieme.
Gli avrebbe chiesto scusa anche se chi aveva perso tutto, dignità compresa, era proprio lui.
Gli avrebbe chiesto scusa, perché in fondo, la pensava come Chicca.La vita non è eterna, non bisogna perdere nemmeno un minuto dietro all'orgoglio e al rancore.
Avrebbe aspettato l'occasione giusta e gli avrebbe parlato.
Avrebbe messo da parte tutto, anche il modo in cui si era sentito.
Prima me dici che te serve tempo, poi me trasformi nella tua puttana.
Si era definito in un modo orribile, ma era proprio così che si era sentito.
Usato e buttato via.
Avrebbe detto sedotto e abbandonato se il paragone con il film non lo avesse fatto ridere.
Avrebbe aspettato l'occasione giusta e gli avrebbe parlato.
Occasione che, il destino volle, si presentò qualche ora dopo, quando un messaggio di Matteo nella chat di gruppo interruppe il suo flusso di pensieri.
Oh regà, ma stasera finale tutti insieme al baretto, sì?
Aspettò la risposta di Simone prima di rispondere, Manuel, che non avrebbe mai voluto che Simone si privasse della compagnia dei suoi amici per evitare la sua presenza.
Ché nonostante 'r modo in cui m'ha trattato e 'r male che m'ha fatto, quello che j'ho detto a Piazzale Socrate 'o penso davero.
Lo amo e lo aspetto.
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Notte prima degli esami - 15 anni dopo
FanfictionSequel di "Notte prima degli esami". È il 2021. Sono trascorsi 15 anni da quando Manuel, Simone e i loro amici si sono diplomati. Alcuni di loro sono felici e realizzati, altri meno. Qualcuno ha realizzato i propri sogni, qualcuno no. E un evento st...