cinque

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Era appena terminata la mia ultima lezione pomeridiana,e dopo aver salutato la vocal coach ritornai piano in casetta,godendomi il tramonto arancione di quella giornata,sorrisi rimettendo subito dopo piede in casetta.
Salutai i presenti e mi avviai subito in camera per posare tutte le mie cose sul letto,subito dopo mi recai in cucina,dove Simone stava lavando i piatti e nel mentre borbottava qualcosa.
<vuoi una mano?> mi avvicinai al biondo che mi osservò
<tranquilla,tanto ormai> disse lui sbuffando
<che succede?> gli domandai io
<Matthew..avrebbe dovuto lavare lui i piatti del pranzo e invece sono ancora qui,e se non fossi venuto qui a lavarli io si sarebbero aggiunti a quelli di stasera> mi spiegò
<e Matthew dov'è? perché non lo hai chiamato?> mi guardai intorno
<è inutile che cerchi,quello lì o sta in camera sua con le cuffie o sta con Mew> sospirò pesantemente
<si ma non è giusto Simo,non è il tuo turno> dissi innervosendomi.
Quanto mi davano fastidio queste cose.
Qualche secondo dopo il diretto interessato fece il suo ingresso in cucina,sorridendo come un ebete.
<Matteo> lo chiamai
<no tessa lascia stare> mi sussurrò simone
<ma neanche per sogno,non tocca a te fare i piatti oggi> dissi al biondo che si stette zitto appena il cantante si avvicinò.
<che succede?> domandò il biondo poggiandosi al muro
<non dimentichi nulla? ti spettava un compito oggi o sbaglio?> legai le braccia al petto
<quale.. fiammetta?> sul suo volto comparve un sorrisetto,alzai un sopracciglio.
<avresti dovuto lavare i piatti del pranzo,oggi era il tuo turno,perché c'è simone qui?> domandai non pensando minimamente al modo in cui mi aveva chiamata.
<mi sono scordato,però vabbè Simo ha quasi finito no? quando vorrà gli ricambierò il favore> disse fischiettando
<spero tu stia scherzando> sospirai <non solo lui torna ora dalle lezioni,ma deve anche fare il tuo lavoro,sei impazzito per caso?> chiesi mentre il biondo assottigliò lo sguardo.
<tieni a bada quella bocca fiammetta> disse ancora,ma questa volta con tono più duro.
<altrimenti che fai?> mi avvicinai al suo viso,mentre le sue narici si allargarono,si stava innervosendo.
'ragazzi per favore' Salvatore si avvicinò a noi e cercò di mettersi in mezzo,ma il biondo lo scacciò con le mani.
<fiammetta non ti alterare così tanto con me che finisce male> sussurrò Matthew
<ho così tanta paura> ridacchiai per poi voltarmi a guadare Salvatore con accanto Christian.
<mi spiegate il perché avete fatto i turni se poi le persone non li rispettano?> domandai ai due.
<si è solo dimenticato Tess> Christian difese il suo amico
<non c'entra un cavolo,se non riesci avvisi tutti e si risolve,perché Simone non è il tuo cameriere> dissi io
<fiammetta perché non conservi la voce per cantare?> sbadigliò Matthew
<sei così irritante> commentai mentre lui rise.
Feci per avvicinarmi quando però Salvatore mi mise due mani sulle spalle e mi tirò indietro,allontanandomi dal ragazzo.
<non serve a nulla innervosirsi Tessa,lui è uno che instiga> Salvatore mi parlò piano mentre il mio cuore pulsava a battiti diversi.
Guardai nuovamente il ragazzo che mi sorrise.
<alla prossima litigata fiammetta> disse per poi allontanarsi.
<ma vaffanculo> risposi per poi allontanarmi bruscamente da Salvatore e andare velocemente in camera mia,dove afferrai la mia heets e mi diressi verso il giardino sul retro.
Respirai profondamente mentre il fumo usciva dalla mia bocca,nel mentre il mio piede non smetteva di picchiettare sul pavimento.
<devi calmarti Tessa> sussurrai a me stessa mentre tenevo la testa con la mano.
Nel mentre sentì il l'altra parte del divanetto abbassarsi,segno che qualcuno si era appena seduto,mi voltai appena,era Holden e si stava arrotolando una sigaretta.
Tornai a guardare il giardino di fronte a me.
<come fai a fumare quella cosa? Domandò poco dopo,io lo guardai per poi guardare la mia di sigaretta.
<come fai tu a fumare quella roba> dissi io
<ho sempre fumato questo,non cederò mai a quella lì> indicò la mia heets sorridendo,sorrisi appena.
<com'è andata la giornata?> mi domandò poco dopo
<fino a mezz'ora fa bene> dissi facendolo ridacchiare
<più che fiammetta direi che sei un uragano> proferì Joseph,il mio sguardo cadde sulla sua figura.
<mi danno fastidio le ingiustizie> ammisi
<fidati l'abbiamo capito tutti> continuò lui
<ho trattato anche male Salvatore,dopo andrò a chiedergli scusa> dissi sospirando
<la sigaretta ti calma?> mi domandò
<non del tutto,però un po' si> risposi <la tua giornata com'è andata?> domandai al ragazzo
<molto bene,ho delle assegnazioni che mi piacciono> mi spiegò
<quali?> domandai curiosa
<segreto> disse lui buttando il mozzicone nel posacenere.
<addirittura> ridacchiai
<tu che hai invece?> mi chiese
<scaramanzia> risposi facendolo ridere.
Gettai anche io il filtro della sigaretta per poi alzarmi.
<vado da Salvatore,a più tardi> salutai il ragazzo per poi ritornare dentro casa.

Arrivata in camera rossa trovai il ragazzo in questione che se ne stava seduto sul suo letto.
<posso?> domandai al ragazzo che mi guardò dall'alto per poi farmi spazio sul suo letto. Sali così i pochi gradini e mi sedetti al suo fianco.
<volevo chiederti scusa per prima,ero nervosa e tu volevi solo aiutarmi> sussurrai sottovoce.
<tranquilla avevo capito,anche io quando mi arrabbio non voglio ne vedere ne sentire nessuno> disse il ragazzo sorridendomi
<spero di non averti fatto male> ridacchiai riferendomi alla gomitata che gli avevo dato prima.
<oh si,ho sentito una batosta proprio qui> rise lui prendendomi in giro <fisicamente sei più piccola di me Tessa,è impossibile che tu possa farmi male> sorrise
<c'è sempre una prima volta> dissi osservandolo
<ma non sarà oggi> disse lui sedendosi meglio sul suo letto.
Mi guardai intorno e lessi i vari nomi sui letti sottostanti.
<questa camera è molto disordinata> commentai
<parla della loro zona,quassù è tutto pulito> disse Salvatore.
In effetti aveva ragione,era forse l'unico più ordinato di tutta la camera rossa.
Mi soffermai a guardare delle fotografie appese al muro.
<lei chi è?> indicai una signora dagli occhi azzurri
<mia nonna,la persona per cui ho iniziato a cantare> disse
<scusami non volevo> iniziai ma lui mi bloccò
<tranqui,è morta un bel po' di tempo fa,prima di dedicarmi al canto giocavo in serie C,solo che da quando è morta avevo bisogno di un pretesto per sfogarmi e l'ho trovato nel canto,ogni giorno scrivevo affinché il dolore passasse> mi spiegò piano Salvatore.
<ed è passato un po'?> gli chiesi
<c'è ancora del dolore,ma non voglio dimenticarla,perché so che fin quando ci sarà quell'emozione,il suo ricordo sarà ancora vivo dentro di me> i miei occhi divennero lucidi..quella frase era così profonda e vera.
<posso abbracciarti?> domandai al ragazzo che mi tirò verso di se facendo aderire la sua testa sulla mia spalla.
<grazie per esserti aperto con una sconosciuta> sussurrai al suo orecchio
<adesso inizia la tua seconda settimana qui dentro,non sei più una sconosciuta.. e grazie a te per avermi ascoltato> mi scoccò un bacio fra i capelli <sarei molto curioso di conoscere qualcosa in più su di te ma il mio stomaco brontola e poi non vorrei vederti piangere di nuovo> disse poggiandomi una mano sulla guancia mentre io sorrisi.
Scendemmo entrambi dalle scale e raggiungemmo la cucina,dove la cena era quasi pronta.
Aiutai Sarah e Sofia ad apparecchiare,e quando tutto fu pronto cenammo,nella maniera più tranquilla e possibile.

Eccoci qua.
Ma ragazzi..com'è possibile che stanno uscendo tutte ste coppie?😅comunque buona lettura❤️❤️

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