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<vale per favore spegni quella sveglia> sussurrai alla ragazza al mio fianco che,dopo le mie lamentele decise di spegnere la sveglia.
Le mie orecchie ringraziarono momentaneamente,ma subito dopo mi resi conto che avrei comunque dovuto svegliarmi ,quindi dopo aver sbuffato mi alzai dal mio letto.
Guardai nel buio attorno a me e dalla sveglia di Valentina lessi l'orario,erano le sette e quaranta.
Allungai le braccia verso l'alto per poi alzarmi completamente dal letto e dirigermi verso il bagno per lavarmi e per vestirmi.
Indossai un semplice legghins e una maglietta del medesimo colore,essendo che di prima mattina avevamo attività fisica.
Dopo aver legato i capelli rifeci velocemente il mio letto,andando poi verso la cucina.
Mi avvicinai subito alla macchina del caffè,altrimenti avrei rischiato di non svegliarmi completamente,nonostante fossi una ragazza abbastanza mattiniera.
Bevuto il mio caffè mi sedetti sullo sgabello aspettando che gli altri si finissero di preparare.
Sbadigliai e nel mentre qualcuno ebbe la brillante idea di stringermi i fianchi,mi voltai  immediatamente e i miei occhi si scontrarono con quelli accesi di Matthew.
Lo guardai stranita per poi divincolarmi sotto la sua risata.
<fiammetta non scaldarti di prima mattina> disse prima di avvicinarsi alla macchinetta del caffè
<se tu fai il coglione e normale che uno si scalda> risposi di rimando
Rise di nuovo avvicinandosi alla mia figura.
<non vedo l'ora di vederti in movimento> sussurrò al mio orecchio pizzicandomi subito dopo il fianco.
<ma a che gioco stai giocando? fino all'altro giorno eri nel letto con Valentina e adesso stai qua?> alzai leggermente la voce
<che c'è fiammetta sei gelosa? o vorresti la mia attenzione solo su di te?> disse mordendosi il labbro inferiore.
Alzai un sopracciglio.
<penso che tu ti dia troppe arie,ricorda che una canottiera e una giacca di pelle non ti rendono irresistibile> sul mio volto apparve un sorrissino
<vedremo fiammetta> si allontanò leggermente,mentre gli altri fecero il loro ingresso in cucina.
Angela subito mi guardò confusa,le Mimai un 'lascia stare'.
Dopo dieci minuti arrivammo tutti in sala cinque dove tramite tv ci collegammo con il personal trainer che diede inizio all'allenamento giornaliero.
Inutile dire che Angela si stancò dopo nemmeno i primi cinque minuti,mentre noi altri resistemmo,anche se,abituata ad andare in sala pesi,questo qui mi sembrava un riscaldamento.
Finito l'allenamento tornammo in sala relax,subito mi fiondai al bagno per darmi una rinfrescata così da essere pronta per la prossima lezione.
Mi avvicinai al contenitore di Oreo e ne presi un pacchetto che mangiai piano.
<vuoi?> domandai a Francesco che venne a sedersi al mio fianco.
<si sono esausto già> disse prendendone uno
<ma se è appena iniziata la giornata> feci
<mai andato in palestra > disse per poi bere
<dovresti,diventeresti ancora più figo> ammisi sorridendo
<però hai ammesso che sono figo> sorrise
<certo che sì> risposi sinceramente,mentre il sorriso non abbandonò il volto di Francesco.
<sei troppo diretta..mi hai spiazzato> il rosso diventò dello stesso colore dei suoi capelli provocando in me una risata.
<abituati alla mia sincerità> dissi alzandomi e scoccandogli un bacio sulla guancia,uscendo subito dopo dalla sala relax e andando verso la sala due per iniziare le lezioni.

Le lezioni di staging con Elena andavano sempre meglio,sono contenta che Lorella abbia accolto questa mia richiesta in maniera molto positiva,e anzi motivandomi a dare di più.
Il pezzo che mi aveva assegnato era un pezzo che mi avrebbe permesso di muovermi sul palco,cosa che adoravo moltissimo fare,quindi allenare fiato-canto non mi dispiaceva affatto.
Ritornata in casetta posai come al solito le mie cose e affiancai Marisol in cucina.
<cosa dobbiamo cucinare?> le chiesi
<avevo pensato a degli hamburger con carote e insalata miste,l'unica cosa e che non so pelare le carote> rise
<tranquilla faccio io> dissi dirigendomi poi al frigorifero per prendere le carote.<come sta andando il compito di raimondo?> le chiesi nel mentre.
<oggi la maestra è venuta a parlami,è stata molto carina con me,mi ha rassicurato molto e quindi adesso sono molto più sicura di me stessa> mi confidò
<io non ne capisco niente di ballo,però a me piaci come balli e penso sempre che uno per migliorare deve chiudersi in sala tutti i giorni,lasciando fuori tutte le altre cose> dissi lavando le varie cose
<bisogna avere un grande focus> disse la ragazza
<e bisogna anche sacrificare tanto> aggiunsi io <soprattutto voi ballerini> aggiunsi.
Marisol mi diede ragione.
La pensavamo allo stesso modo e questo non mi dispiaceva per niente,anzi era bello conoscere qualcuno con le tue stesse vibrazioni.
Dopo aver preparato la cena per tutti,mangiammo in maniera molto tranquilla,raccontandoci della giornata appena trascorsa.
Terminata anche la cena Sofia e chiara si occuparono di rimettere a posto tutto,mentre io mi avviai verso la mia stanza per lavarmi.
Indossai  il pantalone del pigiama e una felpa,dirigendomi poi verso il giardino che dava sulla cucina.
Mi sedetti sulla panca e vidi Salvatore venire a sedersi al mio fianco,mi spostai leggermente in modo che potesse sedersi e dopo averlo fatto poggiai piano la testa sulla sua spalla,mentre il fumo usciva fuori dalla mia sigaretta.
<dovremmo insegnargli l'italiano> Christian si rivolse a dustin che poverino stava imparando parole inutili,parole dettate da Francesco,quindi stupidaggini.
<in primis il verbo essere ed avere> dissi guardando i tre
<ti ci vedo maestrina sai> Christian mi guardò e indicò gli occhiali da vista che portavo in casetta
<io sono una maestra cattiva però> alzai le spalle
<allora ti mando Holy,che sicuramente apprezzerebbe se tu lo mettessi in punizione> disse facendomi ridere e imbarazzare contemporaneamente,mentre il rosso mandò uno sguardo trucido al suo amico.
Subito dopo mi alzai dal mio posto e poggiai una mano sulla spalla di Dustin.
<se vuoi imparare l'italiano non andare da loro due> dissi per poi rientrare.
Decisi di prendere il computer e di andare sul giardino sul retro per iniziare a scrivere le varie barre per il pezzo,oltre che a lavorare sull'arrangiamento.
Fortunatamente non vi trovai nessuno,così decisi di sedermi e di lavorare sul pezzo da portare in puntata.
Passarono due ore.
tre..poi quattro.
Era ormai quasi l'una e non avevo ancora nulla di concreto.
Premetti le dita sulla testa ma niente.
Sentì la porta aprirsi,mi voltai e sull'uscio comparve Joseph,che dopo aver chiuso la porta venne a sedersi al mio fianco.
<cosa ci fai sveglio a quest'ora?> chiesi
<potrei farti la stessa domanda> disse lui accendendosi una sigaretta
<non è che fumi troppo?> lo guardai
<il giusto> rispose guardandomi <che stavi facendo?> indicò il mio computer
<cercavo di riscrivere sul pezzo nuovo,ma nulla,e in più non trovo l'arrangiamento giusto> spiegai portando la testa all'indietro.
Joseph rise.
<fa vede> prese il computer dalle mie mani e se lo posizionò sulle sue gambe,si inserì le cuffie nelle orecchie e ascoltò quello che avevo fatto.
<potresti metterci dei cori verso la fine,e la base potresti allungarla,creando così un suono più pop> disse mentre io lo guardavo con sguardo confuso,non ci stavo capendo molto.
<facciamo che domani ti aiuto io ok? adesso è tardi per lavorare>disse spegnendo il mio pc e poggiandolo sul tavolino ai nostri piedi.
<va bene,grazie> dissi per poi sbadigliare <ma tu non dormi mai?> chiesi ancora
<dormo poco e penso si noti> fece riferimento alle occhiaie
<e come fai a stare così sveglio durante il giorno?> domandai curiosa
<caffè,sigarette e obiettivi da raggiungere> disse lui
<risposta completa> sorrisi
Joseph mi guardò.
<ho sporco da qualche parte?> domandai toccandomi  il viso
<nono,niente> sorrise per poi distogliere lo sguardo dalla mia figura.
Sorrisi.
Dopo ben dieci minuti ero ormai stanca,così decisi di alzarmi e di tornare dentro per dormire.
<tu rimani ancora qui?> gli domandai
<no adesso rientro> rispose alzandosi anche lui.
Rientrammo dentro e raggiungemmo le nostre stanze,veramente vicine.
<buonanotte allora> lo guardai
<notte tessa> fece un mezzo sorriso per poi scomparire dalla mia vista.
Rientrata in camera non ebbi nemmeno la voglia di cambiarmi,così mi addormentai non appena toccai il letto.

Si lo so può sembrare confusionario,ma l'obiettivo finale è sempre uno..siamo ancora all'inizio😇

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