La verità su Nina
Ciro è rimasto poco con noi, una mattina ricevette una chiamata non mi disse chi era ma io lo capii, partì il giorno stesso, i bambini si svegliarono e videro lo zio, piansero tutto il giorno.
Ma il pomeriggio mio fratello chiamò e promise loro che avrebbe passato il Natale insieme a noi, così Massimo e Futura non aspettano altro che arrivi quel giorno in cui lo zio sarebbe tornato.
Non mi piace la vita che conduce Ciro, gliene parlai mentre Carmine portò i bimbi a scuola, durante la colazione, approfittai che eravamo da soli per dirgli che avrebbe dovuto cambiare vita.
Lui pero, come già immaginavo non ha per niente ascoltato le mie preoccupazioni, anzi se ne è uscito con un non ti preoccupare, so cosa faccio.
Anche nostro padre lo diceva spesso, e poi le cose sono andate ben diversamente.
Però nel poco tempo che è stato con noi si è affezionato ai bambini, come speravo che facesse.
Vederlo dormire abbracciato con Futura è stato molto bello, mi ha ricordato i momenti in cui facevo brutti sogni, mi svegliavo durante la notte con la paura che da sotto il letto spuntasse fuori un mostro.
Poi trovavo il coraggio di alzarmi, prendere il mio peluche preferito e andare nella camera di Ciro, a due porte dopo la mia, infilarmi nel suo letto e dormire abbracciata a lui.
E poi anche Momi, scoperto che la sua sorellina aveva dormito con lo zietto, ha voluto dormire insieme a lui la sera dopo.
E mio fratello nonostante volesse sembrare infastidito, sapevo che in cuor suo gli facesse piacere ricevere le attenzioni dei bambini.Carmine è fuori e i bimbi sono a scuola, oggi è il mio turno di andare a prenderli. Dopo aver preparato il pranzo, salgo in camera per cambiarmi, allo specchio guardo la mia figura, sono in intimo e forse solo adesso per la prima volta, riesco a vedere i cambiamenti del mio corpo. Non mi ero mai soffermata sulle curve che si sono posate sui miei fianchi dal momento in cui ero incinta di Momi.
Sono sempre stata magra e minuta, ma mi piaccio anche come sono ora con delle forme e un poco di pancetta.
Inoltre ultimamente mi sento un poco strana, stare dietro a due bimbi è stancante soprattutto Futura, in questo periodo è irrequieta più del solito, mentre Momi è meno vispo di lei, ma non del tutto tranquillo.
Appoggio la mano sopra la mia pancia, mi giro su di un lato accarezzandola dolcemente. È da un pò che ci penso e non nego che non mi dispiacerebbe avere un altro bambino, credo che anche a Carmine piacerebbe.
L'idea di dover tornare da un medico non mi piace molto, prendere medicinali per dover rimanere incinta un pò mi rattrista, dover ripetere tutto da capo...non so se voglio rifarlo...tolgo la mano dalla pancia, apro l'armadio e scelgo i vestiti da indossare.
Sistemo poi i capelli in bagno piastrandoli leggermente, un filo di trucco e sono pronta per uscire.-Mammina...-
Futura corre tra le mie braccia, lo zainetto cade dalla sua spalla, circonda le mie gambe trattiene a stento le lacrime. Mi guardo intorno mentre tutti gli altri bambini stanno uscendo da scuola, lei non lascia le mie gambe, alcune bambine passano accanto a noi ridacchiando mano nella mano. Futura le guarda imbronciata, stringe di più la presa alle mie gambe, le accarezzo i capelli per tranquillizzarla e lei mi guarda appena quelle bimbe incontrano le loro mamme.
-Amore, mi spieghi cosa è successo?-
Mi inginocchio davanti a lei appena allenta la presa intorno alle mie gambe.
-Le mie compagne di classe, sono cattive mamma-
-Perchè tesoro mio?-
Futura abbassa la testa, poggio due dita sotto il suo mento per alzarlo leggermente.
-Allora? Me lo dici?-
-Mi prendono in giro...- La punta del nasino le diventa rossa e anche gli occhi iniziano ad annacquarsi.
-Cosa ti dicono?-
-Che io non assomiglio a Momi, e nemmeno a te...- Lei mi abbraccia appoggia la testa sopra la mia spalla coperta dal cappotto, i suoi singhiozzi invadono le mie orecchie, e una morsa stringe il mio stomaco.
Oh, piccola mia...
Come vorrei mettere a tacere quelle sciocche bambine, dirle che tu sei tanto di tuo padre ma anche mia, che come Momi ti ho portata dentro di me e che sei uguale a tuo fratello.
Ma so che se te lo dicessi sarebbe solo una bugia.
Spetta a tuo padre dirti la verità, io non mi sono mai opposta al suo volere, ti ho amata fin da subito anche se cercavo di essere indifferente, tu piccola mia, mi hai conquistata e io adesso sono completamente innamorata di te.
-Amore mio non devi pensare a quelle bambine, loro non sanno ciò che dicono...- Le asciugo gli occhi con i palmi delle dita, sento il suo pancino iniziare a brontolare.
Le faccio il solletico e lei dimentica il motivo per cui ha iniziato a piangere, comincia a ridere senza smettere, fino a che anche Momi ci raggiunge accompagnato dalla sua maestra.
-Ecco quì questo monello- Dice la maestra scherzando.
Momi lascia la sua mano per correre verso di me, Futura deve fare qualche passo indietro per non venire travolta dal fratellino.
-Ha fatto il bravo?- Dico alla maestra.
Lei muove la testa a destra e a sinistra, ma poi ride annuendo. -Si, lui è il bambino più bravo di tutta la classe-
-Mi merito un premio mammina?- Dice Momi facendo il labbruccio, aspetta una mia risposta. Accarezzo i suoi capelli, ma poi noto Futura poco dietro di lui che si guarda i piedi.
La maestra nel frattempo è tornata dagli altri bambini, annuisco a Massimo prendo lo zainetto di Futura.
-Andiamo a casa da papà?-
Lei annuisce, e Momi saltella impaziente di vedere il suo papà.
STAI LEGGENDO
The Piecuro's Family: Massimo e Futura Di Salvo
FanfictionSequel di Soli ma insieme - I Piecuri stanno tornando e questa volta non sono soli. Ad accompagnarli ci sono anche i loro figli, Massimo e Futura. Ma non saranno gli unici, vecchie conoscenze ritorneranno, e di nuovi ne vedremo.... Cosa è successo...