<<Jack, dai svegliati.>>
A svegliarmi dal mio sonno fu la voce di Finn, il ragazzo era davanti al letto e i suoi occhi stavano scrutando la mia figura, giusto un po' addormentata. Riaprii gli occhi per poi iniziare a stiracchiarmi, mi sembrava quasi di non muovermi da mesi.
<<Vuoi fare colazione prima di andare a trovare Oscar?>> Chiese il ragazzo.
Io mi limitai a scuotere la testa.
<<In realtà non ho molta fame, mi lavo la faccia e scendiamo direttamente da lui.>>
Avevo ancora la voce impastata dal sonno, altro che colazione...mi sarebbe servito un bel caffè. Mi alzai dal letto e a passo barcollante raggiunsi il bagno della camera, entrai aprendo subito il rubinetto dell'acqua fredda del lavandino. Misi le mani a mo' di 'imbuto per poi cominciare a riempirle di acqua gelida, acqua che cominciai poi a buttare contro il mio viso.
Non appena l'acqua toccò le mie guance sentii un brivido di freddo attraversarmi, era davvero ghiacciata. Dopo un po' chiusi il rubinetto per poi cercare un asciugamano con cui asciugarmi mani e viso.
Il combattimento della sera prima mi aveva lasciato senza forze e sicuramente non sarebbe bastata un po' di acqua fredda per rimettermi in pista. Sentivo ancora il corpo pesante e le braccia stanche, nonostante la stanchezza però volevo essere produttivo.
Sicuramente Charles avrebbe avuto qualcosa da farmi fare, volevo rendermi utile. Lavorando mi sarei scordato della stanchezza.
<<Jack hai finito?>>
La voce del ragazzo giunse alle mie orecchie e subito mi affrettai ad asciugarmi. Non c'era tempo da perdere.
<<Arrivo!>>
Tirai un'ultima occhiata al rubinetto accertandomi di averlo chiuso per poi andare nell'altra stanza dove mi aspettava il ragazzo.
Una volta varcata la porta che ci divideva mi ritrovai Finn davanti e nella stanza calò un silenzio imbarazzante accompagnato solo da una serie di sguardi, semplicemente né io né lui avevamo molto da dirci.<<Allora, andiamo?>> Dissi per tagliare corto.
<<Eh? Sì andiamo.>> Rispose il ragazzo come se fosse appena sceso delle nuvole.
Mi tirai fuori da quella situazione spiacevole con molto successo e subito io e il moro uscimmo dalla stanza, diretti verso 'le celle' dell'accampamento. Non avevo davvero idea di dove fossero quindi mi limitai semplicemente a seguire il ragazzo davanti a me.
Ero felice di rincontrare il fratello di Finn, sembrava davvero una brava persona speravo davvero di riuscire a conoscerlo meglio, ma soprattutto speravo di riuscire a toglierlo da lì. Non era una persona cattiva non se lo meritava, si era solo ritrovato nel posto sbagliato al momento sbagliato.I nostri passi risuonavano nelle scale, l'edificio sembrava quasi vuoto non si vedeva passare anima viva per le scale. Le uniche voci che si sentivano venivano da fuori, sicuramente erano tutti al lavoro.
Quell'edificio era davvero inquietante a tratti, nonostante l'illuminazione riusciva a sembrare sempre cupo. Guardandolo meglio riuscivo a immaginarlo come ospedale psichiatrico, faceva paura.
<<Le celle di isolamento sono al penultimo piano.>> Pronunciò il ragazzo attirando la mia attenzione.
<<E all'ultimo piano cosa c'è?>> Chiesi incuriosito
<<Ah non lo so, so solo che è sbarrato e costantemente sotto controllo forse è meglio non scoprirlo.>>
Chissà cosa ci sarà stato di così importante lì sotto, per essere controllato; qualcosa doveva pur esserci ma forse il ragazzo aveva ragione, forse era davvero meglio non saperlo.
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°Sei tu il mio mondo ora° ( Boy × Boy)
TerrorDove Jack e Finn due ragazzi soli e impauriti si trovano a dover fare i conti con qualcosa di molto più grande di loro. Un virus... che sembra trasformare gli umani in vere e proprie belve senza controllo, il cui unico scopo è uccidere. Un apocallis...