Sia un matrimonio che un patto di sangue sarebbero stati più solenni di quello che quella cerimonia era davvero : la stipulazione di un contratto che sanciva la mia ricchezza e la sua protezione .
Lei mi odiava, poco male, io certo non la amavo .
Avevo preso la pessima abitudine di infilarmi in scomode situazioni e completi aderenti , le detestavo entrambe eppure le attiravo come una calamita .
Avrei giurato di aver visto la rossa osservare le uscite con una insistente ambizione di fuga finché non si accorse che l'avevo beccata .
Non mi aspettavo che loro ,con la loro brutalità, fossero ancora alla ricerca del principe azzurro .Lei con quel carattere infuocato mi aveva parlato con una chiarezza che non avevo trovato in nessuno .
Forse sbagliavo , forse la stavamo tutti sopravvalutando , io e suo padre , lei voleva solo fare la bambina mentre io gli stavo promettendo una vita ben lontana dalla sua confort zone .
Le nozze erano state allestite nel giro di giorno e una notte come se in realtà avessero già tutti i preparativi pronti in attesa di essere svelati .Era tardo pomeriggio e tutta la città presenziava all'evento dell'anno .
Raggiunsi l'esterno soffocato dagli occhi di chi credeva che ci fosse magia in quella unione .
Se c'era , l'avevamo certo prosciugata rendendolo un giorno come un altro .
"Hai una sigaretta" chiesi all'uomo che silenziosamente, in disparte, guardava con occhio attento gli ultimi preparativi .Mi notò innegabilmente disturbato dalla mia irruzione e scosse la testa afferrandosi la sigaretta tra le dita e portandola fuori dalla bocca solo per rispondere , "È l'ultima " .
Mi parve così ambiguo in quel suo abito completamente nero , specchio dei suoi occhi color petrolio , i capelli e la pelle contrariamente bianca macchiata dai colori di cicatrici d'inchiostro del quale si copriva il collo .Fu la moglie di Lance ad interrompere quello scambio di sguardi silenzioso ribadendo che il mio posto era sull'altare aspettando mia moglie. Ironico .
"Quale ? " mi chiese appena mi voltai intento a lasciarlo nella sua solitudine .
Lo guardai interrogativo e lui mi gettò tutta quella nube tossica sul viso .
"Ho detto quale delle sorelle ti sei promesso in matrimonio " gli riservai un misero mezzo sorriso perché sembrava proprio chi sapeva più di quanto dava a vedere.
"Quella che fa notizia "Io ero inserito in quell'arco fiorito e tutti stavano prendendo posto quando qualcuno mi urtò la spalla in quella confusione .
"Così tu sei il nuovo marito di mia sorella " dichiarò la ragazzetta dagli occhi cristallini e i capelli neri che non avevo notato."Non è un caso se mi trovo sull'altare " lei scosse la testa scontenta .
"Tu non dovresti proprio stare qui " mi squadrò inviperita e fu chiaro che tutte odiavano l'idea di questa celebrazione .
"E tu dovresti stare al tuo posto " mi aizzai innervosito.
Sbuffò ,impedita dalla musica a reagire e si posizionò al suo posto .
Non avrebbe rovinato il momento di sua sorella neanche fosse stato un fatto di vita o di morte , non avrei mai capito l'essenzialità di quel rapporto morboso ,magari perchè non avevo fratelli o magari perché erano semplicemente eccessive in qualsiasi cosa le riguardasse come delle vere regine del drama .
Ivette era il sole di quel dannato sistema solare e tutti , persino Lance, dipendevano da quanto fosse in vena di combinare guai .Liberai la mente al pensiero che qualche promessa dopo avrei avuto il mondo in una mano, ero sicuramente eccitato .
La musica prese a suonare nelle casse e continuò a scorrere quando riportato alla realtà mi resi conto che ero ancora solo sull'altare .
Lei sarebbe già dovuta essere li , invece la musica nascondeva un terribile mancanza .
Chiamai il suo nome nella mia mente una decina di volte fissando la porta sperando di trascinarla a me .
Lance seduto in mezzo al pubblico ,altrettanto sorpreso, si alzò sparendo inferocito dentro casa ignorando la moglie che tentò di frenarlo da una evidente scenata .
STAI LEGGENDO
Poison - double game
Fiksi RemajaI Cinque non erano solo una società segreta di criminali , erano prima di tutto un fatto di dinastia. Un'intricata , contorta, pericolosa ragnatela e New York era la loro sede . Un covo di ragni micidiali di cui i Carlyle facevano parte, ma non solo...