guai!

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Un altro giorno è iniziato, e la prima cosa che penso è: 'Alaric, torna presto!'

Odio dover stare sola con Joseph.

Non poteva andare via lui?

Mi alzo dal letto, e dopo aver fatto la doccia, indosso degli shorts aderenti con un toppino, prendo il mio i-pod e scendo al piano di sotto.

Ho intenzione di andare a correre.

Forse è l unico modo che ho per sfogare questo nervosismo!

Non appena arrivo giù sono felice di notare l'assenza di Joseph, cosi mangiò al volo una mela e mi precipito fuori.

Inizio subito a correre, indirizzandomi in una via lungo il fiume.

L aria è fresca, ed il posto deserto.

Corro per circa un chilometro, e finalmente provo la sensazione di libertà che mi inonda l'anima.

Fingo di essere una ragazza normale, con una vita normale, e... Aia!

Qualcuno mi viene addosso.

"Ei, sta attento!" noto un ragazzo in tuta, molto carino.

Mi prende delicatamente per le spalle, col volto mortificato.

"Perdonami. Stavo guardando il fiume, e non ti ho notato. Ti ho fatto male? rimango per un attimo rapita dal suo viso.

Ha i capelli e gli occhi scuri, con un fisico ed un sorriso perfetti.

Forse potrei averlo perdonato.

"Si molto. E no, non ti perdono." iniziò a filtrare, e mi scanso.

Lui sorride.

"E come posso farmi perdonare, occhi blu?"

"Occhi blu? Patetico."

"Allora potresti dirmi il tuo nome, se non vuoi essere chiamata occhi blu."

"Magari prima fatti perdonare." gli regalo un piccolo sorriso.

"Beh potrei offrirti da bere."

"Adesso!?"

"Quando vuoi. Anche stasera."

"Bene. Si può fare. Comunque Nicole." gli porgo la mano.

"Alex" me la stringe, e dopo aver scambiato i numeri, ognuno prende direzioni diverse.

Io sono talmente soddisfatta di questo incontro, che decido di tornare a casa.

'Stasera ho un appuntamento con una persona normale' qualcosa di bello, inizia a succedere!

Dopo essere tornata a casa, vedo Joseph che mi guarda male. 'Strano' non è da lui.

Lo ignoro e salgo nella mia camera, ma lui con la velocità vampiresca mi si piazza davanti.

"Cosa vuoi Joseph?"

"Dove diavolo sei stata?"

"Non sono affari tuoi" faccio cenno di spostarmi, ma mi stringe un polso.

"che cazzo Joseph, mi fai male!"

"Rispondimi."

"Sono andata a correre. Porca miseria, abbiamo cambiato casa per poter essere libera, e tu mi stai addosso più di prima!"

"Sentì sgualtrina, non voglio litigare con mio fratello per te, quindi informami sui tuoi cazzo di spostamenti, fino a che lui non torna o non sarò cosi gentile la prossima volta ok?"

"Bene. Stasera ESCO, e tu non me lo impedirai ok?"

"Bene. Fottiti." sparisce.

E nonostante la voglia disumana di picchiarlo, perlomeno non mi ha ulteriormente contraddetta.

il trio imperfettoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora