che confusione!

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Sento voci lontane, e vedo offuscato.

"Cosa le hai fatto?"

"Alaric porca puttana, non capisci. Lei si è tagliata, non ho saputo resistere."

"Due giorni. Te l'ho lasciata due giorni"

"Guarda il coltello. Guardalo! Non l'avrei morsa, se lei non mi avesse provocato"

"Se non fossi arrivato io lei sarebbe morta. Tu la vuoi tanto quanto me. Ma non ti permetterò di farle ancora del male. Costi quel che costi."

"Alaric" la voce mi esce appena, ma la vista torna nitida, e riacquisto il senno.

"Nicole, Cristo stai bene!" mi stringe forte a se, mentre io sono distesa sul divano del soggiorno.

Non posso spiegare quanto sia felice, di essere tra le sue braccia.

"Non lasciarmi più."

"Mai più, te lo prometto" mi da un bacio sulla fronte, ed io mi perdo in quel gesto, e nei suoi meravigliosi occhi.

"Vuoi che ti porti in camera?" annuisco, allora lui mi prende di peso e mi trasporta in camera mia.

Non so che fine abbia fatto Joseph, e non m'importa. Lo odio.

Non appena arrivati, mi mette giù e mi fissa.

"Dove sei andata, cosi bella?" mi accarezza.

"Ho avuto un appuntamento, ma Joseph lo ha picchiato. Penso che non riuscirò mai, a farmi una vita di questo passo." faccio una pausa "Tu perché mi hai lasciata sola con lui?"

"Sono andato a ricavare le dosi magiche, per farti resistere al controllo mentale. Non posso dirti di più, ti metterei in pericolo. Ma sappi solo, che se avessi potuto scegliere, non ti avrei mai lasciato con lui." "È un mostro Alaric. Lui è un mostro." mi escono delle lacrime.

"Lo so. Mi dispiace." me le asciuga.

"Adesso riposati, domani sarà tutto dimenticato."

"Resta con me."

"Cosa?"

"Rimani a dormire con me." mi guarda perplesso.

"Nicole, ho.. Ho paura. Starei tutta la notte a guardarti, e ciò che provo per te crescerebbe a dismisura." lo prendo per il viso.

"Non m'importa. So che tu non mi farai del male. Lo so." restiamo a fissarci per alcuni secondi.

Poi lui inaspettatamente, mi bacia.

E non sapevo fino a questo momento, di desiderare cosi tanto un suo bacio.

Le nostre lingue s'incontrano, mentre mi stringe forte a se.

Poi si blocca. Vedo il suo volto cambiare per un attimo.

"Nicole non.."

"Shh. Mi fido di te." gli regalo un casto bacio.

Allora lui si tranquillizza, e dopo esserci sdraiati, passiamo la notte a dormire abbracciati.

L'indomani mattina, mi sveglio sola. Dò un occhiata all'orologio, e noto che non è mattina ma sono le 15.00 del pomeriggio.

Faccio una doccia ed indosso dei leggins con una maglia, poi scendo giù.

Decido di pranzare, allora mi cimento nel farmi un bel piatto di spaghetti, e dopo averlo finito, mi rilassò in piscina.

Ancora non ci è traccia di nessuno, cosi telefono Alaric.

"Nicole."

"Dove sei?"

il trio imperfettoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora