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Jimin mentre si allontanava con Jungkook da quel parco, lontano dal professore iniziava a sentirsi decisamente meglio.
Questa cosa che il professore volesse a tutti i costi accompagnarlo a casa gli metteva un angoscia addosso che lo faceva tremare.
Il moro dal canto suo era accorso li e adesso mentre lui cercava di calmarsi, sè nè stava dietro di lui con le mani nelle tasche dei Jeans e lo sguardo puntato sù di lui.
Perchè lo sapeva? Perchè lo sentiva addosso.
Sentiva quegli occhi che lo scrutavano affondo.
- Puoi dire qualcosa o.. rimani li in silenzio tutto il tempo? -
- Sei un idiota.. -
Esordì quest'ultimo, facendolo voltare verso di lui Jimin che con sguardo stizzito lo affrontava.
- Come scusa? -
Jungkook si piegó leggermente in avanti, tenendo lo sguardo nel suo e fregandosene nel trovarsi a pochi centimentri dalla sua faccia.
Quelle labbra cosi vicine alle sue.
- Forse cosi puoi sentirlo meglio.. Sei un idiota Jimin-ah.
È palese che quello ci voglia provare con te.
Dovresti stare più attento..
Non mi piace il modo in cui ti guarda... E sei un idiota perchè ti stavi per cacciare in un grosso guaio. -
- Sei preoccupato per me? -
Jungkook distolse lo sguardo, schiarendosi la gola e tornando poi a camminare, sorpassandolo.
- Andiamo.. Dobbiamo comprare quelle maschere per la festa di domani.. -
- JUNGKOOK! -
Urló a quel punto Jimin, a quel punto il moro fermó la propria camminata, voltandosi lentamente verso di lui, fronteggiandolo di nuovo.
- Chi è il codardo adesso?
Chi stà scappando? Perchè non ammetti che sei preoccupato per me?
Perchè.. Perchè sè non è così.. Perchè sei qui.
Mi confondi.. Mi.. Lascia perdere..! -
Detto questo Jimin lo sorpassó camminando lungo il marciapiede, dal parco al primo centrocommerciale ci volevano 15 minuti a piedi e Jimin li avrebbe passati in silenzio, non voleva soffrire.
Voleva solo essere lasciato in pace e vivere la propria vita prima di partire per seoul.
Arrivaro al centrocommerciale si guardó attorno, non era tipo di persona che andava a fare shopping quindi non sapeva esattamente dove trovare delle maschere, almeno non maschere che sembrassero simili a quelle che venivano usate per halloween, sentì la mano di Jungkook che delicatamente si stringeva attorno al suo gomito, spingendolo verso destra, guidandolo verso un negozio.
Non proferì parola, si lasció semplicemente guidare da lui, guardandolo di tanto in tanto.
Ma come sempre non riusciva a leggere niente in quello sguardo, Jungkook era decisamente bravo a camuffare i suoi sentimenti.
Jimin non era mai riuscito a leggere le sue espressioni.
Ma sapeva per certo che in fondo avesse un gran cuore, per questo sè n'era innamorato.
Entrati nel negozio Jungkook lasció la presa sul suo braccio, tenendo una certa distanza da lui, così Jimin sospiró piano, guardandosi attorno e notando diversi accessori.
Ora capiva perchè il moro si fosse preso dello spazio da lui, Jimin arrossì leggermente.
- Scherzi vero? -
- Non vorrai presentarti a quell festa con una maschera da bambino? O dell'orrore? Non è una festa di Halloween.. È una festa esclusiva.. Ci saranno tutti.. -
- Infatti, non dovrei nemmeno esserci.. Non dovrei nemmeno partecipare e questa cosa.. Questo negozio.. Sè mi vedessero comprare qui la maschera.. -
Jungkook scrolló le spalle, portando le mani all'interno delle tasche del proprio giubbotto.
- Non è strano vedere un ragazzo in un negozio come questi sai? E poi tutti quanti vengono qui a prendere le maschere che indossano a quel tipo di feste.. Non fare l'innocente.. Non puoi dirmi che non hai mai guardato un porno? -
Jimin si fece avanti bloccando la bocca del moro con la propria mano, arrossendo di nuovo.
- Idiota, parla piano.. -
Jungkook rise piano scrollandosi la sua mano di dosso.
Puntando lo sguardo nel suo.
- Non li hai mai guardati? -
- Non.. Non sono affari tuoi.. -
Jungkook rise di nuovo allontanandosi da lui e guardandosi attorno.
- Chi l'avrebbe mai detto che il piccolo e interessante Jimin guardasse dei porno.. -
- Non ho detto di si.. -
- Ma non hai nemmeno detto di no.. -
Jimin sbuffó piano, andando verso un lungo corridoio evitando lo sguardo dei commessi e di certi clienti, e soprattutto di tutti quei giochi erotici che si trovavano ad ogni lato.
Doveva solo trovare una maschera e uscire di li al più presto.
Dovette andare verso il bancone, dove c'era una lunga vetrina e all'interno c'erano delle maschere.
Si mise a guardare, c'e n'era una bianca e una nera.
A Jimin piaceva quella bianca, delicata e non troppo volgare.
Poteva andare bene.
- Le serve aiuto? -
- Si.. Potrei provare quella maschera li? Quella bianca.. -
L'uomo si avvicinó aprendo il cassetto e prendendo la maschera, consegnandogliela.
- Puoi provarla li in fondo.. quel corridoio troverai uno specchio.. -
- Grazie.. -
Jimin prese la maschera allontanandosi e percorrendo il corridoio trovandoci lo specchio.
Era agitato, perchè aveva acconsentito ad andare a quella festa? Ah si, per Jungkook.
E provare una maschera in quel negozio erotico era.. Jimin si sentiva leggermente a disagio.
Dov era finito Jungkook?
A quel punto Jimin notó il moro che si avvicinava, cosi prese un lungo sospiro di sollievo, tornando a concentrarsi sullo specchio.
Indossando la maschera e allacciandola dietro la testa.
- Smettila di guardarmi cosi - Jimin si sentiva nervoso mentre provava quella stupida maschera di fronte allo sguardo del moro.
Troppo intenso attraverso quello specchio..   
- Smetterla di guardarti come? -
Jimin si voltó a guardarlo, davvero non ci arrivava da solo?
- Di fingere che t'importi davvero di me -
- Non stó fingendo proprio nulla.. ascolta.. -
- No, ascoltami tu.. Non è possibile che tu sia cambiato cosi tanto.. Da quando t'importa cosi tanto di me? È impossibile -
- È impossibile perchè lo dici tu? -
- No, sono i fatti che parlano per me Jungkook. Non hai mai alzato un dito per difendermi dal tuo gruppo. Ho passato anni d'inferno a scuola e tu.. Tu eri presente, stessa scuola e stessa classe per anni.. Cos è cambiato adesso? Perchè sè è successo qualcosa che ti ha fatto cambiare idea, dimmelo. Perchè io davvero non capisco.. -
- Perchè sè sono cosi tanto stronzo come vuoi farmi apparire hai chiamato me, poco fá? -
- Perchè.. Jin e Nam sono impegnati e.. -
"E perchè con te mi sento al sicuro" avrebbe voluto aggiungere ma sè lo tenne per sè.
Non voleva apparire troppo evidente quando invece lui fosse preso dal moro.
- Jimin.. Ascolta.. Le persone cambiano, e torno a ripetere che non ho mai chiesto al mio gruppo di tormentarti e spesso non sapevo nemmeno che ti picchiassero.
Sè è cambiato qualcosa? Si.. Probabilmente si ma non è nemmeno facile per me.. Non mi capita spesso di baciare un ragazzo.
Quel giorno a casa tua, non l'ho fatto perchè avevo notato che stavi avendo un attacco di panico.
L'ho fatto perchè lo volevo.
Volevo baciarti Jimin e non ho mai.. mai voluto baciare nessun altro ragazzo.
Ho sempre avuto ragazze.. Quindi scusa sè non soltanto tu sei confuso..
E smettila di dirmi che non devo guardarti cosi.. perchè si.. si che ci tengo a te.
Altrimenti non sarei qui!
Ora.. Hai fatto? Prendi quella maschera e andiamo.. Ho bisogno di mettere qualcosa sotto i denti. -
Jungkook a quel punto si allontanó, mentre Jimin si addossó allo specchio, il cuore che batteva all'impazzata.
Davvero Jungkook non aveva mai baciato nessun altro ragazzo, oltre a lui?
Jimin si sfiló la maschera andando alla cassa.
- La prendo.. e Prendo anche questa nera.. Grazie.. -
Jimin pagó e uscì dal negozio, trovando il moro addossato al bordo della scala che lo aspettava.
- Jungkook.. Ascolta.. -
- Possiamo andare? Non ho voglia di parlarne.
Voglio mangiare qualcosa.. -
Jimin annuì piano, portandosi al suo fianco.
Seguendolo verso un piccolo fast food.
Ordinó un panino e delle patatine.
Controlló il proprio portafoglio voleva prendersi anche la bibita ma non aveva abbastanza soldi.
- Lascia.. Pago io.. che cosa prendi da bere? -
- Sei sicuro? -
- Che cosa prendi da bere? -
Disse Jungkook prendendo il proprio portafoglio e tirando fuori la carta di credito.
- una coca cola.. Grazie.. -
Jungkook pagó per entrambi, raggiunsero poi uno dei tavoli li di fronte.
Il moro si sedette e guardó il sacchetto che Jimin teneva sul braccio.
- Allora hai preso quella bianca? -
- Le ho prese entrambe.. Una è per te.. Quella nera è tua, per questo non avevi più soldi per prendere da bere.
Anzi, grazie per questo.. -
Jungkook scrolló le spalle, portó i gomiti al tavolo toccando la sua spalla con la propria, ma Jimin non aveva alcuna fretta di allontanarsi da quel contatto.
- Davvero non .. Hai mai baciato un ragazzo? -
Jungkook portó le mani alla bocca, giocando con il proprio labbro inferiore.
- No.. A parte te non ho baciato nessun altro ragazzo.
Solo ragazze.. Non só cosa mi sia preso quel giorno a casa tua..
Senti, non voglio che gli altri vengano a saperlo..
Che vengano a sapere che ci siamo baciati.. Sarebbe un problema.. -
Jimin sospiró piano tornando a guardare dritto di fronte a sè, era evidente che mai nessuno avrebbe saputo di lui e Jungkook.
Bello no?
Sè anche avessero deciso di stare insieme non avrebbero mai avuto una relazione pubblica.
- Tranquillo non lo sapranno.. Tanto non ricapiterà giusto? -
- Jimin.. -
- Va bene cosi.. Davvero, non preoccuparti.. -
Mormora guardando poi la ragazza al bancone che li chiamava.
- Vado a prendere i vassoi.. -
Jimin scivoló fuori dalla sedia, raggiungendo il bancone e ringraziando la ragazza,
Prendendo i vassoi.
A quel punto vide che Jungkook era solo al tavolo, una giovane ragazza si era fermato a parlare con lui.
Jimin si avvicinó sentendolo ridere per qualcosa che aveva detto la ragazza.
Appoggió i vassoi, notando come il moro avesse tutta l'attenzione per la tipa.
Che con un sorriso dolce lo guardava con occhi sognanti.
Jimin inizió a mangiare, anche sè l'appetito ormai sè n'era andato.
Ma non poteva sprecare quel cibo.
Mentre sentiva Jungkook ridere di nuovo Jimin giocó con una delle patatine, passandola più volta sulla maionese.
Non poteva semplicemente mandarla via?
O non aveva nulla da fare lei, che stare li e disturbarli?
Oh andiamo Jimin-ah.. Sei davvero geloso? Non è tuo e anche sè lo fosse nessuno saprebbe della vostra relazione e questo.. Questo sarebbe stato all'ordine del giorno.
- Hey Jungkook.. Che nè dici? Ti và di venire con me e la mia amica?
Stavamo pensando di andare al cinema.. -
- Al cinema eh? Tu e la tua amica? -
Jimin bevette un sorso di coca cola, sperando che Jungkook declinasse quell'invito, insomma non gli avrebbe mai fatto questo, lasciarlo li per andare via con la bionda e la sua amica?
No.. Vero?
Jungkook si voltó a guardarlo, Jimin sostenne quello sguardo.
- Jimin-ah.. Io vado con lei.. Ci vediamo domani a scuola. -
Jimin lasció andare la patatina che teneva, tossendo leggermente, la coca cola gli era andata di traverso.
- Adesso hai la maschera e il professore non è qui, quindi sei al sicuro..
Non posso farmele scappare.. -
Jimin scrolló le spalle, e a quel punto Jungkook sorrise ringraziandolo, si alzó prendendo la tipa per la vita allontanandosi e raggiungendo l'altra.
Jimin si alzó prendendo la busta, e il vassoio. Riportandolo al banco.
Si allontanó, decise di fare ancora un giro per i negozi non voleva tornare a casa, sè lo avesse fatto adesso sarebbe scoppiato a piangere.
Davvero lo aveva lasciato li per quelle due?
Stupido, come aveva potuto pensare che per un bacio Jungkook davvero avrebbe scelto lui?
Uscì dal centrocommerciale incamminandosi lungo il marciapiede.
Guardando nuovamente la busta con le maschere.
Avrebbe dovuto dire di no sin dal principio.
Avrebbe dovuto spingerlo fuori casa quel giorno.
Non avrebbe dovuto cedere e baciarlo.
- Hey Jamin.. -
Jimin alzó lo sguardo trovando il gruppo di Jungkook, perfetto ci mancavano solo loro.
- Hai fatto compere? -
Il ragazzo si avvicinó provando ad afferrare la busta ma Jimin lo spinse via.
- Non toccare.. -
- Non mi provocare.. -
- Và al diavolo.. -
A quel punto l'amico di Jungkook lo colpì con un pugno in pieno volto.
Jimin indietreggió portando la mano al labbro.
Puntando lo sguardo al suo.
Non voleva più subire.
Cosi Jimin si fece sotto, colpendo il biondo.
Aveva deciso di iniziare una vera e propria rissa.
Ma subito venne bloccato dagli altri due, cosi il biondo potè colpirlo di nuovo.
- Vuoi proprio prenderle oggi vero? -
- LASCIATELO SUBITO O CHIAMO LA POLIZIA.. -
Urló qualcuno da lontano.
I due che lo tenevano lo lasciarono andare, Jimin a quel punto scivoló a terra, con la testa bassa.
Mentre anche il biondo corse via insieme ai suoi amici.
A quel punto Jimin alzó la testa notando un uomo e una donna che lo aiutarono ad alzarsi in piedi.
- Hey ragazzo, vuoi chiamare qualcuno? -
Il primo istinto era quello di dire il nome di Jungkook ma, decise di scuotere la testa e ringraziarli per averlo aiutato.
- Vuoi che chiamiamo un ambulanza? -
- No.. S-stó bene.. Vi ringrazio ancora per avermi aiutato. -
Jimin si allontanó rientrando nel centrocommerciale e raggiungendo il bagno.
Si passó dell'acqua sul viso.
Decidendo poi di uscire e raggiungere il negozio di prima.
Raggiungendo l'uomo che gli aveva venduto le maschere.
- Mi scusi, posso restituirle? -
- Certo.. Vai pure alla cassa e ti sarà dato il rimborso.. -
- Grazie.. -
Jimin dopo aver ottenuto il rimborso, decise di tornare a casa.

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