La sveglia in quel momento suonó, cosi Jimin mugoló nel sonno prendendo il proprio cuscino e adagiandolo sulla propria faccia, quella mattina sapeva con esattezza che sarebbe stata più stressante di tutte. Primo, perchè aveva due verifiche e secondo, avrebbe dovuto affrontare Jungkook.
Sospiró piano al ricordo del momento in cui Jungkook lo aveva baciato ancora e ancora, facendogli sentire il cuore in gola per quanto in quel momento fosse felice.
Sè n era andato soltanto dopo aver sentito la madre di Jimin salire le scale e richiudere la porta della propria stanza.
Lo aveva accompagnato alla porta, si erano soltanto guardati negli occhi, nessuno dei due aveva detto
Una sola parola.
Jimin a quel punto aveva richiuso la porta ed era andato a dormire.
Non aveva ricevuto alcun messaggio dal moro, cosi si tiró a sedere e scivoló giù dal letto, passandosi le mani tra i capelli.
Prese il contenitore degli antidolorifici prescritti dall'infermiera della scuola, mandandone giù subito una, la schiena quella mattina gli faceva male.
Uscì dalla stanza raggiungendo il bagno e li incontró la madre, che guardandola attentamente sembra fosse ancora sobria.
Lo guardó e Jimin tenne la mano sulla maniglia della porta.
- Ti serve il bagno? -
- Devi andare a scuola, quindi.. Puoi usarlo per primo.
Ti fermi a fare colazione? -
Jimin scrolló appena le spalle, non era abituato ad avere una qualche conversazione con sua madre.
- Mmh.. Sono di fretta, penso che mi fermeró a prendere qualcosa alla caffetteria della scuola.
Non preoccuparti.. -
La donna annuì, andando poi verso le scale, ma prima di scenderle si voltó a riguardarlo.
- Quel ragazzo.. -
- È soltanto un amico.. -
Rispose di slancio Jimin per bloccare li il discorso.
- Sai vero che dobbiamo evitare nuovi petegolezzi, no? - Te l'ho detto, è soltanto un amico.. è passato per degli appunti.
Sè nè andato poco dopo.. -
La donna annuì piano, scendendo le scale.
- Sai che la situazione non piacerebbe a tuo padre.. -
Detto questo sparì dalla sua visuale e Jimin entró nel bagno.
Fece una doccia veloce, indossando la camicia e i pantaloni neri, strofinando poi un asciugamano tra i capelli ancora umidi, non aveva il tempo di asciugarli cosi, decise di indossare un berretto per proteggersi dal freddo della giornata e il suo solito cappotto nero.
Prese lo zaino e scese le scale raggiungendo la porta e indossando le scarpe.
- Vuoi che ti accompagni? -
- Mmh.. No, prendo l'autobus.. E poi non ti avevano ritorato la patente? -
La madre sbuffó leggermente guardandolo e incrociando le braccia al petto.
- Perchè mi tratti cosi? -
- Cosi, come? -
- Con insufficienza.. -
- Non sono abituato a.. Vederti sobria e a fare da.. Genitore.
Ora scusami ma.. Devo proprio scappare. -
Jimin mise anche una sciarpa, uscendo finalmente di casa, ci mise cinque minuti a raggiungere la fermata dell'autobus, prese dalla tasca del cappotto le proprie cuffie portandole alle orecchie, non stava ascoltando realmente la musica, ma almeno cosi, nessuno avrebbe provato a parlargli, aveva bisogno di stare solo la mattina, non era pronto a conversare con i suoi coetanei.
Dopo tutto non aveva molti amici.
L'autobus arrivó poco dopo, cosi salito prese posto nel sedile in fondo e come sempre occupó il sedile vicino al finestrino.
Perdendosi a guardare fuori.
- È libero? -
Una voce lo fece distogliere dai propri pensieri, quando si voltó a guardare il ragazzo Jimin tolse una cuffia.
- Come scusa? -
- È libero? - chiese di nuovo il ragazzo sorridendogli.
- Beh ecco.. -
A quel punto peró quando Jimin stava per parlare l'autobus si era appena fermato ad una fermata e a salire fù proprio Jungkook, che avvicinandosi a loro guardó il tipo biondo.
- È occupato.. -
Il biondino a quel punto si voltó a guardare Jungkook, sollevando un sopracciglio.
- Sei appena salito, perchè dovresti occuparlo tu? -
- Perchè conosco la persona che lo occupa.. -
Jimin guardó prima l'uno e poi l'altro e più guardava i due bisticciare per chi avesse occupato il posto accanto a lui, più sentiva lo sguardo degli altri passeggeri.
- In realtá non è libero.. Mi dispiace per entrambi. Dovreste proprio sedervi, non penso sia saggio rimanere in piedi.. -
Jimin a quel punto rimise la cuffia e mise lo zaino sul sedile accanto, sorridendo ai due.
Il biondo sorrise scrollando le spalle e scorrendo verso il fondo, mentre Jungkook lo guardó attentamente.
Quello sguardo lo stava lentamente scioglendo e l'immagine delle labbra del
Moro sulle proprie non smetteva di palesarsi nella propria mente.
- Stai arrossendo? -
- Che dici? -
Jungkook si piegó in avanti, ritrovandosi a pochi centimentri dal suo volto.
- Mi hai sentito? Non stai ascoltando la musica? -
Il moro tolse una cuffia dall'orecchio di Jimin per portarla al proprio.
- Stai evitando le persone? -
- Jungkook.. Vá a sederti.. -
Jungkook a quel punto tolse lo zaino di Jimin dal sedile accanto e si sedette.
- HEY! -
- Mi vuoi evitare? -
Jimin si tolse le cuffie portandole nella tasca del cappotto, rispostando poi lo sguardo in quello del moro.
- Perchè dovrei evitarti? -
- Per quello che è successo ieri sera, da te? -
- Ah si? E cos è successo ieri sera? -
Jungkook lo guardó negli occhi, avvicinandosi nuovamente a lui, Jimin a quel punto indietreggió appoggiando la schiena al finestrino.
- Dovrei forse rinfrescarti la memoria? -
Mormoró, avvicinandosi ancora.
Ma Jimin lo bloccó dal farlo.
Jungkook emise una risata tornando a sedersi comodamente sul sedile, così Jimin potè rilassarsi, emettendo un sospiro di sollievo.
Il moro non parló più e una volta arrivati a scuola, Jimin scese, raggiungendo la propria classe mentre Jungkook si era fermato a parlare con la sua cerchia. Tolse il berretto e il cappotto, prendendo poi il proprio quaderno e adagiandolo sul banco e in quel momento entró l'insegnante, al suo seguito lo stesso ragazzo che aveva incontrato in autobus.
- Attenzione Ragazzi.. Tornate ai vostri posti... -
Tuonó l'insegnante.
- Allora, da oggi avrete un nuovo compagno di classe, spero possiate essere gentili con lui.. Signorino Kim.. Si accomodi al banco accanto a Jimin.. -
Il ragazzo annuì avvicinandosi all'unico banco libero, Jimin voltó appena la testa per guardare un Jungkook imbronciato.
- Jimin.. -
Jimin tornó a guardare l'insegnante.
- Si, Professore? -
- Vorrei che fossi tu dopo le lezioni a mostrare al nuovo arrivato la scuola e sè potessi girargli gli appunti sarebbe perfetto.. -
- Faró del mio meglio.. -
Il professore a quel punto annuì tornando poi a spiegare, mentre il ragazzo nuovo guardó Jimin.
- Sei il ragazzo dell'autobus.. -
- Sono io.. -
- Mi chiamo Taehyung e mi sono trasferito qui da Seoul.. -
- Sei di Seoul? -
Chiese Jimin guardandolo.
- Non ho afferrato il tuo nome.. -
- Oh.. Sono Jimin. -
Mormoró, sorridendo imbarazzato in effetti era stato maleducato non presentarsi, prima.
- Quindi, stavi dicendo che sei venuto a Busan, ma che prima vivevi a Seoul? -
- Esatto.
Ho avuto alcuni problemi nella scuola di Seoul e ci siamo dovuti trasferire qui.. -
Jimin annuì piano tornando poi a seguire la lezione, cosa che fece anche Taehyung.
Prese appunti e al suono della campanella, si alzó in piedi guardando il biondo.
- Ti faccio fare il giro della scuola e poi andiamo in caffetteria, possiamo pranzare insieme.. -
Il biondo sorrise annuendo e voltandosi appena verso le spalle di Jimin.
- Quindi il ragazzo che è salito a quella fermata è un nostro compagno di classe?
Non penso di stargli molto simpatico.. -
Si voltó a guardare verso la direzione del moro che con un espressione imbronciata lo guardó,
E a Jimin questa cosa fece sorridere.
Solitamente Jungkook non era tipo da esternare le proprie emozioni cosi nè tanto meno aveva mai mostrato la gelosia nei suoi confronti.
Perchè si, il suo atteggiamento era decisamente gelosia.
- Puoi aspettare qualche minuto? Devo parlare con Jungkook.. -
- Certo, ti aspetto qui. -
Jimin si spostó dal proprio banco per raggiungere il moro, gli occhi di Jungkook saettarono subito nei suoi.
- Perchè fai cosi? -
- Non lo só.. Penso di essere geloso.. -
- Pensi? È evidente! -
- Non posso farci niente e quel ragazzo non mi piace! Poi perchè dovresti essere proprio tu a mostrargli la scuola? -
Jimin emise una risata, che si bloccó quando Chan e gli altri si avvicinarono a Jungkook.
- Che succede qui? -
- Niente.. -
Risposero entrambi, a quel punto Jimin guardó il moro.
- Io devo andare adesso.. -
Si allontanó dal banco ritornando da Taehyung, guidandolo fuori dalla classe e lungo il corridoio, gli mostró le altre classi.
I corsi che avrebbe potuto seguire, dal teatro al ballo e alla pittura.
La bibblioteca, la mensa e per finire la caffetteria.
- Qui fanno il miglior caffè, per non parlare dei dolci.. -
- Allora posso offrirti qualcosa? -
- Meglio sè prima mangiamo qualcosa in mensa.. Non vuoi qualcosa di caldo prima? -
Taehyung annuì, seguendolo di nuovo in mensa. Presero entrambi un vassoio e lo riempirono di cose buone, oggi in mensa c'era davvero una vasta scelta di cibo. Tra primi, secondi e dolci.
Jimin prese del Ramen, del Kimchi e per finire un Bungeo-ppang, che personalmente amava mangiare.
Il biondo prese lo stesso menù, seguendolo oltre i tavoli, trovandone uno nell'angolo, dove potevano parlare tranquillamente.
Fù proprio mentre mangiava il suo Ramen che vide entrare in mensa Jungkook, che preso il proprio vassoio, salutó i compagni e li raggiunse.
Sedendosi accanto a Taehyung, cosi poteva guardare tranquillamente negli occhi Jimin.
- Lo sai? Sei una palla al piede.. -
Inizió Taehyung, mentre Jungkook scrolló le spalle.
- Di cosa ti lamenti? Jimin ti stà attorno solo sù ordini del professore.. -
- Sei Jungkook no? Ho sentito certe voci che ti riguardano, dicono che sei lo stronzo del liceo.. -
A Jimin andó di traverso il boccone, cosi inizió a tossire, prendendo poi un sorso di acqua per calmarsi.
Mentre Jungkook non distoglieva lo sguardo dal biondo.
- Potreste smetterla? Ci fissano tutti e a me non piace attirare l'attenzione...
Jungkook calmati e Taehyung per favore, non dovresti credere alle voci che senti nei corridoi.
Non è vero che è stronzo.. -
- Lo difendi perchè ti piace? -
Jimin lo guardó, appoggiando il cucchiaio sul vassoio.
- Scusami? -
- Voglio dire anche nell'autobus gli hai permesso di sedersi comunque sul sedile accanto a te.. eppure avevi detto che non era libero.. -
- Amico.. Stai perdendo punti.. Lo sai? -
Il biondo guardó Jungkook che sorridendo scrollava le spalle.
A quel punto Jimin prese il proprio Bungeo-ppang e si alzó.
- Voi rimanete pure qui a litigare tra di voi, io me nè lavo le mani. Siete due ragazzini.. -
Jimin lasció la mensa, raggiungendo l'esterno della scuola, si sedette sui gradini.
Non amava tutta quell'attenzione sù di sè e tanto meno era abituato a sentire due persone litigare per lui.
O chi pretendeva di sapere cosa provasse.
"Lo difendi perchè ti piace?"
Era lui ad aver dato dello stronzo al moro, cercava solo di fargli capire che non doveva dare ascolto a tutto quello che sentiva e poi, davvero Jungkook non era stronzo, non lo era mai stato. Distaccato si, ma non stronzo.
Quando i suoi amici lo picchiavano dopo scuola, lui non era mai stato presente. Non aveva mai partecipato e tanto meno era sicuro al 100% che sapesse cosa avessero in mente i suoi amici.
- Hey Jimin.. -
Jimin voltó la testa verso la porta trovandoci l'insegnante.
- Professore.. -
- Dov è il nuovo ragazzo? Non dovrebbe essere con te? -
- Prof.. Perchè non trova qualcun altro che possa star dietro a Taehyung? -
L'insegnante a quel rifiuto scosse la testa, puntandogli il dito contro.
- Ti ho dato questo compito, cerca di portarlo a termine. Sei il miglior studente di questo liceo.. Non vorrai deludermi proprio ora.. Vero? -
- No, certo che no.. -
- Bene.. -
Detto questo l'insegnante rientró, mentre Jimin sospirava piano e portava le ginocchia al petto, chiudendo gli occhi.
Perchè tutti si aspettavano sempre di più da lui? E perchè sè non eseguiva quei compito dovevano farlo sentire come qualcuno che avrebbe deluso le aspettative?
- Mi dispiace sè l'insegnante ti ha fatto una ramanzina per colpa mia.. -
La voce del biondo lo fece voltare.
- Non è colpa tua, solitamente eseguo i compiti senza fare alcuna storia.. -
- Immagino che avere uno come Jungkook che fá il geloso non sia semplice eh? -
- È cosi evidente che sia geloso? -
Taehyung sorrise, annuendo piano.
- È decisamente evidente .. Immagino che tu sappia che ha una cotta per te.. -
- Possiamo evitare il discorso? Non ti conosco cosi bene da.. Si insomma, non.. -
- Non vuoi aprirti con me perchè sono nuovo.. Giusto? -
- Non è solo quello.. È che sono comportamenti nuovi per quanto riguarda Jungkook e .. Le mie emozioni sono totalmente in crisi.
Ma si, per lo più è perchè non ti conosco.. -
STAI LEGGENDO
REMEMBER YOU..
Fiksi Remaja-Attento!- Furono le uniche parole che riusci a pronunciare. Poi l'inferno, fari di un auto che piombava sù di loro, il rumore forte di uno scontro violento. Suoni delle sirene che risuonavano in lontananza, il rumore della pioggia che batteva incen...