Parte 10

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Viola


Le mie sopracciglia schizzano verso l'alto. Forse è più ubriaco di quanto non sembra.

Faccio dietro front, giusto per rendere chiara l'idea che non ho nessuna intenzione di fargli da servetta; tuttavia, non raggiungo la porta perché lui mi si para davanti.

«Mi avevi promesso cinque minuti.»

«Certo, prima che ti mettessi a fare il coglione.» Sorrido serafica. «Puoi chiamare chi ti pare per questo tipo di servizi. Scommetto che la tua ragazza ne sarebbe molto felice.»

«Ti ho detto che non c'è nessuna ragazza.»

«Già, beh, scusa se non ti credo.» Cerco di aggirarlo passandogli a fianco, ma lui allarga le braccia costringendomi a indietreggiare. Non voglio toccarlo. Non quando è in questo stato. E anche, ma soprattutto, perché è fidanzato. La situazione potrebbe diventare davvero imbarazzante.

«Mi devi sei minuti adesso.» Scandisce lui.

«Cosa? Forse hai sbagliato calcolo. Dovresti fare una sottrazione.» Guardo il mio telefono. «E togliere due minuti.»

Tommaso scuote la testa. «Ne aggiungo uno per tutti quelli che mi stai facendo perdere.»

Ho il fortissimo desiderio di tirargli qualcosa in testa, ma il sospetto che potrei essere licenziata frena tutta la mia baldanza. Invece, mi pizzico il ponte del naso, nell'arduo tentativo di scendere a patti con quest'uomo.

«Senti Borromeo...»

«Sono Tommaso. Credevo di avertelo detto, Viola.»

«Sì, come vuoi.» mi mordo il labbro inferiore, un po' confusa. «Io ho davvero bisogno di tornare a casa. È stata una lunga giornata e sono stanca.»

Lui indica qualcosa alle sue spalle. «Il Groove ha dei letti molto comodi. Puoi riposare qui.»

Lo shock mi fa andare la saliva di traverso e comincio a tossire. «Ma sei serio?»

«Certo. Così ti risparmi il viaggio a casa.» Sorride.

«Devi essere proprio ubriaco.»

«Perché?»

«Perché io non dormirò qui con te. Non accadrà mai!» Sbotto al colmo dell'irritazione. «E ora spostati. Devo uscire da questa stanza prima che tu dica altre...cose strane.»

Scrolla le spalle ma, con mio enorme sollievo, stavolta si sposta lasciandomi via libera. 

«Volevo solo un po' di compagnia.» Mormora. La voce e la faccia sono quelli di un cane bastonato. Ma non ci casco. Tommaso Borromeo appartiene a quella fascia di persone che io chiamo "i fortunati" con tanti soldi e zero problemi di sorta. Sarà sicuramente pieno di amici e di donne pronti a fargli compagnia, perché perde tempo con me?

«Sapessi io quante cose vorrei e non ottengo.» Borbotto aprendo la porta.

Lui mi segue con lo sguardo. «Davvero? Prova a dirmene una.»

Mi sistemo meglio lo zainetto sulle spalle mentre rifletto su cosa posso rivelargli. Con Borromeo devo stare attenta, ho l'impressione che qualsiasi debolezza io gli rivelassi la userebbe per ritorcermela contro.

«Per esempio, mi piacerebbe avere più tempo. Intendo nella giornata. Ci sono troppe cose da fare, ma il tempo è sempre lo stesso e sembra non bastare mai. Se la giornata avesse più ore magari riuscirei a fare tutto in maniera ottimale.»

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 02, 2023 ⏰

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