1-Luca

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"...e quindi miei cari lettori vi ringrazio ancora una volta di essere venuti alla presentazione del mio ultimo libro,ho concluso,ma se volete fermarvi ancora un po' a chiacchierare per me va bene."

Bevo un sorso d'acqua dal bicchiere vicino a me e poi mi alzo dalla sedia scomodissima su cui ero seduto.
Vedo le poche persone che hanno partecipato alla serata andarsene quasi di corsa, mmm c'è qualcosa che non va. Mi rendo conto,anche se è difficile ammetterlo,che ormai la mia carriera di scrittore è in declino. Saluto quei pochi amici che sono venuti a battermi una mano sulla spalla e mi accingo ad andarmene raccogliendo il libro dal quale ho letto alcuni estratti.

Questa sera sono ospite di una nota libreria, dovrò passare a salutare il libraio e poi potrò tornarmene a casa dove affogherò il dispiacere in un bicchiere di whisky.

Quando ho cominciato a scrivere avevo poco più di 30 anni,ero partito così bene che ho dovuto lasciare il lavoro di insegnante per dedicarmi alla scrittura. Oramai però sembra che a nessuno interessi le vicende storiche, probabilmente le trovano noiose oppure io non scrivo poi così bene come credevo.

Per andare dal titolare passo davanti ad alcuni scaffali dove sono stati esposti dei libri a metà prezzo,mi fermo a guardare se ce n'è qualcuno che mi interessa, quasi tutti sono gialli o romance,niente che attiri la mia attenzione;proseguo e trovo Ernesto,il titolare, intento a trafficare sul computer.

Una pila di libri ai suoi lati gli lasciano poco spazio per lavorare,se fossi in lui avrei già gettato per terra tutto, sarà che io ho bisogno dei miei spazi,di ordine e soprattutto tanta calma,sembra però che ad Ernesto questo caos non dispiaccia.
Osservo meglio i libri e noto che sono tutti uguali.
"Hei Ernesto! Che cosa stai facendo a quest'ora? Noi abbiamo finito quindi io andrei a casa"gli faccio notare.
"Ah sì certo,vai pure,io devo finire di preparare il volantino di presentazione del libro che vedi qui"indica con un cenno del capo la pila al suo fianco a torna a lavorare frenetico sul computer.
"Che libro è?"chiedo curioso prendendone uno in mano per osservarlo meglio. Ha la copertina rossa e al centro un uomo e una donna che si baciano,niente di particolare se non fosse per il fatto che il bacio non è casto bensì è un bacio passionale con tanto di lingua che si fa notare. Il titolo del libro è "Passione di mezzanotte"e l'autrice,non poteva essere altrimenti, è una certa Susan. Susan e basta,nessun cognome, niente altro.

"Questo? Questo è"Passione di mezzanotte, l'autrice è una donna di cui non si conosce niente se non il nome, ammesso che sia il suo vero nome. È il suo terzo libro e sta avendo un successo strepitoso".
"Non ne ho mai sentito parlare, immagino già di cosa parli il libro a giudicare dalla copertina".
"Sono generalmente storie d'amore tormentate la cui componente principale è il sesso "mi spiega gentilmente Ernesto.
"Allora non fa per me,non mi piacciono queste stronzate."
"Perché non ne hai mai letto uno,se fossi in te proverei prima di dire a priori di no"mi porge un libro che rifiuto categoricamente.

Mentre stiamo parlando,si avvicina Frank,il mio agente,colui che mi ha seguito fin da subito e soprattutto un mio caro amico,ci conosciamo da quando andavamo all'università.
"Stai andando via? Di chi sono tutti questi libri?"si sporge incuriosito,e prendendone una copia,se la rigira incuriosito tra le mani.

Ernesto gli spiega quello che ha detto a me e lo invita a prendere una copia.
"Ok!la prendo."gira il libro per vedere il prezzo e mette mano al portafoglio per pagare,lo guardo con la bocca aperta incapace di proferire parola,mi ha stupito e non poco.
"Frank?!da quando leggi questa roba?"sono quasi scandalizzato.
"Sono curioso, posso leggere quello che mi incuriosisce?"mi risponde piccato e si volta verso Ernesto per pagarlo.
"Oh no non serve, è un omaggio "gli dice con un sorriso sincero respingendo le banconote che Frank aveva appoggiato sul bancone.
"Bhe,mi sembra così strano che tu legga un libro di questo genere, sono cose da donne insoddisfatte, non ne hai mai letto"ribatto sottolineando quello che per me è ovvio.
"Adesso voglio leggere il libro e dovresti farlo anche tu, magari ti viene l'ispirazione per fare qualcosa di diverso o migliorare il contenuto dei tuoi libri che sono noiosi all'inverosimile "esclama spazientito.
Resto basito,non so veramente cosa rispondere al mio amico quindi lascio perdere.

"Sarà meglio che vada a casa, sembrerebbe che tu non sia in vena di chiacchiere stasera, facciamo così,tu lo leggi e poi mi racconti, magari dopo lo leggo anch'io, d'accordo?"si come no,col cavolo che lo leggerò,penso.
Annuisce e se ne va col libro sottobraccio,mi avvio verso l'uscita per raggiungere la macchina e andarmene a casa.

Apro la porta del mio appartamento cercando di fare il minimo rumore, è quasi mezzanotte,le persone di solito a quest'ora dormono. Mi accoglie un leggero tepore,la serata non è eccessivamente fredda per essere aprile ma neanche così calda da non lasciare il riscaldamento acceso.
Mi tolgo le scarpe che poso ordinatamente vicino alla cassapanca che funge da scarpiera,infilo le ciabatte e vado verso il tavolino dove tengo gli alcolici,verso un po' di whisky in un bicchiere e mi accomodo sul divano. Chiudo gli occhi e mi faccio prendere un po' dalla tristezza,il libro non va bene per niente, dovrò necessariamente trovarmi un lavoro alternativo. Annoiato ,faccio zapping alla tv ma ci sono solo programmi demenziali perciò lancio il telecomando sul divano,butto giù il mio drink tutto d'un fiato e mi dirigo un po' barcollante verso la camera da letto, l'effetto dell'alcol si fa sentire quasi subito, meglio che mi butti sul letto.

LIVE ME due vite diverse Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora