24-Susan

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Dopo esserci sistemati come meglio potevamo,usciamo dalla stanzetta. Sento diversi occhi puntati su di noi,come se sapessero che dietro a questa porta abbiamo fatto ben più del consueto.

Stasera non ho visto Lorenzo, meglio così, l'ultima volta che è stato qui è successo un casino,la sua presenza mi turba scatenando una reazione dentro me che non so spiegare. Quella sera una parte di me avrebbe voluto andarsene, ma l'altra parte,quella a cui piace essere trattata rudemente, ha deciso di rimanere, quando mi ha toccato con il suo modo brusco e arrogante avrei voluto di più,sarei curiosa di sapere cosa sarebbe successo se Luca non avesse bussato alla porta. Queste cose non dovrebbero passarmi neanche lontanamente per la testa ma più cerco di scacciarle più ritornano potenti, creando un certo disagio dentro di me.

Cerco di ignorare gli sguardi maliziosi che mi osservano mentre passo davanti alle persone dopo essermi cambiata per andare a casa di Luca, trascorrerò la notte a casa sua, immagino che non dormiremo tanto,lui mi fa stare bene con il suo modo di fare e poi...il sesso...mio dio,che sesso.
Non capisco bene cosa ci sia tra noi, facciamo un sacco di sesso fantastico, non mi ha mai chiesto di fare coppia fissa ma è geloso...bah, non lo capisco,non mi sforzerò mai abbastanza di capire gli uomini.
Vuole che lasci il lavoro ma non ho nessuna intenzione di fare come dice lui,sono indipendente e amo la mia libertà,sono fiera di essere così, non mi farò comandare da Luca.

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Abbiamo quasi finito il libro,manca davvero poco,un paio di capitoli ma non riusciamo più ad andare avanti, siamo troppo distratti: piuttosto di scrivere preferiamo passeggiare lungo le strade del borgo,mano nella mano,ancora non si è abituato agli uomini che mi addocchiano,ma è sulla buona strada;dormo da lui quasi sempre durante il weekend e ogni giorno è un dolce risveglio,mi sta viziando in tutti i modi possibili.

Una volta mi ha portato la colazione a letto, caffè e una brioche alla crema appena sfornata, un'altra volta ha sistemato silenziosamente un meraviglioso mazzo di rose rosse vicino al comodino e quando mi sono svegliata le ho notate subito,avevano invaso la stanza di un profumo soave. L'altro giorno, invece, mi ha sorpreso sotto la doccia entrando con me e, mentre insaponava la spugna, mi ha scoccato uno sguardo che mi ha fatto tremare le ginocchia....

...."Lascia che ti lavi io la schiena"mi ha proposto,cominciando a passare la spugna lungo il mio corpo e  avvicinandosi così tanto che potevo sentire il suo alito caldo sulla pelle già accaldata dall'acqua.
Con movimenti lenti,dopo avermi insaponato per bene dietro, è passato sul davanti lasciando cadere la spugna e continuando solamente con le mani.

"Mmm,avevi detto la schiena...."
"Scommetto che ti dispiace" ha commentato con le sue labbra calde sul mio collo bagnato,il corpo premuto contro il mio e intanto le sue mani che vagavano sul mio seno scivolando perfettamente grazie al sapone che aveva ancora sulle mani.

Sentivo i capezzoli tendersi al suo tocco mentre tutto di me urlava in silenzio "scopami",mi inarcai contro il suo petto bagnato circondandogli il collo con le mani mentre lui scendeva sempre più giù fino a farmi emettere un gridolino di piacere quando giunse  al mio clitoride pulsante.

Potevo sentire la sua erezione premermi sul sedere, la voglia si impossessò di me e mi girai verso di lui,le nostre bocche a pochi centimetri, il battito del mio cuore correva veloce come il respiro accelerato.
"Prendimi..."
"Adesso?"Luca mi guardò fisso per qualche secondo in cui ebbi quasi la certezza di aver sbagliato a chiederglielo ma poi si riprese e mi sorrise.

"Perché no?"mi appoggiai trepidante sul suo petto quasi lo stessi supplicando, sperando che lui non mi avrebbe resistito.
"Non so... dovremmo lavorare al libro,tu...sei una tentazione a cui non so resistere...ma il libro..."
"Ti voglio,non dovevi stuzzicarmi...se non avevi voglia "lo provocai.
"Ci si può limitare anche a giocare sai!? Non per forza dobbiamo farlo,mi piace toccarti...anche stare dentro di te, se è per questo,ma adesso non è il momento. Dobbiamo andare avanti col libro" insistette ma prima di lasciarmi andare mi spinse sotto il getto della doccia baciandomi dolcemente, l'acqua che scendeva con forza picchiettava su di me rendendo i miei sensi iper sensibili.

LIVE ME due vite diverse Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora