16 Susan

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Lo lascio cuocere nel brodo della lussuria e tra poco finirà per stracuocere.
Mi divertirò moltissimo.
Ho già pensato a tutto perciò appena entro in sala lo cerco subito con lo sguardo. Lo trovo  lì, su un divanetto, seduto composto come un bravo ragazzo quando, non so perché,ma qualcosa mi dice che bravo ragazzo non sia il termine giusto per definirlo.
La folla batte le mani ,certi urlano il mio nome essendo frequentatori abituali.
La musica parte e io ballo sensuale impegnandomi al massimo per attizzare gli animi di questi uomini corrotti dai piaceri carnali.
Mi dimeno,ancheggiando sui miei vertiginosi tacchi rossi raggiungo i soliti clienti generosi che mi offrono mance altrettanto generose.
Quando le luci si abbassano notevolmente, è il momento di togliermi di dosso il vestito che indosso,un semplice abito bianco e rosso da studentessa sexy corredato da calze autoreggenti e cravattina nera.

Raggiungo il centro del palco e mi aggancio al palo per la pole dance,con movimenti studiati ruoto attorno ad esso scivolando ripetutamente su e giù,fischi di incoraggiamento partono dal pubblico mentre,con il sorriso sulle labbra e continuando a ballare, mi dirigo verso di Luca scendendo le scale che portano ai divanetti, subito Igor mi viene vicino senza intralciarmi, abituato ai nostri cambiamenti in corso d'opera: siamo artiste a modo nostro.
Luca si guarda attorno per capire dove io stia andando ma quando capisce che è proprio da lui che voglio andare,si apre un bottone della camicia deglutendo nervosamente e allarga le gambe appoggiando un braccio sullo schienale del divanetto assumendo una posizione così sexy che vorrei prenderlo e portarlo in camerino subito.

Ad un metro di distanza ci sorridiamo a vicenda ma quasi subito il suo sorriso muore sostituito da un'espressione vogliosa,i suoi occhi si spalancano nel momento in cui mi chino su di lui sbattendogli il seno ancora coperto in faccia. Mi siedo a cavalcioni sulle sue gambe ondeggiando, subito mi prende per i fianchi, i suoi occhi lanciano avvertimenti pericolosi mentre vagano dai miei al resto del mio corpo, piacevolmente colpiti da ciò che vedono,non posso dire che io non sia colpita a mia volta dalla sua eccitazione che preme sul mio sesso...

"Cosa stai facendo Susan?"mi chiede con voce roca e sensuale assecondando i miei dondolii.
"Sto giocando,Luca" mi avvicino al suo orecchio ansimando per lo sforzo di reggermi a lui e anche per l'eccitazione che provo a stare così,mi sento bagnata e bisognosa di un contatto maggiore con lui.

Gli guido la mano verso la cravatta e lui con una lentezza estenuante la tira a se facendomi ritrovare a pochi respiri dalla sua bocca,lo guardo intensamente negli occhi prima di incitarlo a toglierla insieme con il resto della maglia, rimango solo con un piccolo reggiseno a coprirmi i capezzoli.
Luca gradisce le mie attenzioni e si fa più arguto.

"Ah è così allora,vuoi giocare.... E allora giochiamo ma non ti lamentare se non ti lascerò più andare" mi circonda la schiena con le grandi mani  e risale sfiorandomi la pelle che prende fuoco al suo passaggio, fino a trovare il laccetto per sciogliere il nodo che tiene il pezzetto di stoffa e in un attimo sono senza copertura. Mi alzo in fretta prima che si tuffi famelico tra le mie forme e riprendo lo spogliarello.

Appoggio un piede sulla patta dei suoi  pantaloni sentendo la sua erezione premere sotto la mia scarpa,tolgo piano una calza per poi sfilare anche l'altra facendomi aiutare da lui sotto lo sguardo attento di Igor e degli altri uomini presenti in sala,in questo momento è come se ci fossimo solo noi due,come se mi stessi spogliando solo per lui,i suoi occhi sono carichi di malizia e sensualità e mi sento eccitata senza quasi che mi tocchi.

Ruotando i fianchi e girandomi verso il pubblico strappo la gonnellina che copre appena il sedere dando una visuale perfetta del mio fondoschiena a Luca che mugugna soddisfatto. Mi siedo su di lui dandogli la schiena,mi muovo sul suo inguine mentre le sue mani cingono la pancia e si sporge per sussurrarmi all'orecchio.

"Ti stai divertendo?Me la pagherai cara per questo Susan..." Sento il suo respiro caldo lungo il mio collo e a stento riesco a trattenermi dal girarmi e baciarlo qui davanti a tutti.
"Non vedo l'ora "mi limito a rispondergli.
Conscia del fatto che lo spettacolo non è solo per lui vado verso il resto degli uomini con le spalle che bruciano perché,anche se non lo vedo,so che non perde nessun movimento che io faccio.

Torno sul palco e continuo a ballare fino a quando la musica finisce,infilo la vestaglia e faccio per andarmene salutando tutti, ma vedo Luca che si alza e viene verso di me chiamandomi, attendende che mi avvicini a lui, mi inginocchio portando il seno che sporge abbondantemente dalla veste all'altezza del suo viso, lo fissa selvaggiamente prima di prendermi per le braccia e attirarmi a se facendomi quasi perdere l'equilibrio.
Igor è pronto per intervenire tant'è che lo afferra per un polso.

"Igor, tranquillo è... è un mio amico"lo rassicuro e torno a guardare Luca.
"Aspetto che tu mi chiami per il libro e se non lo farai verrò a casa tua"il suo timbro di voce non ammette repliche di alcun tipo .
"Va bene"gli sorrido sicura che lo farà.
"Un'altra cosa Susan..."
"Dimmi"
"Non mi piace molto essere provocato,ti consiglio di non farlo più"
E se ne va.

LIVE ME due vite diverse Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora