2-brutti sentimenti

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<<faccio sogni strani, a volte sembrano premonizioni, sento la paura e l'oscurità, non so come esprimermi>> dico alla mia psicologa.

<<con "premonizioni" a cosa ti riferisci esattamente?>> mi lecco le labbra, non posso dire a questa donna che all'improvviso vedo cose, mi rinchiuderebbe in manicomio.

<<ti ho detto che non so come esprimermi>> sospira e chiude il taccuino.

<<Camille, non puoi continuare a nascondere le tue emozioni, per tutto il tempo in cui sei stata qui l'unica cosa di cui hai parlato sono i tuoi sogni e quanto sono vividi, non parli della tua vita privata>> sbuffo e guardo la finestra.

<<non so cosa dire, mio padre se ne andato, mia madre non è mai a casa, mia sorella a questo nuovo fascino della gelosia per Elena e Stefan e io... sono qui a compiere quello che mio padre paga affinché lui non abbia attacchi di panico>>

<<e ci risiamo, parli di tutti tranne che di te stessa, ho la sensazione che tu non voglia ascoltare le tue emozioni, quello che fai è nasconderle e cercare un modo per trattenerle per non esprimerle, è qualcosa che possiamo fare consciamente o inconsciamente, ma tu, lo fai intenzionalmente>> sospiro, sfregandomi le mani.

<<non mi piace essere al centro dell'attenzione, preferisco essere riservata>>

<<non è salutare, nascondere le tue emozioni e ingannare te stessa, mostrare quello che provi non ti mette al centro dell'attenzione o ti rende egoista, ti rende umana>> la fisso.

<<forse non sono umana>> alza le sopracciglia sorpresa e io guardo l'orologio, mi alzo. <<il tempo è scaduto, fino alla prossima seduta>> prendo lo zaino e vado verso la porta.

<<spero che la prossima seduta parleremo di te e non della tua famiglia>> sospiro e apro la porta, per poi uscire di corsa.

Entro in classe, per fortuna Tanner non se ne accorto, forse gli hanno detto di essere rispettoso nei confronti della ragazza che va in terapia.

<<anche se è stata scoperta quasi cinque secoli fa, non passa da Mystic Falls da più di 145 anni...>> sbuffo mentre disegna sul mio quaderno, questa lezione mi annoia. <<la cometa apparirà più luminosa al crepuscolo della celebrazione di domani. Vi interrompo? Signor Salvatore? Signorina Gilbert?>> alzo lo sguardo dal quaderno e guardo quei due. Elena scuote la testa imbarazzata. Per fortuna la campanella suona, interrompendo questo noioso momento tra questi due.

Metto via le mie cose nell'armadietto, odio portare uno zaino e Care adora portare una borsa.

<<com'è andata con...>> Care mi si avvicina con Bonnie, si gira a guardarla come se fosse qualcosa di scomodo, io sbuffo e basta.

<<puoi dirlo, si chiama psicologa>> chiudo l'armadietto e vedo Elena e Stefan che sorridono in lontananza, a quanto pare le ha regalato un libro. <<è andata bene>> sospiro e ci incamminiamo tutte e tre nel corridoio.

<<sono contenta che tu stia bene, hai un aspetto migliore>> faccio un sorriso finto. <<non capisco, sei una sensitiva? Una chiaroveggente?>> chiede Care a Bonnie e io deglutiscono nervosamente.

<<veramente la nonna dice che sono una strega, i miei antenati erano di Salem, o qualcosa del genere, la nonna voleva spiegarmelo ma era troppo ubriaca, non l'ho ascoltata, la mia famiglia è pazza, ma streghe? Non credo proprio>> rimango pensierosa.

<<beh, potresti richiamare il nome e il numero del ragazzo di ieri sera>>

<<quale ragazzo?>> chiedo curiosa ed entrambe si guardano.

𝐃𝐄𝐒𝐓𝐈𝐍𝐘-stefan salvatore¹ ✔️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora