18-perduto

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<<Camille, non puoi continuare a ignorare Stefan, non smette di chiamare, sembri una donna delle caverne senza telefono>> Caroline entra nella mia stanza mentre sono sdraiata tra le lenzuola.

<<lasciami in pace>> dico irritata e mi copro completamente.

<<devo chiamare la tua psicologa o qualcosa del genere? Negli ultimi giorni non hai lasciato la tua stanza nemmeno per un secondo>>

<<non e necessario>> aggrotto la fronte quando sento la voce di Elena. <<voglio aiutarti>> mi scopro dalle lenzuola e la guardo confusa.

<<che ci fai qui?>> chiedo confusa e lei si avvicina.

<<Stefan mi ha detto che avevi bisogno di me, inoltre mio zio John è appena tornato in città, fai delle belle battute su di lui>> sorride leggermente e si siede sul letto.

<<bene, è tardi per la scuola>> dice Caroline e se ne va, chiudendo la porta.

<<non mi ha dato i dettagli, è solo preoccupato per la sua ragazza e sa che non puoi esprimerti con Caroline e con nessun altro>>

<<mi sento malissimo, ho avuto gli incubi, ho dormito a malapena>> mi alzo dal letto.

<<cos'è successo Cami? Perché sei così agitata?>> sospiro e mi acconcio i capelli in una coda di cavallo.

<<ho ucciso una persona>> mi giro e lei mi guarda sorpresa. <<è la reazione che sapevo avresti avuto>> aggiungo e lei scuote la testa.

<<cosa?>> dice confusa.

<<un vampiro voleva uccidere Stefan e io ho fermato, lo avevo già fermato ma volevo farlo soffrire, Elena, volevo che morisse>>

<<stavi solo cercando di proteggere qualcuno che ami, era un vampiro Cami, non tormentarti>>

<<non è quello, il fatto è che l'ho ucciso, non mi sono trattenuta ed è frustrante perché lo stavo guardando morire e non mi importava>> sento la rabbia nel mio petto. <<mi sono divertita>> i fari della macchina irrompono nella stanza ed Elena sussulta.

<<Camille!>> la porta si apre e guardo Caroline. <<ti muovi?>> sospiro e mi giro verso Elena.

<<oggi non vengo a scuola, non ne ho voglia, andate voi>> dico ed Elena si alza dal letto.

<<devi parlargli, è triste>> annuisco le do un abbraccio.

~*~*~
Decido di andare a casa Salvatore, sto per bussare ma la porta si apre.

<<bionda>>

<<è in casa?>> chiedo e lui annuisce.

<<nella sua stanza fingendo che non gli importi di aver bevuto sangue umano>> sbuffo ed entro in casa. <<Cami>> mi fermo e mi giro a guardarlo.

<<stai bene?>> mi limito a fissarlo e proseguo per la mia strada, bussa alla porta della camera di Stefan, lui la apre e mi guarda con cautela.

<<Cami>> sorrido leggermente. <<ero preoccupato, non ci parliamo da giorni>> annuisco ed entro nella sua camera.

<<l'ultima volta che sono stata qui mi hai salvato la vita>> mi guardo intorno con più attenzione, i dettagli sono proprio da lui.

<<possiamo parlare di quello che è successo giorni fa? So che devi essere sopraffatta e frustrata da quello che è successo>> mi giro a guardarlo, indossa una maglietta bianca, lasciando i suoi muscoli scoperti, posso solo pensare a come sarebbe senza.

𝐃𝐄𝐒𝐓𝐈𝐍𝐘-stefan salvatore¹ ✔️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora