La mattina sono a tavola a bere un caffè, ricordare tutto quello che è successo giorni fa mi tiene stressata, sono con i piedi per terra, devo andare dalla psicologa e non so cosa pensare di Stefan.
<<non sento di meritare di essere amata>> dico alla mia psicologa.
<<e perché hai questa sensazione?>>
<<rovino tutto, dico quello che penso e non posso prendermi cura dei sentimenti degli altri>> scrive in quel diario. <<non voglio dipendere da nessuno e non voglio che qualcuno dipendi da me, non mi sento pronta ad amare qualcuno>> posa il taccuino.
<<tutti meritiamo di essere amati Camille, l'amore è qualcosa di magico che guarisce le ferite causate dagli altri, quando sei con le persone giuste l'affetto che hanno per te e ciò che ti aiuta ad andare avanti e a sentire che non sei da sola>>
<<non mi sento così, non mi sento...>> mi si forma un nodo in gola. <<non so cosa dire>> respiro agitata.
<<calmati>> scuoto la testa e mi alzo.
<<sento che la mia vita è troppo complicata, le bugie, mia madre, Caroline, mio padre che non mi parla da quando se ne andato e non sa nemmeno che ho scoperto di essere stata adottata, la frustrazione di non sapere chi sono i miei genitori biologici e Stefan, Stefan è troppo buono ma ho la sensazione che non sappia cosa voglia e io tanto meno>>
<<calmati, non voglio che tu abbia un attacco di panico>>
<<devo uscire di qui>> mi sento sopraffatta e la stanza è troppo piccola, corro verso l'uscita.
<<Camille>> corro per il corridoio finché non esco dall'ufficio. <<Camille>> faccio un sospiro.
<<Cami>> dico stupita e mi giro a guardare.
<<stai bene? Il tuo cuore batte troppo veloce>> mi tocca la spalla e io lo fisso.
<<non spaventarmi così, Camille>> ci giriamo verso la mia psicologa. <<stavo quasi per chiamare tua madre nel caso fosse successo qualcosa>>
<<sto bene, voglio solo andarmene>> inizio a camminare.
<<cosa stai facendo?>> mi chiede Stefan mentre mi segue.
<<secondo te? Sto scappando dalla mia psicologa, quando vado dalla psicologa voglio che sia volontario>> l'aria fresca mi calma un po'.
<<nom scherzare, Cami>> sbuffo e mi fermo, mi gira a guardarlo.
<<andiamo dalla stessa psicologa oppure mi stai seguendo?>> incrocio le braccia al petto.
<<non ti ho seguita...ti stavo cercando>> un sopracciglio. <<non mi servito seguirti, sapevo perfettamente dove ti trovavi>>
<<cosa vuoi, Stefan?>>
<<ti ho portato questa>> tira fuori dalla tasca una collana. <<è per Caroline, contiene verbena>> annuisco e la prendo.
<<è molto carina, so che le piacerà, grazie>>
<<sai che le streghe non possono essere soggiogate?>>
<<si, me lo ha detto Damon ieri>> si irrigidisce un po'.
<<non vai a scuola?>> sospiro.
<<no, non mi va>>
<<stai bene? Non abbiamo ancora parlato di ieri sera>> mi innervosiscono subito.
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𝐃𝐄𝐒𝐓𝐈𝐍𝐘-stefan salvatore¹ ✔️
FanfictionCamille Forbes è una ragazza normale nello strano mondo di Mystic Falls, non conosce affatto la vita soprannaturale, rendendosi vulnerabile al mondo in cui esistono vampiri e lupi mannari, due vampiri nella città che trasformeranno il mondo di Cami...