5-un asso nella manica

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<<penso che la morte sia l'ultimo passo che facciamo nella vita>> dico alla mia psicologa mentre scrive sul suo taccuino.

<<perché?>> sbuffo e mi appoggio allo schienale di quella comoda sedia curva che mi dà un po' di ansia.

<<ne rimarresti sorpresa>> sospira, l'unica cosa che mi viene in mente è il ricordo di sapere che Stefan è un vampiro, è morto ed è tornato in vita.

<<tua madre mi ha detto che hai scoperto di essere stata adottata. Come ti senti?>> sbuffo e guardo il soffitto.

<<niente a dire il vero, mi è passato>> chiude il quaderno e mi guarda.

<<Cami, lo stai facendo di nuovo, non stai comunicando>>

<<onestamente non so cosa sento, forse tradita perché per tutta la vita ho creduto che i miei genitori fossero quelli biologici, forse mia sorella, la mia famiglia è pazza perché mio fratello maggiore a cercato di ucciderci ed è per questo che mia sorella mi ha mandata via>> mi giro a guardarla. <<quella biologica ovviamente, sento che la mia vita è una bugia e che non appartengo a nessun posto, odio che mi mentano ma capisco la motivazione di mia madre di mia sorella, quindi si, l'ho superato>> mi guarda stupita.

<<hai appena detto come ti senti, tradita, ingannata, con distacco emotivo e negazione, ancora non accetti la tua realtà e ancora non la assumi, la dici sono ma non la senti>> scuoto la testa.

<<il distacco emotivo implica lasciare andare persone o cose quando dobbiamo affrontare un lutto, senza aggrapparci a loro in modo ossessivo, io non mi sento così, non devo lasciare andare nessuno>>

<<Cami, non lasci andare il passato, sono preoccupata che assorbirai tutto ciò che senti e ad un certo punto esploderai e avrai un esaurimento nervoso, ancora non accetti di essere stata adottata, non pensare che la tua famiglia debba essere lontana e non puoi incontrarla, non senti il dolore>> mi inserisco.

<<non è vero>> mi alzo. <<ho bisogno di pillole per dormire>>

<<perché? Gli incubi sono tornati?>> mi siedo di nuovo.

<<si, dormo fino alle sei e sudo freddo>> sospira. <<ho bisogno di dormire, mi sento sempre più stanca>>

<<beh, te ne prescriverò qualcuna. Ma questa cosa bisogna gestirla, non si può vivere attaccati a delle pillole per addormentarsi, non è salutare e non aiuta. Potrebbe crearti dipendenza>>

<<lo so, sono troppo giovane per diventarne dipendente>> mi lancia uno sguardo serio. <<scherzo>> mi porge la ricetta.

<<devi parlare del passato per curarti, non siamo ancora arrivati alla parte estiva>>

<<buona giornata, signorina Carter>> sorride ed esco dall'ufficio, è stato più frenetico di quanto pensassi.

Torno a casa per stare con Caroline, sono preoccupata per quello che è successo la scorsa notte e non ho più notizie di Damon e Stefan da quel giorno.

<<dovevi venire con me oggi>> la rimprovero mentre si pettina davanti allo specchio.

<<non sono pazza come te>> si gira a guardarmi. <<non intendevo dire questo>>

<<un uomo ti ha torturata, usata, manipolata e sottomessa, non credo che tu stia bene>> dico incredula.

<<sti bene Camille, mi vedi piangere? Non mi sto demoralizzando>> esce dalla sua stanza e io sbuffo, non so come gestire la cosa.

𝐃𝐄𝐒𝐓𝐈𝐍𝐘-stefan salvatore¹ ✔️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora