E Tu Chi Sei?

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Prima di iniziare a leggere ci tengo a dirvi che questa storia contiene:
Scene di sesso esplicito, sangue, omicidi, vampiri, tentati suicidi, stupri, violenza e parolacce(!)
Detto questo vi lascio alla storia!
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Stavo camminando da sola, era sera.
Oggi mi ero lasciata con il mio ragazzo, avevamo litigato di brutto.
Stavo andando dalla mia migliore amica, Mia, che mi avrebbe sostenuta come sempre.
Ero triste, sconsolata,diedi un calcetto ad un sassolino che rotolò in mezzo alla strada.
Faceva freddo, e mi misi le mani in tasca, e come se non bastasse iniziò a piovere.

Viky:"cazzo.. Non ci voleva... Fanculo..."  *dissi abbassando lo sguardo e chiudendo gli occhi sospirando*

Mi cercai di riparare dalla pioggia e trovai un vicolo,era stretto e buio, ma sembrava asciutto e riparante.
Entrai nel piccolo vicolo e mi appoggiai al muro mentre dalla mia bocca usciva aria congelata bianca,sembrava fumo, la amavo, mi faceva ridere.
Non sembrava esserci nessuno, insomma, chi mai sarebbe entrato lì dentro, era così orrendo quel posto.
E invece no, una figura alta mi spuntò da davanti, non l'avevo visto.
Sobbalzai per lo spavento e poi gli chiesi incuriosita:

Viky:"E tu chi sei?"

???:"Mhh.. La vera domanda é chi sei te..:"

Evidentemente nemmeno lui mi aveva notato ma non mi stava molto simpatico solo dal suo modo di parlare che aveva...

Viky:"voglio dire.. Che ci fai qui? Questo vicolo avrà 100 anni, puzza ed é buio, orrendo.. Non é strano?"

??? :"e perché tu sei qui se pensi queste cose su questo posto?"

Rimasi immobile e sulla mia faccia si formò una smorfia
Quel tizio non mi stava simpatico

Viky:"bhe..perché sta piovendo a dirotto forse?:"

Lui non mi aveva ancora guardato e le nostre facce ancora non si erano incrociate.
Sicuramente sarà stato brutto come tutti quei delinquenti che va a scrivere tra i vicoli con le bombolette spray.

Poi alsò la testa, e in quel momento una macchina passò con i fari accesi.
La luce dei fari illuminò il vicolo e io vidi la sua faccia.

Aveva treccine nere, con una fascia nera legata in fronte, piercing al labbro,aveva una felpa grigia non molto larga e i pantaloni non li avevo visti.
Era meglio di quanto mi aspettassi.

Viky:"ah allora non sei uno di quei delinquenti che va in giro con le bombolette a disegnare graffiti nei vicoli.." *lo dissi con voce scherzosa*

??? :"bhe a quanto pare..."

Viky:"appropostio, come ti chiami?"

???:"Tom, Tom kaulitz,e te?

Viky:" Oh, si, io sono Viky, ma puoi chiamarmi Vik.

Tom:"va bene Vik, ci si vede allora...

Viky:"bhe se solo smettesse di piovere..."

Tom mi guardò, cercando di intravedere di nuovo la mia faccia, ma era buio e non ci riuscì, si guardò intorno e vide che c'era il suo ombrello accanto a lui,si avvicinò a me e me lo diede.
Gli dissi che non ce n'era bisogno ma sembrava che non mi stesse ascoltando, non ci feci caso e pensavo che volesse insistere nel darmi l'ombrello, quindi gli sorrisi e presi l'ombrello ma vidi che lui non si mosse.
Era li, fermo, davanti a me.
Poi notai nei suoi occhi una lucina rossa che poi si espanse e diventò il colore dei suoi occhi.
Alzai un sopracciglio e mi allontanai poco poco indietreggiando, ma c'era il muro, non potevo muovermi più di tanto.
Lo guardai e vidi che stava guardando il mio collo, lo fissava, poi scosse la testa e si allontanò.
Il rosso fuoco dei suoi occhi pian piano diventarono di nuovo al colore originale, marroni scuro.

Io non avevo capito cosa fosse successo, gli feci un finto sorriso molto nervoso, poi mi allontanai al più presto, aprii l'ombrello e con passo veloce uscii dal vicolo.
Non mi girai indietro, solo quando uscii dal vicolo.
Cercai di elaborare cosa appena successo, ma poi pensai che fosse stata solo una coincidenza e forse avevo visto male.

Viky:"bah..che tipo strano.."

Camminavo a testa bassa ma a passo veloce.
Arrivai sotto casa di Mia, la mia migliore amica.
Gli suonai il campanello aspettando che mi aprisse.
Da dentro sentii uno stonfo che rimbombò per tutta la casa, poi sentii ancora dei "passi" da corsa, poi la porta di aprì.
Vedi Mia con i capelli tutti scompigliati tutta sudata con il fiatone.

Mia:"O MIO DIO FORTUNATAMENTE STAI BENE! DOVE ERI!

Era impanicata, iniziò a toccarmi da cima a fondo per vedere se ero ferita, era esagerata.

Mia é la mia migliore amica da 12 anni,era ovvio che si preoccupava per me, e ne andavo fiera, mi sentivo bene con lei, era l'unica persona a cui dicevo tutto, tutto tutto.

Io gli dissi di stare tranquilla e lei fece un respiro di sollievo e poi mi fece entrare in casa, la ringraziai e poi mi fece sedere.
Iniziammo a parlare e discutere della faccenda con il mio "ragazzo" con cui mi ero appena lasciata, quindi si poteva definire "ex"
Ovviamente mi rassicuró e mi diede mille abbracci e come sempre mi disse di lasciarlo perdere e mandarlo a quel paese.
Era la migliore.

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Spazio autrice
Ciao a tutti, Si, questa è la prima parte di questa storia, diciamo che ancora non ho le idee chiare su come continuarla ma già alcune le ho.

Non é il massimo perché come ho già detto é la mia prima storia, ma spero vi piaccia, grazie.
                                                                  ;]

Vampire...? 🥀//tom kaulitz//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora