La notte della luna rossa

Prologo

La parola "principessa" desta in molti l'immagine di una bellissima ragazza dai lunghi boccoli biondi, che veste un enorme abito probabilmente rosa e una tiara di cristallo. Una bellissima fanciulla che vive in un castello circondata dal lusso, con una vita che si divide tra cerimonie e qualche giro sporadico a cavallo.

Ma nel mondo di cui vi sto per parlare le principesse erano ben diverse dal classico modello. Il termine migliore per identificarle potrebbe essere "guerriere". Sì, direi che è il più adatto.

Una principessa in particolare attirò la mia attenzione. Camminava per quel bosco che conosceva dalla nascita, il suo nome era René. In quel mondo lei era un lupo mannaro, la figlia dell'alpha del suo branco. Conosciuta da tutti per essere un'Alpha puro sangue. Rara più dell'oro e dell'argento, il suo sangue era insostituibile e prezioso più della fonte della giovinezza.

René quel giorno stava per adempiere a una missione che vedeva proprio il suo sangue come merce di scambio. Una vita crudele la sua, piena solo di responsabilità e forzate belle impressioni.

La principessa si guardava intorno, mentre camminava con una lentezza decisamente non necessaria.

Agli occhi di qualcun altro gli alberi che la circondavano sarebbero potuti sembrare tutti uguali, alcuni più storti di altri ma pur sempre alberi, nulla di importante. René guardava ogni singola pianta con una malinconia che le perforava l'anima ad ogni piccolo e lento passo. Conosceva quel bosco come le sue tasche, fin da piccola giocava lì con i suoi fratelli e con alcuni membri del branco.

Ricordava con estrema gioia il primo giorno in cui le era stato permesso di andare a caccia, aveva quattordici anni e correva davanti al gruppo guidando la spedizione. Per curare la sua immagine era stata costretta a portarsi dietro anche alcuni omega. Già i beta faticavano a stare al suo passo, vi lascio solo immaginare quanto fosse difficile per le povere bestiole nate sotto la luna sbagliata.

Con un po' di fastidio René ricordò le numerose volte in cui aveva dovuto fermare la sua magnifica corsa per aspettare che gli omega riuscissero a raggiungere lei e il resto del branco. In particolare c'era un omega di nome Talua che non riusciva mai a stare al passo, anche se si vedeva che ci stesse provando con tutta sé stessa rimaneva sempre indietro. A René sarebbe mancata persino quella piccola peste.

Ed eccolo lì, il confine.

Quel breve tratto privo di alberi che divideva il territorio del suo branco da quello del clan Malkavian. Un clan di vampiri con il quale il branco dei Lyall da tempi immemori era obbligato a convivere. Ben separati ma pur sempre troppo vicini.

I Malkavian erano conosciuti per essere non troppo segretamente folli, assolutamente troppo imprevedibili per i gusti dei Lyall. Per questo i lupi avevano sentito la necessità di creare un accordo di pace che garantisse la loro incolumità e continua prosperità.

Al centro di questo accordo c'era proprio René, la principessa dei Lyall. Il suo sangue, per essere precisi, era la valuta di scambio per la vita del suo branco.

René attraversò il confine e si ritrovò immersa in una nuova foresta che non conosceva, quegli alberi non le dicevano nulla e ebbe l'impulso di esplorarla in quel momento per imparare a conoscerla, ma si trattenne.

Nuovi odori entrarono nelle sue narici destabilizzandola leggermente, barcollò per un po' prima di riprendersi e ricominciare a camminare.

Una lacrima le sfuggì al pensiero che mai più avrebbe passato i suoi giorni tra le strade sterrate del suo villaggio, la sua casa sarebbe stata solo un ricordo e anche se non poteva essere uccisa per contratto, sentiva comunque la sua sicurezza minacciata.

Continuava a sentire una presenza vicino a sé, probabilmente i vampiri avevano deciso di accoglierla senza farsi vedere.

A testa alta continuò a camminare.

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🦋Salve! Benvenuti in questa mia nuova storia sicuramente molto diversa dalla precedente, spero vi piaccia e se doveste trovare degli errori non esitate a segnalarmeli.💙