KLEO
Alexa ed io passammo tutta la mattina al parco e poi la invitati a casa mia a pranzare. Nel pomeriggio mi aiutò a fare le valige, cosa che richiese non poco tempo. Mi dispiaceva "sfruttarla" in quel modo, ma per lei l'importante era stare insieme a me. E quindi lo era anche per me.«Tesoro, ho prenotato il volo, è domani notte alle due.»
«Okey zia.» le risposi triste.
«Non ci posso ancora credere che te ne vai.» disse Alexa abbracciando di colpo. La strinsi forte forte.
«Ale, nemmeno io ci posso credere, ma vedrai che prima o poi tornerò, magari a Natale puoi venire a trovarmi, così visiteremo insieme l'Italia.» -le sussurrai.
«Mi mancherai moltissimo. Non ti dimenticherò mai.»
«Hey hey. Mi mamcherai anche tu. Ma giarda che non vado mica a morire, ci rivedremo sicuramente.Ora è meglio se vai a casa, devi essere molto stanca.»Il giorno dopo finii di impacchettare tutta la la mia roba, non pensavo di averne tanta. Impostaii la sveglia a mezzanotte.
A l'una sentii suonare il campanello. La zia che era in bagno che si asciugava i capelli, quindi toccava a me andare ad aprire. Chi cavolo poteva essere a quest'ora?
Alexa.
Ecco chi poteva essere a quest'ora...«Ale, cosa ci fai qui a quest'ora?»
Senza nemmeno rispondermi si infilò tra me e la porta.
«Non è ovvio?»
«Non esattamente.»
«Ti accompagno in aeroporto stupida.»
Tutto chiaro.
«Zia, l'Ale ci accompagna in aeroporto.»
«Okey.»«Per te cosa mi posso mettere, presumo che in aereo dormirò, quindi qualcosa di comodo.» -le chiesi.
Lei, guardando quei pochi vestiti che non avevo messo in valigia mi indicò un paio di pantaloni grigi e una magliettine lilla. -«Questi dovrebbero andarti.»Quando mi fui vestita, portai il resto delle valigie davanti alla porta, dove c'erano già dei tizi muscolosi che caricavano gli scatoloni su un camioncino. Le nostre cose sarebbero partite con un altro aereo, subito dopo di noi.
La zia chiamò un taxi, quelli tipici newyorkesi; giallo limone com'era sembrava quasi una macchia nel buio. L'autista, una signora di mezza età dall'aria molto stanca ci accompagnò in aeroporto in poco più di mezzora, durante la quale rischiammo di schiantarci una decina di volte. Non scherzo!!
In aeroporto abbracciai Alexa per cinque minuti buoni, per qualche motivo solo al mio cervello noto mi ero truccata, quindi, logicamente, mi misi a piangere, tanto per partire con la faccia tutta imastricchiata.
«Ci vediamo a natale.» -mi sussurrò nell'orecchio, prima di tirare su col naso in modo molto rumoroso.
«Ale, sei disgustosa.» -la presi in giro baciandola sulla testa.-«A natale!»Non era la prima volta che salivo in un aereo, ma l'emozione era come se la fosse. Dopo circa mezz'ora decollammo, l'ultimo pensiero che feci prima di addormentarmi fu 'Italia, sto arrivando'.
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MY SPACE
Lo so, questo capitolo è una noia, ma il prossimo sarà meglio, prometto.
~Nora

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KLEOPATRA RIVERA
Fiksi RemajaSi prospetta un'estate favolosa per Kleo, tanto mare e tanto sole in compagnia della sua migliore amica. Ma tutti i suoi piani sono stravolti, la ragazza infatti è costretta a trasferirsi in Italia, in un paesino sperduto, in modo che la zia, con cu...