Capitolo 2 - Progetto Calvin Klein

206 15 5
                                    

Dopo qualche secondo sentii la direttrice rispondere dall'altra parte della porta con un "Avanti" molto serio.
Quando aprii la porta mi ritrovai davanti la classica direttrice di una rivista di moda: alta, secca, con delle belle curve, trucco impeccabile, capelli ordinatissimi, gioielli costosi e i classici vestiti firmati con accessori abbinati. Non so se avete presente il fim ''Il diavolo veste Prada'', ecco uguale.

«Salve signora Gordon, mi voleva vedere?» chiesi cordialmente alla donna di fronte a me.
«Cara, siediti pure! Certo, volevo parlarti del progetto con la Calvin Klein di cui ti avevo accennato qualche giorno fa, ho scelto te perché sei tra le migliori e loro hanno bisogno di un ottimo fotografo. Ovviamente verrà con te la signorina Gray che dovrà fare un'intervista al modello principale. Il tuo compito è quello di conoscere i modelli, fare loro delle ottime foto, scegliere le migliori con la Calvin Klein e comporre l'impaginazione come sai fare tu. L'appuntamento è per oggi pomeriggio alle 15.30, l'indirizzo ce l'ha la tua compagna. Tutto chiaro?» mi guardò attentamente, con un'espressione seria.
«Sì sì, tutto chiaro.» risposi sorridendole anche se ero abbastanza in ansia.
«Ottimo signorina Lawrence, può andare.» non mi dedicò altro tempo, si girò verso lo schermo del computer e iniziò il suo lavoro. Mi alzai e mi diressi verso la porta.
«Ah Kiara? Sono sicura che farai un ottimo servizio, rilassati.» detto questo la ringraziai e uscii definitamente da quella porta.

Erano appena le undici così decisi di andare nel mio studio e pensare a come fare l'impaginazione perfetta. Feci una piccola bozza con il computer e immaginai la foto, le scritte e il titolo. Passai un po' di tempo al computer a controllare i vari impegni. Mi arrivò un messaggio e vidi il nome di Catherine:
-Pranziamo insieme e poi andiamo alla Calvin Klein?- mi sembrò un'ottima idea, almeno ero sicura di non fare tardi all'appuntamento più importante della mia vita. Lei riusciva a fare tardi anche quando finiva di prepararsi in anticipo, non so come faceva ma ci riusciva.
-Sì perfetto Catherine, ci vediamo al piano terra alle 11.30- le risposi velocemente e finii la bozza del servizio.
Erano le 11.20 così decisi di prendere la borsa con tutto il necessario per il servizio. Presi l'ascensore e dopo un po' riuscii ad arrivare al piano terra. Vidi Catherine seduta sulle poltrone rosse in una stanzetta, mi avvicinai e la salutai.
«Catherine! Come stai?» le chiesi abbracciandola e salutandola come sempre.
«Tutto bene, te?" mi rispose sorridendo, si vedeva benissimo che era agitata ma non le dissi niente per non metterla in imbarazzo.
«Tutto bene, anche se sono un po' in ansia per il servizio» le dissi sincera.
«Ehi tranquilla, sei bravissima! Abbiamo fatto tantissimi servizi insieme, uno in più non cambia nulla!» mi sorrise rassicurandomi in parte. Decidemmo di andare in un piccolo ristorante non molto distante dalla nostra destinazione del pomeriggio.
Ordinammo e in poco tempo ci servirono i nostri piatti.
«Cioè ti rendi conto? Andiamo dai modelli più fighi di Detroit!» fu Catherine a rompere il silenzio con la sua frase alquanto bizzarra.
«Sì, ma non ti entusiasmare troppo! Andiamo li per lavorare, niente di più.» la riproverai ridendo. Contagiai anche lei perché scoppiò a ridere dopo qualche secondo.
«Già ma hai visto mai? Forse te non ti rendi conto con chi stai per lavorare!» mi disse tornando seria.
«Sì che lo so, con i soliti quattro modelli che neanche sono così belli.» le risposi ridendo. Lei mi guardò con stupore.
«Non puoi essere seria, la gente pagherebbe oro per riuscire a fare delle foto ai modelli della Calvin Klein! Sopratutto il modello principale, dopo il servizio stagli alla larga, non è un tipo a posto.» mi disse con un aria di chi sa tutto. Questa è una cosa che mi irritava abbastanza.
«E perchè dovrei? Non mi ha fatto niente perché io lo possa trattare male e poi ci devo solo lavorare, niente di più!» le risposi più seria che mai.
«Questo è quello che dicono tutte!» fu la sua ultima affermazione. Pagammo, uscimmo dal ristorante, ci avviammo verso la macchina e andammo all'edificio della Calvin Klein.

Parcheggiò la macchina e in poco tempo fummo nell'edificio, anche questo era molto bello e moderno. Andammo verso la segreteria e ci diede il benvenuto una giovane ragazza.
«Salve, come posso esservi d'aiuto?» ci chiese sorridente.
«Salve, siamo qui per il servizio con alcuni modelli.» risposi io per tutte e due.
«Nomi prego?» ci chiese rivolgendo lo sguardo al computer.
«Kiara Lawrence e Catherine Gray, di Vanity Fair.» rispose Catherine questa volta.
«Ah si, al piano -1 troverete una nostra collega con cui lavorerete.» ci rispose sorridente. La salutammo e ci avviammo all'ascensore. Arrivammo al piano terra e dopo pochi minuti ci venne incontro una ragazza molto giovane, capelli neri lunghi, trucco abbastanza evidente e un bellissimo sorriso sul volto.
«Benvenute alla Calvin Klein! Io sarò la vostra aiutante per oggi, se non sbaglio voi avete un servizio con i nostri modelli migliori, tra cui il migliore in assoluto, che dovrebbe avere un'intervista proprio oggi.» ci disse lei.
«Sì esatto...» non riuscii a finire la frase che Catherine rispose eccitata alla ragazza.
«Sì in effetti io dovrò fare l'intervista, lei è la fotografa. Io sono Catherine e lei è Kiara, facciamo sempre servizi insieme.» concluse Catherine sorridente.
«Oh bene e io sono Jessica, piacere di conoscervi.» ci disse sempre con un gran sorriso.
«Piacere nostro, scusala quando è agitata per un'intervista fa così!» mi scusai con Jessica e ci dirigemmo nella sala dove fare le foto.
«Ragazzi! Uscite fuori, sono arrivate le ragazze della Vanity Fair.» appena Jessica finì la frase, comparvero quattro ragazzi, come al solito uno più bello dell'altro, anche se questa volta era diverso, erano tutti diversi, non come succede spesso che sono sempre gli stessi modelli.
«Jessica non urlare santo cielo, ci sentiamo! Ci divide un foglio bianco.» disse un ragazzo biondo.
«E' come se non ci fosse Niall!» intervenne un altro ragazzo.
«Non sono stato io ad urlare Liam, prenditela con Jessica!» si difese il ragazzo biondo, Niall, mi sembrava fosse il suo nome.
«Va bene ragazzi, smettetela di litigare, vi presento Kiara e Catherine, le ragazze della Vanity Fair. Kiara per il momento si occuperà di Justin, Niall, Liam e Louis. Catherine invece di Harry. Aspettate, dov'è Harry?» vidi Jessica iniziare a innervosirsi.
«Non lo sappiamo, ancora non è arrivato.» disse Niall dispiaciuto.
«Va bene non preoccupatevi, deve essere in ritardo! Io vado ad avvertire il direttore che siete arrivate, voi preparatevi per iniziare.» ci disse Jessica prima di sparire dietro una porta.

Danger In DNA↬Harry Styles↫Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora