Capitolo 16 - Rivelazioni

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POV'S HARRY

Ero in camera, la stavo osservando mentre cercava di riposare un po' dopo la nottata passata nell'incubo dei ricordi.
Erano le 9 di mattina, non avevo dormito molto. Kiara si era svegliata verso le 3 e da allora non sono riuscito più a dormire.
Kiara si era addormentata nella vasca così con molta delicatezza riuscii a portarla nel letto senza  svegliarla.
E da allora ero lì, accanto a lei ad osservarla mentre era rilassata a dormire.
Il viso era illuminato da un raggio di sole che filtrava dalle tende della finestra, era bellissima.
Un piccolo angelo dentro il mio letto.
Non riuscivo a dormire perché mi ronzava nella testa tutto quello che mi aveva raccontato riguardo ai suoi incubi.
Non mi aspettavo una cosa del genere lo devo ammettere, in tutto questo tempo mi ero perso davvero tante cose che la riguardavano ma è bello sapere che lei non mi ha dimenticato come non ho fatto io.
Ammettiamolo, è difficile dimenticarsi di una come lei.
Continuo a pensare che sia una ragazza davvero fantastica, è dolce, sensibile, irresistibile ma anche molto ingenua per alcune cose.
La vidii agitarsi così la presi tra le braccia per farla sentire al sicuro e nell'arco di pochi secondi tornò a rilassarsi nuovamente.
Avevo passato anni a cercare di dimenticarmela ma era davvero difficile, quella ragazza mi aveva completamente rapito il cuore.
Ricordo davvero poco di quel giorno che la vidi per l'ultima volta e i ricordi con lei erano davvero sfocati.
"Mi sembra giusto genio, sono passati quindici anni. È già tanto se ti ricordi cosa hai fatto ieri sera."
Ma lei si ricordava tutto, io mi ricordavo dei momenti passati con lei solo grazie a Jessica che ogni tanto andava a sistemare gli scatoloni in soffitta e ci trovava tutte le foto mie, sue e di Kiara.
Il pensiero che qualcuno abbia provato a portarmela via per colpa del padre mi fa ribollire il sangue nelle vene.
Se trovo quel coglione che le ha sparato per un errore del padre... lo ammazzo.
Più la guardo e più mi rendo conto che non la merito. Insomma, perché stare con uno come me?
Sono il peggio che esista, spavento tutti con un solo sguardo, la gente parla di me tutto il giorno e non perché faccio il modello.
Sono il disonore della mia famiglia, tutti parlano e mi descrivono come un vero e proprio demone ma nessuno sa realmente le cose.
Forse non proprio nessuno...
L'angelo che tengo tra le braccia rischia di perdere la sua purezza per provare a salvare un demone come me. So che tra noi non può esserci un amore vero, di quelli da telefilm perché sarebbe dannoso per entrambi, sopratutto per lei.
È meglio non iniziare qualcosa che non si è sicuri di volere.
"Ma andiamo Harry, chi vuoi prendere in giro, fai questo ragionamento dopo che te la sei limonata?"
"Fottuta coscienza!" pensai.
La guardai un'ultima volta e sospirai.
Dopo la nottata passata in questo modo volevo rivedere il suo sorriso, così decisi di alzarmi e andare a prepararle la colazione.
Almeno avrebbe avuto un risveglio da principessa.

•••

Preparai un po' di cose da mangiare, sicuramente era affamata.
Presi il vassoio pieno di cibo e una piccola rosa blu e mi avviai verso la stanza.
La vidi muoversi nel letto e aprire i suoi bellissimi occhi verdi.
Appoggiai il vassoio sul comodino e mi avvicinai a lei.
<<Buongiorno principessa.>> le sussurai nell'orecchio.
<<Buongiorno.>> Rispose lei con un bellissimo sorriso sul volto e un tono vagamente assonnato.
Come se non fosse successo nulla, questa era una cosa che amo molto di lei.
Si addormenta piangendo e si sveglia con il sorriso.
Questa ragazza ha la forza di un uragano.
<<Ti ho portato la colazione.>>
La vidi tirarsi a sedere e guardare sognante il vassoio.
Iniziò a mangiare e questo mi fece tirare un sospiro di sollievo, temevo non avesse voluto mangiare.
Andai verso la finestra e aprii le tende così da far passare i raggi del sole e far illuminare tutta la stanza.
<<Dolcezza io vado a farmi una doccia, quando hai finito di mangiare lascia tutto sul letto. Ci penso io.>> Detto ciò uscii dalla stanza e andai verso il bagno per farmi una doccia.
Dopo quache minuto uscii dalla doccia e iniziai ad asciugarmi, quando sentii il citofono suonare.
"Chi diamine è alle 10 di mattina?" pensai.
<<Kiara per favore vai tu?!>> urlai.
<<Sì!> rispose lei.
Sentii i suoi piedi scalzi passare davanti al bagno e dirigersi verso l'ingresso.
Il campanello continuava a suonare insistente.
<<Un attimo, arrivo!>> urlò Kiara mentre raggiungeva la porta.
Mi vestii velocemente e cercai di asciugare i miei ricci ribelli con un asciugamano.
<<Harry vieni alla porta per favore!>> sentii chiamarmi da Kiara.
<<Arrivo!>>
Stavo per sbucare verso l'ingresso quando sentii parlare una voce femminile.
<<Come volevasi dimostrare.>>
<<Stai zitta!>> sentii dire da Kiara a denti stretti.
Decisi di andare a vedere chi era alla porta ma appena mi ritrovai davanti una bionda, stratruccata e vestita da perfetta troia... stavo per cambiare idea.
<<E tu che ci fai qua?>> le chiesi irritato.
<<Se mai cosa ci fa lei qui, con addosso solo la tua maglietta, di mattina ad aprire la porta di casa tua!>> rispose lei acida.
Mi stava davvero facendo arrabbiare, con quale diritto si presentava a casa mia?
Tutte quelle che mi sono portato a letto poi non si sono più fatte vedere ma lei era fatta così, non si scollava più.
<<Harry, io vado a farmi una doccia.>> vidi Kiara avvicinarsi a me e lasciarmi un piccolo bacio sulle labbra.
"Questo è un colpo basso principessa." pensai.
<<Che stai facendo?>> le chiesi incuriosito, lei non ha mai voluto e non mi ha mai baciato davanti a qualcuno.
<<Delimito il mio territorio.>> sputa acida guardando verso Madison.
Poi la vidi sparire e andare verso la camera da letto.
<<Insomma Madison, cosa cazzo vuoi?!>> le chiesi arrabbiato.
<<È importante, non mi frega niente con chi hai scopato stanotte, sicuramente domani ti troverò con qualcun'altra.>> aveva un sorrisetto che mi faceva imbestialire.
<<Madison, smettila! Dimmi questa cosa importante e sparisci.>> le dissi esasperato.
<<Si tratta di Louis.>>
Aspetta cosa? Avevo sentito bene?
<<Cosa?>> le chiesi.
<<Si tratta di Louis, Harry. Lui... è tornato a lavorare dal padre.>> disse abbassando la testa.
<<Cosa intendi per "è tornato a lavorare dal padre"?!>> domandai accigliato.
<<Significa che è di nuovo nei casini Harry.>>
Non ci posso credere!
È un fottuto idiota.
<<E tu come fai a saperlo?!>>
<<Ho sentito parlare al telefono mio padre con Troy.>>
<<Da quanto tempo è tornato a lavorare?!>>
<<Da poco, non lo so esattamente quando.>> disse mortificata.
<<Harry, Louis si sta mettendo in un casino più grande di lui. Ti prego fermalo prima che finisca male.>> detto questo girò i tacchi e se ne andò.
Chiusi la porta o meglio la sbattei con rabbia.
Presi l'iPhone in cucina e digitai velocemente un messaggio a Louis.
-Oggi pomeriggio vieni da me, dobbiamo parlare-
Bloccai il telefono e vidi Kiara entrare in cucina con il vassoio.
<<Harry, oggi pomeriggio ti va di uscire con..>> non finì la frase.
<<Ehi, tutto apposto?!>> si avvicinò a me e mise le braccia intorno al mio collo.
<<Ehm...Sì, sì tutto apposto. Cosa mi stavi dicendo?!>>
<<Non me la bevo Styles.>> rise.
Misi le mani suoi suoi fianchi e rubai un bacio a quelle labbra fantastiche, mordibe e piene.
<<Comunque, ti va di uscire con me e Catherine? Fai venire un tuo amico se ti va. Tipo Louis.>> mi disse sorridendo.
<<Sì, non c'è problema.>> sorrisi e le rubai un altro bacio.
<<Piccola, la sfida di ieri notte, chi l'ha vinta?>> chiesi ridendo.
<<Non saprei...>> mi rispose facendo finta di pensare.
<< Ma esattamente in cosa consisteva?! >>
<< A chi capiva prima. >> rispose lei con nonchalance.
<<A chi capiva prima cosa?>>
Non stavo capendo.
Decisi di lasciar perdere, avremmo ripreso la discussione in un altro momento.
Sentii il telefono vibrare.
Mi staccai da lei e vidi un messaggio di Louis.
-Okay-
Era stata la sua risposta.
Perfetto, adesso non poteva più scappare.
<<Piccola, che ne dici se stasera rimani qui così vediamo un film insieme?>>
<<Io... non so. Domani devo andare a lavoro, non posso fare tardi e oltretutto dovrei tornare a casa.>> mi disse dispiaciuta.
Giusto, il lavoro.
Sentii un telefono suonare e vidi Kiara schizzare fuori dalla cucina verso la camera dove aveva lasciato il telefono.
Decisi di seguirla e mi appoggiai alla cornice della porta.
<<Jordan, oddio come stai?>> chiese Kiara preoccupata.
<<Sì, tutto apposto... no, ehm... sono rimasta da Harry... lo so... sì lo so, ma... ho capito... Jordan smettila di comportarti come un bambino... ti-...ti ho detto che sto bene... Zayn sta bene?... menomale... no... non sei nessuno per ordinarmi cosa fare!... Oh, fanculo Jordan!>> attaccò il telefono e lo scaraventò a terra.
Era arrabbiata, e sapevo che il motivo ero io.

ANGOLO AUTRICE:

Da quanto tempo non faccio uno spazio per me? Troppo direi ahahahah torniamo alle cose serie. Vorrei ringraziare tutte le persone che stanno seguendo la mia storia e ad ogni aggiornamento sono pronte a divorarsi il capitolo in pochi minuti per poi lasciare una stellina e perché no, anche un commentino. Ringrazio sopratutto tutte quelle che nonostante aggiorni ogni mille anni, sono ancora qui ad aspettare di sapere il continuo della storia. Ho notato che ultimamente la storia sta aumentando rapidamente di visualizzazioni e anche di stelline colorate e ne sono molto onorata. Grazie mille davvero <3

Al prossimo capitolo gente ;)

Danger In DNA↬Harry Styles↫Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora