Don't let me go- Larry Stylinson

PROLOGO:

Se volete ho creato una playlist con tutte le canzoni di questa ff (sia quelle che troverete ad inizio capitolo sia altre simili): 
https://open.spotify.com/playlist/1FW0BbU7JzndiFWBmsDcIX?si=989c1f249a664457

Toast to the ones here today
Toast to the ones that we lost on the way
'Cause the drinks bring back all the memories
And the memories bring back, memories bring back you

There's a time that I remember, when I did not know no pain
When I believed in forever, and everything would stay the same
Now my heart feel like December when somebody say your name

-memories, Maroon 5-

***

Tre bimbi di all'incirca 4 anni: uno biondo con un sorriso smagliante e gli occhiali da sole in testa, uno moro con gli occhi nocciola illuminati dalla gioia mentre tirava scherzosamente una ciocca di capelli al terzo bambino, riccio.

Un tramonto in riva al mare con in lontananza due amici e una nuova figura che sguazzavano felici nell'acqua ancora tiepida. Seduti sulla sabbia a riva il ragazzo riccio accanto ad un tipo liscio. Si stavano presentando.

Di nuovo il biondino che saltava sul letto del riccio per svegliarlo. La nuova figura che prima sguazzava nell'acqua ora era seduta sul bordo del letto con dei pasticcini e una tazza di caffè in mano. Ora si potevano vedere i corti capelli castani e la carnagione leggermente abbronzata.

Il riccio che sorrideva agli altri amici mentre soffiava le candeline del suo 18 compleanno. Gli occhi fissi in quelli del liscio, un desiderio intrappolato tra di essi che il festeggiato espresse prima di spegnere le candele.

Il moro, il biondino e il castano seduti sui gradini sotto al portico di una baita di montagna con un drink in mano e i sorrisi stampati sui volti. Il liscio che si intravedeva appoggiato allo stipite della porta con una sigaretta in mano, mezzo volto oscurato dall'ombra.

Harry sfogliava l'album con un labbro incastrato tra i denti e molta malinconia intrappolata nella sua gola.

"É passato così tanto tempo." sussurrò malinconico osservando una dopo l'altra le foto di lui e dei suoi amici.

"Sono cambiate così tante cose." aggiunse Niall sorridendo appena.

Harry lo guardò: avevano entrambi gli occhi lucidi, solo che Niall era in grado di sorridere un po'. Forse fare quella piccola gita non era stata una buona idea.

Lo aveva capito non appena era sceso dalla macchina e aveva sentito una forza invisibile spingerlo nell'unica stanza in cui si era promesso di non tornare mai più. Era riuscito a combatterla, ma era ancora lì, ancorata nel suo petto e nella sua mente.

Il riccio e il biondo, seduti sugli stessi gradini della stessa baita in montagna di una delle foto precedenti, stavano sfogliando un vecchio album fotografico trovato lì per puro caso. O forse non proprio per caso.

"Haz, da quanto tempo non torniamo qui tutti e cinque?" domandò Niall sfiorando con le dita i loro volti contenti di un tempo.

"Più di cinque anni." rispose mentre giocava con gli anelli che aveva sulle dita.

"Pare impossibile che siano passati ben cinque anni dall'ultima uscita di gruppo." ridacchiò tristemente il biondo. "Dio, ti ricordi l'imbarazzo? Eravamo tutti seduti allo stesso tavolo del ristorante, ma era come se ci fossero due gruppi diversi: Zayn e Liam che chiacchieravano tra loro e noi due uguale. Louis non era venuto, magari avrebbe potuto sistemare tutto."

"Louis se n'era andato da un po'. È stato stupido da parte di tutti pensare che sarebbe tornato solo per una stupida cena." sentenziò freddo.

"Harry, non volev-"