Wanna wake up and see your face:

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And it's alright

Calling out for somebody to hold tonight

When you're lost, I'll find the way

And I'll be your light

You'll never feel like you're alone

I'll make this feel like home


"Wow. Quindi lo ami ancora?"

A questa domanda Harry esitò.

Tornò indietro con la mente a due settimane prima: Harry in cucina che preparava la colazione e Louis in salotto a prendere il monopolio dello stereo dopo una lunga discussione su chi avesse la playlist più adatta per il mood che cercavano.

Poi alla melodia facilmente riconoscibile che aveva cominciato a risuonare in sottofondo. La musica si era alzata un po' di più e qualche secondo dopo vide Louis sbucare dalla porta della cucina.

"I got a heart, and I got a soul, believe me, I will use them both." iniziò a canticchiare prendendogli le mani.

"I pancakes Lou! Lasciami spegnere i fornelli!"

" Be it a false one I know, baby, I don't want to feel alone" continuò imperterrito a cantare Louis, lasciandogli comunque il tempo di spegnere la fiamma. Poi gli circondò la vita e lo portò in salotto.

"Ti avevo promesso di ballare qualche mese fa, credo sia anche arrivato il momento di farlo." sussurrò al suo orecchio.

"Ma Lou, abbiamo già ballato appena tornati a casa!"

"Sì, ma l'ho fatto solo perché non volevo vederti piangere, ora lo faccio perché mi va e perché so che domani mattina non mi staccherai la testa a morsi se ti sfioro."

Harry ridacchiò e si fece più piccolo nella stretta di Louis. Il liscio gli fasciava la vita con le braccia mentre lui gli circondava il collo con le sue. Le fronti che si sfioravano e gli occhi socchiusi.

"Forse dovremmo abbassare un po' per non svegliare Niall." sussurrò Harry.

"Angel, smettila di preoccuparti: è in post sbornia, non sentirebbe nemmeno una bomba scoppiare sotto al suo letto, figurati la nostra musica. Ora goditi il momento."

"I wanna love like you made me feel when we were 18." iniziò allora a canticchiare Harry. Sentì Louis irrigidirsi lentamente sotto il suo tocco, ma continuò lo stesso, felice. "We took a chance God knows we tried"

"Yet all along, I knew we'd be fine" continuò per lui il liscio.

"So pour me a drink, oh love"

"And let's split the night wide open"

"And we'll see everything we can"

"Living love in slow motion, motion, motion" finì di cantare il verso Louis.

Ora avevano entrambi gli occhi aperti, si guardavano e Harry si sentì immergere nel blu cristallino delle iridi del liscio. Gli era mancata quella sensazione, tanto.

"So kiss me where I lay down, my hands pressed to your cheeks, a long way from the playground. I have loved you since we were 18, long before we both thought the same thing: to be loved and to be in love. And all I can do is say that these arms are made for holding you, oh-oh-oh" cantarono insieme.

"Mi sei mancato così tanto, H." sussurrò Louis.

Harry riusciva a sentire il respiro dell'altro sulle proprie labbra, le parti del suo corpo a contatto con quelle di Louis stavano andando a fuoco.

"A- anche tu. Da morire." rispose.

E non sapeva se si stessero riferendo ai cinque anni passati distanti o a tutti quei mesi passati a recuperare un rapporto lasciato in frantumi, ma sapeva che qualcosa di caldo si era risvegliato nel suo petto e quella sensazione lo faceva stare bene.

Don't let me go- Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora