We can burn out just as long as we burn bright:

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And do you want to take my broken heart?
And will you ever heal from all these scars?
And did you have to take it all so far?
Are you scared to start?


I giorni precedenti alla partenza di Louis passarono tranquilli. Durante i pasti l'atmosfera era molto meno tesa, cosa che Niall notò subito.

"Avete fatto pace?" domandò innocentemente una sera.

Harry e Louis si guardarono negli occhi per poi annuire contemporaneamente.

"Finalmente! Quindi Harry ti ha perdonato?"

E a quella domanda Louis non sapeva dare una risposta precisa: lui e Harry erano tornati a parlare tranquillamente, a scherzare tra loro e addirittura a guardare film insieme seduti l'uno accanto all'altro sul divano, ma nulla di più. E il riccio non gli aveva mai detto di averlo perdonato.

"Sì, l'ho definitivamente perdonato. Ci ho messo un paio di giorni ma ora riesco a capire le sue motivazioni." rispose Harry continuando a fissare Louis facendogli intendere che stesse parlando direttamente a lui.

"Wow abbiamo fatto diversi passi avanti qui. E quindi ora cosa siete? Amici, migliori amici..?"

"Non vedo come ti possa interessare Horan." rispose Louis tornando a mangiare.

"Due giorni fa eravamo conoscenti, ora siamo amici...credo. Vero, Lou?" gli domandò Harry mordicchiandosi un labbro.

"Vero."

"Conoscenti?" chiese Niall perplesso.

"Non riusciresti mai a capire, sono cose tra di noi, restane fuori Nì." disse Harry.

E Niall si arrese per davvero e li lasciò finire la cena in pace.

Poi passò un altro giorno, sempre molto tranquillo, se non fosse per la malinconia presente nell'aria.

"Quindi domani torni a Londra?" gli domandò Harry mentre guardavano un film sul divano. Niall era al lavoro.

"Già. Il mio datore di lavoro si arrabbierà se non gli consegnerò l'articolo entro tre giorni, devo tornare là."

"Non fingerti così dispiaciuto, alla fine torni a casa." disse il riccio.

E come poteva Louis spiegargli che casa sua era solo dove c'era Harry?

"Nah, non la chiamerei così. Non fino a quando ti trasferirai lì pure tu e avremo una grande casa per i futuri bimbetti." scherzò Louis.

Il riccio ridacchiò e disse: "Non starai mica flirtando con me Tomlinson?"

"Io? Ma ti pare?"

Scoppiarono a ridere entrambi ma poi Harry si voltò a guardare Louis, un sorriso triste sul volto.

"Non sparirai però, vero? Ci chiameremo ogni sera e resteremo in contatto, giusto?" gli domandò.

"Ti giuro sulla mia vita che non sparirò questa volta. Credimi Angel, so che ti chiedo tanto, ma credimi questa volta." rispose pronto Louis.

"Dillo di nuovo."

"Cosa?"

"Non mi hai mai chiamato Angel in questi giorni, non finchè ero sobrio almeno. Dimmelo di nuovo, ti prego."

"Angel."

"Ancora."

"Angel." ripeté sorridendo dolcemente Louis.

"Potrei farci l'abitudine se lo dici troppe volte." scherzò Harry, anche lui con un largo sorriso in volto.

"Me l'hai chiesto tu."

Don't let me go- Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora