3. GIORNO MALEDETTO

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VIOLA

Quel maledetto giorno, esattamente un anno fa, da li è cambiato tutto. Era una delle solite mattine, mi diressi a scuola come facevo tutti i giorni, mentre ascoltavo "Parole" pensavo a tutto quello che mi era successo nella vita: a 14 anni vivo in una casa famiglia, non ho più i miei genitori, non ho troppi amici...

VIOLA: - Ti prego lasciami! - 

SCONOSCIUTO: - Stai zitta, ti conviene non farti sentire. -

VIOLA: - No t-ti prego... - (mentre piangeva)

Sentì che mi stava togliendo le mutande... Da lì il nero più totale.

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3 mesi dopo

Lo stesso incubo, di nuovo! Non potevo crederci. Fortunatamente il mio prof. Borghi mi vide e corse ad aiutarmi, decise di portarmi all'ospedale e di chiamare mio fratello.

DOTTORESSA: - Ehi, stai un po' meglio? Non è la prima volta che ti fanno qualcosa del genere vero? -

LUCAS: - Viola cosa cazzo sta dicendo? -

PROF: - Non sei obbligata a dircelo, ma sappi che lo facciamo per il tuo bene. Forse ora è meglio che ti lasciamo da sola con la dottoressa. -

DOTTORESSA: - La notizia che sto per darti ti sconvolgerà la vita. Mi dispiace. -

VIOLA: - Che cosa? Devo preoccuparmi? -

DOTTORESSA: - Hai perso il bambino. -

VIOLA: - Cosa? Quale bambino? - 

DOTTORESSA: - Viola, eri incinta. -

Mi è crollato il mondo addosso, in quel momento, in quell'istante, era finito tutto quello che non sapevo neanche di avere.

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