15. PROVINO

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VIOLA

Mi hanno accompagnata a fare un provino a Napoli, ma non ho capito ne per cosa e ne per quale parte, fino a quando non scopro che è per delle comparse in alcune serie tv.

REGISTA: - Ciao, come ti chiami? -

VIOLA: - Buongiorno, Viola De Angelis. -

REGISTA: - Inizia a recitarmi queste piccole parti e poi vediamo cosa possiamo fare... -

Inizio a recitare parti semplici, come passanti o amiche che scherzano. Poi inizia a farmi provare un nuovo personaggio per una serie.

REGISTA: - Sei molto brava, hai mai recitato? -

VIOLA: - In realtà no, mi ha fatto venire qui mio fratello. Però non mi sarei mai aspettata che mi sarebbe piaciuto farlo. -

REGISTA: - Allora tuo fratello ha buon occhio. (ridono insieme) Se nei prossimi giorni ti chiameremo sarai stata fortunata. -

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La settimana dopo

Sono rimasta a Napoli per una settimana ma nessuno si è fatto ancora sentire fino a qualche ora fa: ho ricevuto una chiamata dal regista in cui mi diceva che mi avrebbe voluto rivedere per provare un altro tipo di scena. Mi presento in studio quello stesso pomeriggio.

REGISTA: - Ciao Viola, come va? - (sorride)

VIOLA: - Bene grazie, devo ammettere che non mi aspettavo si ricordasse del mio nome. -

REGISTA: - Dammi del tu, mi chiamo Ivan, mi sento vecchio se no. (ride) Certo che mi ricordo di te, mi hai colpito  molto e anche se erano dei provini per fare delle comparse te meriti un ruolo più importante. -

VIOLA: - Davvero?! Sinceramente non pensavo di essere così brava. -

REGISTA: - Proprio per questo ho creato questa parte per te. -

La parte racconta di una ragazza che arriva in carcere ed è disperata perchè viene separata dal suo fratellino che rimarrà da solo.

Non so perchè ma questa storia mi ha riportato al giorno dell'arresto del mio stupratore, l'ho visto venire portato via, non provavo niente, non ero contenta ne incazzata, so solo che per i due mesi successivi mi sono presentata tutti i giorni davanti al Beccaria inizialmente perchè volevo vendetta ma poi ha iniziato ad uscire in permesso e volevo vederlo. Un giorno arrivai lì con una pistola  mentre stava uscendo, ma fortunatamente un poliziotto che mi aveva preso quasi come una figlia che conosceva la storia mi ha fermato dicendo che avrei fatto una cazzata e avrei buttato via la mia vita.

Aveva ragione lui, se sono arrivata qui oggi è anche grazie a lui...

REGISTA: - Ci sei? -

VIOLA: - Si, sono pronta. -

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CHIAMATA TRA LUCA E VIOLA

LUCA: - Quindi? Com'è andata? - 

VIOLA: - Indovina? Mi hanno presa! -

LUCA: - Davvero?! È fantastico! Sono fiero di te. -

VIOLA: - C'è solo un piccolo problema. Il lavoro partendo dalle sceneggiature e lettura della serie comincia fra un mese. -

LUCA: - E quanto dura? -

VIOLA: - Fino ad agosto al massimo... -

LUCA: - Va bene non c'è nessun problema, verrò a trovarti spesso con la scusa di passare a salutare mia madre. - (ride)

VIOLA: - Ti servono ancora scuse per venire da me? Lo sanno tutti che stiamo insieme da praticamente cinque mesi è. - (ridono insieme)

LUCA: - Comunque a questo punto ti faccio dare la casa che Francesco mette in affitto l'estate che solitamente in questo periodo rimane vuota, così non dovrai stare in un hotel per mesi e mesi. -

VIOLA: - Effettivamente hai ragione, grazie. -

LUCA: - E di che signorina. -

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IVAN

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