Dovevo trovare un modo per parlargli e quasi tutta la notte fui presa da quella nota e dalla sua sincerità.
"[...]Con te stavo bene, non mi importava di nulla. Un'ora con te e tutto spariva. Poteva anche finire il mondo, non me ne sarebbe importato. Sarei stato ore intere a fissarti soltanto, senza toccarti, come si fa con i fiori. Per me sei questo: un fiore che ormai guarda da un'altra parte. Forse è giusto, non lo so. So solo che per me rimarrai sempre la sola."
Nel rileggere più volte quest'ultima parte della nota le lacrime scendevano senza controllo.
Che cosa voleva dirmi nel darmi un qualcosa che mi apparteneva ma che fino ad allora lo era stato soltanto apparentemente? Voleva dirmi che ero ancora la "sola"? Oppure che dovevo uscire definitivamente dalla sua vita?
Se gli avessi inviato un messaggio avrebbe potuto visualizzarlo e non rispondere.
Di certo non avrei potuto biasimarlo e avrei accettato, anche se a malincuore, quella dura decisione. Ma seguendo i consigli delle mie amiche decisi di ringraziarlo da vicino. Un sabato sera? Ehmm no... L'idea mi venne quando pensai che era stato invitato al compleanno di diciotto anni di Adèle, una delle mie migliori amiche.
Nei giorni seguenti iniziai a rivedere il suo profilo, a vedere le sue foto e le nostre vecchie conversazioni. Passavo ore intere davanti allo specchio come una vera idiota nel cercare di simulare una possibile conversazione, ma prima ancora una possibile "interruzione":
"Ciao... Ehmm non volevo disturbarti...Come stai... Volevo soltanto..."
E se mi avesse mandata a quel paese? Se non avesse voluto ascoltarmi? Oddio! Quei pensieri mi lacerarono la mente per giorni.
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Sumus alpha et omega, principium et finis! A et Ω
RomanceEra strano e inspiegabile come dopo ben due anni il loro rapporto fosse rimasto intatto e ben saldo, nonostante gli evidenti cambiamenti che c'erano stati nelle loro vite. Sumus alpha et omega, principium et finis! A et Ω