Capitolo 17

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Siamo in volo da cinque ore ormai, tra un po' dovremmo arrivare finalmente verso la nostra destinazione.

Per me volare è una cosa normale, l'ho sempre fatto, sono andata in giro per il mondo con i miei. Non è una cosa nuova.

Per Dylan invece è stata un'esperienza un po' traumatica, quando stavamo per partire, quando l'aereo stava per decollare, si è improvvisamente irrigidito. Gli ho chiesto se si sentisse bene e lui ha solo annuito in silenzio. Quando l'aereo ha preso il decollo l'ho visto chiudere per qualche secondo gli occhi.

Chi l'avrebbe mai detto che uno come lui avrebbe avuto paura dell'aereo, di volare.

Lui si è giustificato dicendomi "non ci sono mai salito, preferisco viaggiare via terra."

Posso capirlo.

Per Sydney invece è stato tutto così divertente, non ha avuto paura nemmeno un po'. Nemmeno quando a volte c'erano i vuoti d'aria, Dylan al contrario ha perso un paio di volte il colorito.

Fortuna che c'ero io al suo fianco a consolarlo e rassicurarlo.

Tuttavia ha cercato di farsi vedere forte, il solito...

<<Ma quando scendiamo? Siamo arrivati?>>

Dylan si volta a guardarmi, non né può più di stare qua.

<<Siamo quasi arrivati, penso che manchino solo pochi minuti poi saremo all'aeroporto.>>

Lui annuisce sbuffando.

<<Cazzo non fumo da cinque ore.>>

Lo guardo sgranando gli occhi, non mi piace che dica le parolacce davanti a sua figlia. Fortuna che la bimba è impegnata a vedere un cartone animato.

<<Che c'è?>>

Scuoto la testa.

<<Io vado un attimo in bagno.>>

Dico alzandomi ma la sua mano mi blocca.

<<Mi lasci qui?>>

Mi domanda con preoccupazione. La sua espressione mi fa sorridere.

<<Dylan ci metterò un attimo, stai tranquillo...>>

Non sembra molto convinto.

Ancora con il sorriso stampato in faccia, raggiungo il piccolo bagno. Fortuna che non è occupato.

Mi do una leggera rinfrescata, tra un po' scenderemo e di certo non posso farmi vedere dalle altre persone in condizioni pietose.

Una volta finito di sistemarmi, prendo il cellulare e invio un messaggio alla signora White.

"Buongiorno signora White, le volevo dire che stiamo andando ad Orlando. Grazie ancora per avermi dato l'indirizzo. Se ci sono novità, non esiti a scrivermi."

Premo invio e la riposta non tarda ad arrivare.

"Mi fa piacere signorina Myers. Assolutamente, se ci sono novità non esiterò a contattarla. A presto!"

Osservo il messaggio per poi riporre il cellulare in tasca.

Starò facendo la cosa giusta?

Lo fai solo perché vorresti essere tu quella a conoscere i tuoi veri genitori...

La mia voce interiore ha forse ragione?

Smetto di pensarci e ritorno indietro da Dylan e Sydney.

***

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